Governo Draghi verso la crisi: il Movimento 5 stelle oggi non voterà la fiducia sul Dl Aiuti
Il Movimento 5 stelle spacca la maggioranza: il governo verso una crisi politica
Il governo guidato da Mario Draghi si avvicina alla crisi. Si tratta di una crisi politica aperta dai grillini. Giuseppe Conte ha annunciato in una nota congiunta che il Movimento 5 stelle non voterà la fiducia sul decreto Aiuti al Senato per l’ok definitivo, già approvato alla Camera con 266 voti a favore e 47 contrari.
«Con le medesime lineari, coerenti motivazioni non parteciperemo al voto», così Giuseppe Conte.
La decisione dei pentastellati spacca quindi la maggioranza. Infatti, già nei giorni scorsi Mario Draghi aveva annunciato che senza i grillini non c’è il governo, anche se quest’ultimo avrebbe comunque i numeri per andare avanti al Senato.
E ai 9 punti con le richieste del Movimento, presentati settimana scorsa, il premier ha risposto: «Caro Conte sul merito dei nove punti che mi hai presentato sono sicuro che riusciamo a trovare un accordo soddisfacente per tutti, ci vorrà qualche tempo ma ci arriveremo. Però se domani non votate la fiducia io mi devo fermare, non posso far finta di niente».
Oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi dovrebbe salire al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per relazionarlo sulla situazione politica e per conoscere i suoi intendimenti.
Crisi di Governo in atto: procedere al voto finale sul Dl Aiuti senza fiducia
Secondo alcune fonti, sarebbe attualmente in corso un tentativo di mediazione per evitare un voto di fiducia sul Dl Aiuti.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, il pentastellato Federico D’Incà, contrario alla linea decisa dal Movimento 5 stelle, avrebbe avuto un confronto con i capigruppo di maggioranza al Senato, dove ha avanzato l’ipotesi di procedere con il voto finale sul dl Aiuti, nello stesso testo licenziato dalla Camera, senza ricorrere al voto di fiducia.
Perché è in corso una crisi di governo
Al Movimento 5 stelle il Dl Aiuti non piace. Il decreto stanzia più di 16 miliardi a favore di famiglie e imprese contro l’inflazione e il caro-energia. Ma i pentastellati non sono d’accordo con alcuni punti del decreto: tra questi il termovalorizzatore a Roma e la stretta sul Reddito di cittadinanza.
Il testo, che oggi passerà al Senato per l’ok definitivo, non è stato confermato dai 5 stelle. I grillini aprono quindi una crisi politica, ma non numerica.
Infatti, la maggioranza per andare avanti al Senato c’è. Ma Mario Draghi ha annunciato che senza il Movimento 5 stelle non c’è il governo.
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Editor: Vittoria Ferrari
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