ospedale di Al-Shifa
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Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali

Gaza City è accerchiata. Questa ormai è la situazione vigente nell’area mediorientale dove da settimane sta andando in scena la fase più acuta del conflitto che mette di fronte Israele e Palestina. La manovra militare dell’Idf israeliano ha dato i suoi frutti e dopo giorni di raid e bombardamenti le truppe ebraiche sono arrivate a stringere la morsa intorno alla zona nord della striscia di Gaza.

Il grande dubbio adesso diventa però quello di valutare con attenzione le prossime mosse. Di fronte agli israeliani infatti si stagliano ben 4 ospedali, divenuti nelle ultime ore il rifugio obbligato di tantissimi civili che hanno perso tutto. Muovere uomini e mezzi attraverso tali edifici sanitari comporterebbe con estrema probabilità un costo troppo elevato in termini di vite umane.

Il dubbio che sorge negli ambienti militari e politici dello Stato ebraico è quello relativo alla possibile presenza di guerriglieri di Hamas all’interno dei 4 ospedali. Così Israele si spacca, con le forze politiche avverse al primo ministro Benjamin Netanyahu che tornano all’attacco del Governo, reo di aver sbagliato numerose decisioni.

Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali
Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali

Guerra Israele-Palestina alla svolta? Gaza City è accerchiata

Parlare di svolta forse è prematuro, anche perché la situazione bellica a cui si è giunti è molto più paragonabile ad uno stallo. Israele è avanzata con uomini e mezzi, stringendo sempre di più la corda militare intorno alla zona della striscia. Gaza City è accerchiata e i prossimi passi sono forse i più delicati dall’inizio del conflitto ad oggi.

Di fronte all’Idf israeliano infatti si pongono 4 ospedali collocati nell’area nord di Gaza. Entrare nella città ormai distrutta e proseguire per stanare Hamas comporterebbe con buone probabilità dei costi civili enormi. I 4 ospedali palestinesi infatti sono divenuti nelle ultime settimane il rifugio quasi obbligato di migliaia di civili che hanno perso ogni cosa dopo i prolungati bombardamenti.

Far avanzare la linea di combattimento significherebbe dunque colpire decisamente vicino alle strutture sanitarie, con il concreto rischio di provocare una strage ancor più drammatica di quello che già di fatto si è verificato. Il Ministero della Sanità di Gaza in tal senso aggiorna il numero delle vittime e sottolinea come si sia infranto il terrificante muro delle 10 mila.

Sul lato israeliano al momento si medita su quale possa essere la mossa giusta. Il portavoce dell’esercito ebraico, Daniel Hagari, ha reso noto che le fonti israeliane avrebbero informazioni circa la presenza di una rete di tunnel sotto uno degli ospedali avvicinati. Nel complesso indonesiano (finanziato direttamente da Jakarta) situato a Beit Lahia nella zona nord di Gaza, sarebbero asserragliati i guerriglieri di Hamas.

Pure gli ospedali di Sheik Hamad e di Shifa, il più grande dell’intera striscia di Gaza, sarebbero punti di riferimento per Hamas e i terroristi, qui nascosti beneficiando dell’effige sanitaria e della massiccia presenza di civili. Tali notizie non trovano ancora conferma e per il momento sembrano poter offrire ad Israele la giustificazione perfetta per poter avanzare a Gaza City.

Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali
Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali

Gaza City è accerchiata, ma Israele si spacca: Gantz vs Netanyahu

Momento delicatissimo quello che ci si appresta a vivere là dove la guerra Israele-Palestina imperversa ormai dallo scorso 7 ottobre. Le truppe dell’Idf israeliano infatti hanno circondato e chiuso Gaza City. La città è completamente accerchiata e l’ombra di un’avanzata via terra si allunga minacciosa.

Problema enorme che però si pone in primo piano è la presenza di ben 4 ospedali di grandi dimensioni nella zona nord di Gaza, proprio là dove l’esercito ebraico potrebbe entrare. I complessi ospedalieri sono da giorni il rifugio di migliaia di sfollati, civili che hanno perso affetti e abitazioni.

Secondo informazioni circolanti ad Israele però gli stessi edifici sanitari offrirebbero riparo ai terroristi di Hamas. Veri e propri covi segreti di importanza centrale si troverebbero sotto almeno 2 dei 4 ospedali palestinesi. Ore dunque di grande perplessità per i vertici israeliani, che si interrogano su come procedere.

Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali
Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali

Conseguenza immediata di tale dilemma politico-militare è la profonda spaccatura che si insinua nel cuore dello Stato ebraico. Se già di per sé i rapporti non erano idilliaci in precedenza ora Israele si spacca letteralmente in due, con Benny Gantz, leader di Unità Nazionale, che attacca senza mezzi termini il premier Benjamin Netanyahu.

Accuse importanti relative persino ai primi attentati del 7 ottobre, forse parzialmente dipesi da errori politici del primo ministro, e colpa addossata a Netanyahu che avrebbe pure insultato i riservisti facilitando le prime mosse di Hamas agli inizi del mese di ottobre. Non si è fatta attendere la risposta del Governo ebraico che ha parlato di calunnia e ha invitato Gantz a ritrattare.

Insomma uno scontro politico acceso e dai toni decisi tra un Governo targato Bibi Netanyahu che certamente qualche errore l’ha commesso e un leader di opposizione che si staglia sempre più come grande favorito per cogliere l’eredità politica israeliana non appena la situazione bellica si sarà almeno in parte calmata.

Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali
Gaza City è accerchiata: Israele si spacca sui 4 ospedali

Conclusione: Gaza City è accerchiata, e Israele ora si spacca su come procedere davanti ai 4 ospedali della striscia

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