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Serie A, De Laurentiis a CTCF conferma la separazione Napoli-Spalletti

Ora, dopo l’intervista tu per tu alla trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio, è ufficiale: a fine stagione si consumerà la separazione Napoli-Spalletti. Il club partenopeo fa il conto alla rovescia per la premiazione ufficiale di domenica prossima contro la Sampdoria ormai retrocessa. Un campionato vinto con grande prova di sé, smentendo le aspettative iniziali. Buona parte di questi meriti sono da attribuire all’allenatore Luciano Spalletti, il quale assieme alla squadra ha avuto un riscatto personale importante.

L’altra parte l’ha fatta ovviamente la società calcio Napoli, con Aurelio De Laurentiis che rivendica con orgoglio quanto fatto la scorsa estate con un vero e proprio stravolgimento della rosa. Ora però, lo stesso patron conferma che a fine stagione si separerà da Spalletti e nonostante ciò ha grandi progetti per il suo Napoli, a partire dallo stadio di proprietà.

DeLa oltre la separazione Napoli-Spalletti: “Ha voluto un anno sabbatico”

Intervenendo da Fazio a Che tempo che fa, Aurelio De Laurentiis ha fatto alcune osservazioni a 360° sulla stagione che si sta per concludere. In particolare, sul progetto iniziale, che ha trovato più oppositori che sostenitori, ha ricordato al giornalista ed al pubblico presente in sala:

A giugno scorso abbiamo mandato via tanti giocatori considerati importanti, ma secondo me avevano finito il loro ciclo a Napoli. I giornalisti mi chiedevano cosa pensavo di fare, risposi che pensavo di vincere lo scudetto. Mi guardarono tutti con sgomento, anche Spalletti: non sapeva chi avevamo acquistato. Gli allenatori si dividono tra chi vuole fare mercato e chi allena, e lui è stato un grandissimo allenatore. Noi gli abbiamo dato una materia straordinaria e lui l’ha fatta crescere.

Il patron del Napoli, poi, alla domanda cruciale se Luciano Spalletti sarà ancora o no il tecnico della panchina la prossima stagione, risponde con una frase abbastanza netta, che conferma la separazione Napoli-Spalletti:

Spalletti è un uomo libero. Quando uno dice che pensa di aver ottenuto il massimo e di voler prendere un anno sabbatico, è giusto lasciarlo libero. Mi ha detto di avere un contratto per un altro anno, ma di volersi fermare, potevo mai dirgli di no? Ci ha dato tanto e lo ringrazio

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Anche De Laurentiis annuncia la separazione Spalletti-Napoli ma lui vede comunque un futuro per la squadra

DeLa, inoltre, ha parlato poi di come a suo dire i giovani di oggi abbiano perso la passione per il calcio a causa di un abuso delle tecnologie. A riguardo, il Presidente del Napoli ha confessato di avere un sogno nel cassetto, ossia quello di introdurre nelle scuole dei corsi per allenatori al fine di permettere a più studenti possibile una corretta analisi della partite. Dice:

Non voglio rivoluzionare il calcio, ma mi piacerebbe recuperare i giovanissimi che si rincretiniscono con i cellulari e le piattaforme dove giocano da soli. Non hanno più coscienza e pazienza per seguire il calcio. Ciò che ne consegue è una non passione. Vorrei parlare con il Ministro della Pubblica Istruzione per insegnare nelle scuole a diventare allenatori facendo loro analizzando le partite. Così si possono recuperare i giovani

Dunque, Aurelio De Laurentiis ritiene il calcio e lo sport in generale come degli strumenti importanti come collante sociale. Del resto, in alcune zone d’Italia la presenza di realtà sportive (non solo calcio) sia dilettantistiche che professionistiche rappresenta un argine a possibilità di ingresso in contesti pericolosi come quelli della malavita.

Separazione Napoli-Spalletti: il piano di De Laurentiis per restare competitivo

Nonostante al termine della stagione ci sarà la separazione Napoli-Spalletti, Aurelio De Laurentiis guarda avanti per il suo Napoli. Uno dei punti fondamentali per far sì che il club continui a camminare con le proprie gambe è senza dubbio uno stadio di proprietà. Da tempo la società sta trattando con l’amministrazione comunale per l’acquisto del San Paolo (ora Maradona) e sistemarlo. A riguardo, DeLa ha affermato:

Spero che il Comune ci dia lo stadio per 99 anni, altrimenti vado a costruirne uno nuovo a Caserta e chissà come sarebbero contenti. Lo farò diventare un museo e lo aprirò anche agli eventi, i matrimoni, le comunioni, i concerti. Quest’anno è scoppiata una vera e propria Napoli-mania, con tanti americani che vengono in città e vorrebbero venire allo stadio a vedere la partita ma non c’è mai posto.

In altre parole, il futuro del Napoli si profila sempre buono, nonostante l’addio anticipato di un allenatore entrato nel cuore dei partenopei come Ottavio Bianchi e Alberto Bigon. Riuscirà De Laurentiis a mantenere le sue promesse?

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