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Basket, il racconto commovente di Achille Polonara e della sua battaglia contro il cancro

Achille Polonara e la sua incredibile storia. La Virtus Bologna quest’anno sta stupendo tutti gli esperti del settore sia in Serie A che soprattutto in Eurolega. La squadra, dopo l’improvviso esonero di Sergio Scariolo, si è affidata a Luca Banchi. L’allenatore grossetano, fresco di un’esperienza più che positiva all’ultimo Mondiale con la Lettonia, è giunto un po’ “all’ultimo minuto” con tante incertezze e dubbi.

Questi dubbi sono stati spazzati via grazie al suo carisma ed alla tenacia di non arrendersi mai. Ma le V nere hanno forse trovato un collante ancora più forte: la vicinanza al compagno Achille Polonara per via del cancro contro cui sta lottando ancora. Il diretto interessato ne ha parlato in una video-intervista ad una nota pagina di basket.

Achille Polonara racconta la sua battaglia contro il cancro

La battaglia contro il cancro di Achille Polonara è una di quelle storie di resilienza che meritano un encomio particolare. Il cestista anconetano ora in forze alla Virtus Bologna ne ha parlato in una lunga vide-intervista alla nota pagina di pallacanestro La Giornata Tipo. Nel corso della chiacchierata vis a vis, il numero 33 della Nazionale ha spiegato alcuni retroscena circa questa esperienza.

Le parole di Achille Polonara a La Giornata tipo

Achille Polonara e il medico sociale della Virtus Diego Rizzo hanno condiviso in un video i dettagli dei giorni difficili in cui l’ala bianconera ha affrontato il tumore al testicolo. L’iniziativa è stata promossa dalla pagina sociale ‘La Giornata tipo. Racconta con lucidità ma anche con un poco di ansia Achille:

“La domenica abbiamo giocato in casa con Varese. Io non dico niente a nessuno. Banchi entra nello spogliatoio per il discorso post partita e inizia dicendo che purtroppo devo fermarmi per un tumore al testicolo e quindi purtroppo starà fuori. Appena ha detto così tutta la squadra mi è fiondata addosso”.

La squadra e la famiglia hanno svolto un ruolo fondamentale in questa vicenda. Aggiunge a riguardo:

“Quando sono tornato a casa, mia figlia mi ha pregato di non andare più in ospedale. Lì è stata tosta. La squadra la sera mi ha fatto una bellissima sorpresa venendo a trovarmi a casa. È stata una bella dimostrazione di affetto”.

Infine, gli effetti della chemioterapia:

“Dopo l’allenamento, faccio la doccia e vedo tutti i capelli che cominciavano a cadere. I ciuffi mi rimanevano nelle mani fino a quando non li ho persi tutti. Lì è stata dura”.

Il ricordo dell’esperienza di Acerbi

Achille era a casa, tranquillo, aveva appena messo la bimba a letto. Gli arriva una mail, è la federazione anti-doping. Incredulo cerca di capire come sia possibile che la procura antidoping abbia rilevato un’irregolarità nel suo sangue, in quanto sicuro di non aver commesso effrazione. E invece era un valore sanguigno irregolare. Curioso e spaventato, dopo aver scritto al medico Diego Rizzo, cerca su Internet e nelle ricerche riguardo a questo valore trova numerosi articoli su Acerbi.

l’esperienza di Acerbi: due sportivi accumunati dallo stesso destino

Il difensore dell’Inter, all’epoca giocatore del Sassuolo, si trovò ad affrontare una recidiva pochi mesi dopo la diagnosi iniziale, ma affrontò il trattamento con determinazione e ottimismo. Acerbi ha ricordato che, nella sua prima esperienza con la malattia, si sentì scioccato e incerto su come reagire, considerando anche la giovane età di soli 25 anni. Tuttavia, dopo aver parlato con i medici che lo rassicurarono sul fatto che tutto si sarebbe risolto, affrontò la situazione con serenità, vedendo la paura cedere il passo alla fiducia.

Oggi, Acerbi si sente bene e dichiara di essere guarito. Ha imparato l’importanza di agire tempestivamente di fronte a questo tipo di malattia, sottolineando che quando si avverte il dolore, è già troppo tardi. Sottolinea inoltre l’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano, che include attività fisica regolare, una dieta equilibrata, e partecipazione agli screening per una diagnosi precoce, oltre all’evitare il fumo.

Il difensore nerazzurro ha ribadito l’importanza di seguire uno stile di vita salutare, incoraggiando gli altri a prendersi cura di sé stessi. Considera il suo ruolo di ambasciatore come un’opportunità per amplificare il messaggio sull’importanza della salute e della prevenzione, specialmente tra i giovani che sono più inclini ad ascoltare. Sottolinea anche l’importanza del benessere mentale e della fiducia nell’affrontare le sfide, oltre al contributo positivo dello sport e dell’attività fisica regolare al mantenimento del benessere generale

Il valore del messaggio sociale della battaglia contro il cancro

Achille Polonara, Francesco Acerbi. Virtus Bologna e La Giornata Tipo hanno permesso al nostro centro della nazionale italiana di continuare, in una meravigliosa intervista che lasciamo qui di fare quello che lo sport può fare meglio di tutto: abbattere i ponti, i tabù e sensibilizzare su quegli argomenti che spesso riteniamo lontani ma che in realtà possono colpire ognuno di noi, mettendo allo stesso livello persone “comuni” e grandi sportivi, accomunandoli allo stesso destino. Ma come ci ha dimostrato Achille Polonara, centro della Virtus Bologna, la battaglia contro il cancro si può vincere, tutti insieme.

Conclusione le parole e il messaggio sociale di Achille Polonara, guardia della Virtus Bologna, sulla sua battaglia contro il cancro

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