Funerali di Berlusconi: Cattedrale piena, Piazza Duomo semi-vuota
Questo pomeriggio presso il Duomo di Milano si sono svolti i funerali di Berlusconi. Una cerimonia molto sobria, alla quale hanno partecipato molto esponenti politici sia nazionali che internazionali
i funerali di Silvio Berlusconi. Una cerimonia molto sobria, alla quale hanno partecipato molto esponenti politici sia nazionali che internazionali
Questo pomeriggio presso il Duomo di Milano si sono svolti i funerali di Silvio Berlusconi. Una cerimonia molto sobria, alla quale hanno partecipato molto esponenti politici sia nazionali che internazionali. C’erano alcuni capi di stato e di governo, come il Premier ungherese Viktor Orban, lo sceicco del Qatar Al Thani. C’erano poi molti esponenti di Mediaset, il colosso delle telecomunicazioni da lui fondato alla fine degli anni ’70. E infine, diversi rappresentanti del mondo sportivo, calcio in particolare.
Insomma, la Cattedrale all’interno era piena. Quanto all’attesa ed alla partecipazione della gente comune fuori dal Duomo, la Piazza non era così piena come ci si aspettava. Era anzi semi-vuota. Dal monumento equestre a Vittorio Emanuele II verso il sagrato era presente un discreto numero di persone, come anche lo era ai lati della Piazza. Dal monumento equestre alle vie che concludono nella Piazza non ci sono stati assembramenti particolari.
Funerali di Berlusconi: nessun problema di ordine pubblico
In questo pomeriggio di inizio estate si sono svolti i funerali di Berlusconi. La cerimonia è stata officiata dall’Arcivescovo di Milano, S.E. Mons. Mario Delpini. Il prelato, circondato dai massimi rappresentanti del clero milanese, ha diretto una cerimonia molto semplice e raccolta. Il feretro, partito dalla storica Villa San Martino di Arcore (MB) è giunto in auto attraverso un percorso blindato che è poi passato dalla Circonvallazione di Milano, transitando per Porta Romana e giungendo dal lato sinistro della Cattedrale.
Qui, la salma di Silvio Berlusconi ha ricevuto il saluto militare delle forze armate ed è stata accompagnata all’interno del Duomo a fianco di sei carabinieri in divisa storica. Ad attendere il corteo funebre, una Piazza Duomo semi-vuota, per la quale originariamente erano previste addirittura di trovarsi circa 20mila persone. La Prefettura di Milano, però, ha successivamente abbassato il limite massimo a 10mila, per ragioni di sicurezza.
Di fatto, l’ordine pubblico è stato sostanzialmente tranquillo nonostante ci fosse un discreto dispiego di forze dell’ordine tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Da tutti i alti della Piazza non vi è stata alcune manifestazione di avversari politici. Le vie che sfociano nella Piazza da tutti i lati erano state rese praticamente pedonabili, con l’interruzione del passaggio dei mezzi pubblici sia di linea che di superficie. Fino alle ore 18.00 restano chiuse alcune fermate della metropolitana vicine al Duomo.
All’interno della Cattedrale, altrettanta compostezza
All’interno della Cattedrale, altrettanta compostezza e raccoglimento nel dolore erano sovrani. Come accennato poc’anzi, erano presenti oltre ai famigliari dell’ex Presidente del Consiglio, tutte le massime autorità dello Stato e diversi capi di Stato e di governo stranieri. Il presidente iracheno Rashid, il premier ungherese Orbán, l‘emiro qatariota Al-Thani ed i capitani reggenti sammarinesi Tonini e Scarano.
Presente tutta la dirigenza di Forza Italia, di molti personaggi televisivi del gruppo Mediaset ed anche diverse glorie del Milan, squadra con cui ha vinto molti trofei. Non c’era però l’ex d.t. Paolo Maldini, appena licenziato dalla sua seconda casa. Un’assenza che si è fatta sentire. Erano ad assistere alla cerimonia funebre anche altri rappresentanti illustri del mondo dello sport, come l’a.d. del Sassuolo Giovanni Carnevali, il Presidente del Torino Urbano Cairo, il Presidente dell’Inter Steven Zhang e l’a.d. Beppe Marotta.
Funerali di Berlusconi, l’omelia di Delpini: “Vivere e amare la vita”
I funerali di Berlusconi sono stati officiati dall’Arcivescovo di Milano Mons. Delpini. Il massimo esponente del clero milanese ha espresso l’omelia consueta dopo la lettura del Vangelo. Un sermone breve ma intenso, al quale non è succeduta alcuna orazione funebre, come aveva chiesto la famiglia dell’ex Premier. Nel suo discorso, Delpini ha cercato di sottolineare tutte le parti della vita di un uomo che ha fatto la storia d’Italia, mettendo al centro sempre la parola “vita”:
Vivere e amare la vita. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita. Vivere e attraversare i momenti difficili della vita. Vivere e resistere e non lasciarsi abbattere dalle sconfitte e credere che c’è sempre una speranza di vittoria, di riscatto, di vita. Vivere e desiderare una vita che non finisce e avere coraggio e avere fiducia e credere che ci sia sempre una via d’uscita anche dalla valle più oscura.
Dunque, nelle riflessioni dell’Arcivescovo Delpini, alle quali tutti i presenti hanno prestato la dovuta attenzione con compostezza e sobrietà, è stato presentato un Silvio Berlusconi da un punto di vista della fede. Nell’omelia del prelato si è voluto intendere come la sua sia stata una vita trascorsa nella sua più totale intensità che ha influito in tutti gli aspetti, senza distinzioni.
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