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Il vaiolo delle scimmie è la nuova emergenza sanitaria globale: dobbiamo preoccuparci?

Oms: “il vaiolo delle scimmie è emergenza sanitaria”, ecco perché

Il vaiolo delle scimmie è stato classificato emergenza sanitaria globale, il più alto livello di allerta tra quelli utilizzabili dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Quali sono i motivi di questa classificazione? Dobbiamo preoccuparci?

Il vaiolo delle scimmie è classificato emergenza sanitaria globale

Non siamo di fronte a un nuovo Covid, e questa è già una buona notizia. Ma, purtroppo, non sappiamo ancora se il vaiolo delle scimmie diventerà un fenomeno globale. L’infezione, infatti, ha già colpito 17 mila persone in 74 Paesi diversi.

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus, ha annunciato la nuova classificazione di rischio. Si tratta di un invito all’azione, una decisione precauzionale di fronte al rapido diffondersi di questo virus nel corso degli ultimi mesi. Infatti, soltanto lo scorso maggio è stato rilevato per la prima volta al di fuori dei Paesi africani dove è endemico.

“L’Oms ragiona con la logica di creare sistemi di sorveglianza per non farsi cogliere impreparata da eventuali varianti. Una malattia nuova che si diffonde dove non c’era induce le autorità sanitarie a una grande attenzione”. Questa la spiegazione di Carlo Signorelli, docente di Igiene e salute pubblica al San Raffaele di Milano.

La diffusione del vaiolo delle scimmie

Il rischio nel mondo è ancora abbastanza contenuto. Tuttavia, è in Europa che si è registrato il numero più elevato di casi. Delle circa 17 mila persone contagiate, 10.604 si trovano nel Vecchio Continente. L’Unione Europea ha assicurato 163.620 dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie, ma si continuerà con la consegna delle fiale per tutto il resto dell’anno.

Fino all’anno scorso, in Europa erano stati segnalati solo alcuni casi sporadici da importazione, finché non è cambiato qualcosa. Alcuni eventi, il principale è stato il pride nelle Canarie, hanno amplificato la diffusione del virus, che si trasmette attraverso contatto diretto.

In Italia i casi riscontrati sono per ora 407, di cui solo 2 di sesso femminile. Il ceppo virale individuato è, fortunatamente, simile a quello endemico in Africa occidentale, con forme cliniche meno aggressive rispetto a quello che ha colpito l’Africa centrale.

Emergenza sanitaria globale: non solo Covid o vaiolo delle scimmie

La sigla PHEIC, Public Health Emergency of International Concern, non ci è nuova. Si tratta di una classificazione di emergenza sanitaria internazionale che l’Oms ha utilizzato sette volte in 11 anni.

La prima, nel 2009, con l’influenza H1N1. Poi, nel 2014, con la poliomielite e l’ebola. Nel 2015 con l’infezione da Zika, e poi nel 2019 di nuovo l’ebola.

L’ultima, prima del vaiolo delle scimmie, è quella a tutti più nota, legata al Covid-19.

 

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Editor: Susanna Bosio

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