Le parole della Meloni su Draghi: si infiamma la polemica politica
Attualità

Bufera Meloni: niente incontro con Zelensky, va in pizzeria

Giorgia Meloni sempre più nella bufera. Da New York, dove la premier si trova in questi giorni, arrivano notizie che fanno discutere. Il presidente del Consiglio italiano ha infatti disertato l’incontro con il numero uno ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Motivo del mancato dialogo con i due rappresentanti politici europei sarebbe una pizza. Più precisamente la leader di Fratelli d’Italia sarebbe andata in pizzeria inviando Antonio Tajani come proprio rappresentante al Consiglio di Sicurezza convocato dal presidente albanese Edi Rama.

Immediate le polemiche rimbalzate anche oltre Oceano, dove la versione di Palazzo Chigi è quella, piuttosto traballante a dir il vero, di impegni diplomatici con altri leader, in particolare africani. Nodo degli incontri a cui starebbe partecipando Giorgia Meloni è quello relativo alla questione migranti.

Bufera Meloni: niente incontro con Zelensky, va in pizzeria
Bufera Meloni: niente incontro con Zelensky, va in pizzeria

Polemica sulla Meloni: va in pizzeria, ed evita il tavolo Zelensky- Lavrov

Giorgia Meloni non ha partecipato al tavolo di dialogo sul tema della sicurezza internazionale programmato nell’incontro di New York. L’occasione decisamente importante assumeva caratteri prioritari vista la presenza tra i partecipanti del primo ministro ucraino Volodymyr Zelensky, e del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Per la prima volta dallo scoppio della guerra russo-ucraina i due rappresentanti politici erano infatti seduti alla stessa tavola.

Tavolo differente invece quello scelto dalla Meloni, che ha inviato all’incontro Antonio Tajani, quale rappresentante del Bel Paese. Di per sé scelta legittima, visto che il numero uno di Forza Italia è Ministro degli Esteri italiano, ma decisione quanto meno discutibile dato il calibro dei personaggi raccolti insieme.

La premier avrebbe optato invece per una nota pizzeria italiana chiamata “Ribalta”. “Cena privata” recitava il programma di viaggio già prestabilito ancor prima di partire alla volta degli Stati Uniti, e fissato alle ore 20 di martedì 19 settembre. La premier si sarebbe intrattenuta davanti ad una pizza insieme alla figlia Ginevra e ad alcuni collaboratori.

Bufera Meloni: niente incontro con Zelensky, va in pizzeria
Bufera Meloni: niente incontro con Zelensky, va in pizzeria

Nulla di sbagliato fin qui, anzi a maggior ragione considerando che si trattava appunto di un impegno, seppur dal carattere privato, già calendarizzato da tempo. Le polemiche e la bufera che hanno travolto la Meloni in Italia dipendono però dal fatto che oltre al Consiglio di Sicurezza internazionale la premier ha dato forfait ad altri due incontri ufficiali prefissati.

Il presidente del Consiglio ha infatti saltato l’incontro con il presidente americano Joe Biden, che al Metropolitan ha accolto tutti i numeri uno presenti in visita nel suo Paese, e pure il ricevimento presso l’ambasciata italiana. Quest’ultimo appuntamento rappresenta tappa quasi obbligata solitamente per i leader europei in visita negli USA.

Meloni e Governo provano a spiegare: difficoltà e polemiche però aumentano

Ultima ulteriore goccia che ha (quasi) fatto traboccare il vaso. Questo sembra essere il risultato dell’assenza meloniana al Consiglio di Sicurezza internazionale, e invece la complementare presenza della premier in pizzeria a New York.

Palazzo Chigi ha provato a spiegare i motivi di tale forfait (e pure degli altri suddetti) adducendo impegni determinanti e di immediata necessità che avrebbero coinvolto la Meloni. La numero uno di Fratelli d’Italia avrebbe dovuto in particolare incontrare alcuni leader africani, così da discutere insieme la questione relativa all’immigrazione.

Bufera Meloni: niente incontro con Zelensky, va in pizzeria
Bufera Meloni: niente incontro con Zelensky, va in pizzeria

Tale tema è ovviamente in cima alla lista delle questioni a cui trovare rapidamente una proficua soluzione, ma gli appuntamenti internazionali di pari valore ed importanza saltati sembrano essere un segnale forte di lontananza o addirittura dissenso rispetto alla scena politica globale e agli altri leader.

Dunque bene i bilaterali con i Paesi del continente nero ma certamente meno bene l’assenza agli altri appuntamenti politici di primo piano. Queste discusse decisioni politiche sembrano far lievitare giorno dopo giorno gli attacchi internazionali e le ostilità, esplicite o implicite, che stanno letteralmente circondando la Meloni e il Governo italiano.

Uno degli ultimi colpi sferrati alla destra italiana al timone del Paese è quello di essere tornati all’epoca del Berlusconi del 2011. Soprattutto in chiave economica c’è chi paragona la leadership meloniana attuale a quella condotta dal Cavaliere 12 anni fa.

Sindrome da spread è stata ribattezzata da alcuni quotidiani, che fanno leva sulla mancanza di denari pubblici adeguati per far fronte ai problemi che il Paese è chiamato a risolvere, cominciando proprio da quello degli sbarchi, e la spesso controversa scelta di come usare quelli che ci sono.

Insomma una condizione simile a quella di un assedio, politicamente parlando ovviamente, davanti al quale però alcune mosse per così dire difensive si sono dimostrate decisamente errate. Tra queste campeggia chiaramente la presenza al tavolo della pizzeria Ribalta di New York e non a quello del Consiglio di Sicurezza internazionale al fianco di Zelensky e Lavrov.

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