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La fine del governo Draghi: verso le elezioni anticipate – Ecco cosa può succedere

Oggi si segna la fine del governo di Mario Draghi

Una giornata quasi surreale quella di oggi, mercoledì 20 luglio, che ha di fatto segnato la fine del governo Draghi. Dopo ore ed ore di discussioni e dichiarazioni di voto da parte dei partiti al Senato, il premier sarà nuovamente costretto a salire al Quirinale per confermare le dimissioni che aveva già presentato la scorsa settimana.

Draghi ha scelto di presentarsi al cospetto di Sergio Mattarella nella giornata di domani. Politicamente, la maggioranza non esiste più. Ma nei numeri il Senato non lo ha sfiduciato, dunque il premier ha deciso di prendersi una notte per riflettere.

Questo vuol dire una sola cosa: elezioni anticipate. Si pensa a due date, il 25 settembre (ma probabilmente da escludere perché coincide con la vigilia del Capodanno ebraico) o il 2 ottobre.

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Fine del governo Draghi: niente maggioranza

Nel suo discorso di questa mattina a Palazzo Madama, Mario Draghi aveva esortato i partiti a ricostruire una maggioranza solida. “All’Italia serve un nuovo patto di sviluppo concreto e sincero. Partiti, siete pronti a ricostruire questo patto?”, aveva concluso così il suo intervento.

Ebbene, nel corso delle dichiarazioni di voto è emersa l’assenza dei numeri sufficienti per la fiducia. Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia non hanno partecipato al voto, utilizzando soprattutto la modalità “presenti e non votanti”. Si sono espressi contro Fratelli d’Italia e Alternativa. A favore erano, invece, Insieme per il futuro, Italia Viva, Leu e PD.

La fiducia a Draghi ha ottenuto 95 sì di fronte alla presenza di 133 votanti. Il numero legale è stato raggiunto grazie alla presenza in Aula dei senatori 5 Stelle, che hanno utilizzato la formula di “presenti ma non votanti”.

Una giornata storica, quella di oggi, che certifica la caduta del governo Draghi. Le reazioni europee ed internazionali sono forti: gli Italiani hanno perso un capo del governo invidiabile, colui che ha rappresentato un baluardo per l’Europa nell’ultimo anno.

Fine del governo Draghi: cosa può succedere ora

Da oggi, dunque, comincia la campagna elettorale dei partiti italiani. Il PD, che ha definito sbagliate le scelte di M5S, Lega e FI, è pronto. Enrico Letta ha affermato: “Credo che andremo alle elezioni rapidamente e gli Italiani sceglieranno fra chi ha voluto affossare questa esperienza di governo e chi, al di là dei propri interessi di parte, aveva scelto di portarla avanti”. E ha poi aggiunto: “Oggi è un giorno triste e drammatico per l’Italia”.

Matteo Renzi, di Italia Viva, ha detto su Twitter che “da domani nulla sarà più come prima”. “Ma oggi c’è da dire solo grazie a Mario Draghi. Orgogliosi di averlo voluto contro tutto e tutti”, ha aggiunto.

Da Forza Italia, invece, arriva l’uscita della ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini. “Ho ascoltato gli interventi di Lega e Forza Italia sulla volontà di non votare la fiducia al governo. In un momento drammatico per il Paese, FI ha voltato le spalle agli italiane, alle famiglie, alle imprese, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini”, queste le sue motivazioni.

 

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Editor: Susanna Bosio

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