l’aborto non è un diritto: Simone Billi e la Lega fanno discutere
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“L’aborto non è un diritto”: Simone Billi e la Lega fanno discutere

L’aborto non è un diritto”. Dichiarazioni forti, discusse e decisamente controverse. Protagonista se n’è reso Simone Billi, deputato della Lega, che in occasione di un convegno organizzato alla Camera ha espresso tale parere a proposito della delicata questione relativa all’aborto.

Tema scottante e più volte salito agli onori della cronaca, sul quale il Governo targato Giorgia Meloni è apparso spesso diviso o almeno fortemente indeciso. Un vero e proprio shock sociale e politico rischia però di essere causato ora da queste ultime uscite pubbliche del rappresentante del Carroccio e del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli.

Proprio quest’ultima entità è la responsabile dell’organizzazione del convegno svolto nella giornata di martedì 23 gennaio presso la Camera dei deputati, e approvato da Montecitorio. Nel mirino del gruppo sembrerebbe esserci la legge 194 del 1978: al referendum di pochi anni dopo votò a favore del diritto di interruzione di gravidanza ben l’88% dei cittadini italiani.

l'aborto non è un diritto: Simone Billi e la Lega fanno discutere
l’aborto non è un diritto: Simone Billi e la Lega fanno discutere

L’aborto non è un diritto: centro Machiavelli e Lega contro l’interruzione volontaria di gravidanza

L’aborto non sarebbe da ritenere un diritto. Questo il parere, fortemente discusso, del deputato Simone Billi e del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli. Questa associazione ha organizzato nella giornata di martedì 23 gennaio un convegno tenuto alla Camera dei deputati che aveva come tema proprio tale argomento.

L’aborto non è un diritto. Ingiusto anche in caso di stupro

Queste le parole che hanno fatto maggior scalpore e suscitato grande imbarazzo, e che con ogni probabilità determineranno l’avvio di una nuova consistente polemica dopo quella che aveva interessato Eugenia Roccella, ministro della Famiglia, della natalità e delle pari opportunità, appena un mese fa.

La bolognese era stata accusata dopo aver abbinato un “purtroppo” alla conferma che l’aborto fosse un diritto delle donne. Ora il caso mediatico rischia di essere ancora più esplosivo, vista la natura delle dichiarazioni e il luogo prescelto per tale presa di posizione.

Il fatto che lo stesso Palazzo di Montecitorio abbia approvato e dato l’autorizzazione a tale iniziativa del gruppo Machiavelli suscita infatti qualche perplessità, sociale e politica. In prima fila, anche se assente al momento del convegno, ci sarebbe in special modo il deputato della Lega Simone Billi.

Hanno confermato poi medesimi toni e idee anche Marco Malaguti e Maria Alessandra Varone, membri del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli. Nell’occasione è peraltro stato distribuito un volantino su cui campeggiano proprio tali argomenti.

l'aborto non è un diritto: Simone Billi e la Lega fanno discutere
l’aborto non è un diritto: Simone Billi e la Lega fanno discutere

L’aborto non è un diritto: nel mirino del Governo la legge 194?

Fin dall’inizio la premier Giorgia Meloni ha ribadito di non voler toccare la legge 194 del 1978. Il testo normativo si riferisce all’interruzione volontaria di gravidanza, e fu confermato quasi all’unanimità dagli italiani durante un referendum del 1981 (si toccò l’88% delle opinioni favorevoli).

Il convegno alla Camera però sembra gettare una luce nuova su tale disposizione legislativa, e mostra soprattutto un atteggiamento della Lega (almeno di una sua parte) contrario a questo diritto. Si preannuncia così piuttosto delicata la posizione dello stesso Governo, alle prese con un partito portante, la Lega appunto, sostenitore di idee che rischiano di causare un pericoloso caso.

La rivista del Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli denominata Biopoetica ha inoltre insistito sul concetto di errore e sbaglio, parlando di un “uso improprio della libertà e della responsabilità”. Ad essere esclusi ad esempio, sempre secondo i rappresentanti dell’organizzazione intervenuti a Montecitorio, sarebbero i diritti del padre.

Il rischio di una bufera mediatica pronta a travolgere Camera dei deputati e Governo appare dunque sempre più alto. A maggior ragione considerando la delicatezza del tema, e pure la sua stretta attualità. In queste ore anche in Francia si sta discutendo animatamente sul diritto all’interruzione di gravidanza e sulla possibilità di inserire quest’ultimo nella Costituzione.

l'aborto non è un diritto: Simone Billi e la Lega fanno discutere
l’aborto non è un diritto: Simone Billi e la Lega fanno discutere

Conclusione: “L’aborto non è un diritto”: Simone Billi e la Lega fanno discutere e rischiano di innescare una veemente polemica politica

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