mostra di Aldo Fallai
Arte,  Moda

1977- 2021, La nuova mostra di Aldo Fallai per Giorgio Armani all’Armani/Silos

È stata inaugurata il 4 dicembre la nuova mostra di Aldo Fallai per Giorgio Armani all’Armani/Silos, aperta al pubblico dal 5 dicembre 2023 all’11 agosto 2024 e curata da Giorgio Armani, Rosanna Armani, Leo Dell’Orco. Gli scatti che costituiscono il percorso della mostra sono circa 250, disposti su due dei piani dell’edificio.

mostra di Aldo Fallai
Locandina della mostra di Aldo Fallai per Giorgio Armani

La mostra di Aldo Fallai e la collaborazione con Giorgio Armani

La mostra di Aldo Fallai per Armani/Silos è frutto di una collaborazione di ormai quasi trent’anni tra il fotografo e lo stilista. Il loro incontro risale infatti a metà anni Settanta, quando la carriera di Armani era ancora agli albori.

L’intesa tra i due artisti risulta immediata sin dal primo incarico affidato a Fallai dallo stilista, i quali instaurano fin da subito uno stretto legame, con l’obiettivo di tradurre attraverso gli scatti il loro concetto di “miglior vita possibile”. Lo scopo del loro progetto non era solo quello di risaltare gli abiti delle collezioni di Armani, ma soprattutto di veicolare un messaggio ben più profondo, dal momento Giorgio Armani voleva stravolgere le regole del vestire e del Made in Italy, per poi ricostruirle.

Gli scatti della mostra di Aldo Fallai

Nelle 250 fotografie proposte all’interno del percorso della mostra possiamo notare i tratti che hanno da sempre contraddistinto l’approccio di Fallai alla fotografia, che sposano perfettamente il punto di vista e gli obiettivi di Armani.

mostra di Aldo Fallai
1977-2021, Armani/Silos

Troviamo un’abbondanza del ritratto, una tipologia di scatto che mostra l’intenzione del fotografo di andare oltre la mera apparenza, per avvicinarsi maggiormente al carattere del soggetto ritratto, che non viene oggettificato con il fine di presentare solamente gli abiti indossati. Armani, infatti, percepisce i vestiti come un supplemento: essi non devono essere il focus centrale, ma devono risaltare la personalità del soggetto che li indossa e permettergli di essere ricordato, non notato.

mostra di Aldo Fallai
1977-2021, Armani/Silos
mostra di Aldo Fallai
1977-2021, Armani/Silos

Oltretutto, l’utilizzo del bianco e nero non è casuale: permette di creare una dimensione atemporale evidenziata anche dalla struttura non cronologica della mostra, che trasmette immediatezza e naturalezza, rispecchiando sempre l’obiettivo che Armani aveva in mente durante la creazione delle sue collezioni: l’eleganza equilibrata e senza tempo.

Gli scatti appartengono a campagne differenti, e alcuni esempi sono la foto con il tigrotto al circo Togni di Palermo, il ritratto di Antonia Dell’Atte sotto gli uffici di Armani in via Durini a Milano, mentre impersona una donna in carriera o quella alle statue del Foro Italico, in cui si può notare un abile utilizzo delle ombre.

mostra di Aldo Fallai
Circo Togni, Palermo
mostra di Aldo Fallai
Antonia Dell’Atte, via Durini, Milano

La formazione artistica di Aldo Fallai

Inoltre, si avverte l’eco della formazione artistica di Fallai nell’impronta delle sue foto, che presentano tracce del Manierismo toscano, di Caravaggio, dei preraffaeliti e dell’Orientalismo francese, oltre ad avere slanci neorealisti e influenze dal mondo del cinema. Infatti, il fotografo, nato nel 1943, si era diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Firenze, la sua città natale, dove aveva frequentato anche corsi di grafica pubblicitaria e pittura.

mostra di Aldo Fallai
Aldo Fallai e Giorgio Armani

Sono direttamente le parole di Giorgio Armani e Aldo Fallai, rilasciate nel comunicato stampa di Armani/Silos, a riassumere in breve i trent’anni della loro affiatata collaborazione, coronata dal progetto della mostra 1977-2021. Giorgio Armani ha dichiarato, infatti:

“Lavorare con Aldo mi ha permesso, fin da subito, di trasformare in immagini reali la fantasia che avevo in mente: che i miei abiti non erano soltanto fatti in una certa maniera, con certi colori e materiali, ma rappresentavano un modo di essere, di vivere. Perché lo stile, per me, è un’espressione totale. Insieme, in un dialogo sempre fluido e concreto, abbiamo creato scene di vita, evocato atmosfere, tratteggiato ritratti pieni di carattere. E rivedendo oggi tutto il lavoro realizzato, sono io stesso colpito dalla forte suggestione che questi scatti sanno ancora emanare, e dalla grande capacità di Aldo di cogliere le sfumature della personalità. “

Aldo Fallai commenta:

“Il lavoro con Giorgio è stato il frutto di un dialogo naturale e continuo, e di grande fiducia da parte sua. Entrambi eravamo interessati a mettere in luce un aspetto dello stile legato al carattere e alla personalità, e questo si è tradotto in immagini che appaiono attuali oggi come ieri: una qualità resa evidente dall’allestimento della mostra, che non segue una sequenza cronologica. Dei trent’anni della nostra collaborazione ho ricordi vividi. Le produzioni erano sempre agili, snelle: si otteneva il risultato con pochi mezzi e senza effetti speciali. Questo, penso, ha fatto breccia nel pubblico.”

La mostra è disponibile al pubblico durante l’orario di apertura dello spazio espositivo di Armani/Silos in via Via Bergognone, 40 (MI), ovvero dal mercoledì alla domenica, dalle 11 alle 19 (ultimo accesso alle 18). Per acquistare i biglietti online clicca qui.

Conclusioni: la mostra di Aldo Fallai per Giorgio Armani è un riassunto immersivo dei trent’anni della loro collaborazione e veicola perfettamente l’intesa tra gli obiettivi del fotografo e quelli di uno degli stilisti più rilevanti della storia della moda italiana.

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