Objets nomades 2023: Louis Vuitton al Fuorisalone
Per il sesto anno di seguito, Louis Vuitton ha deciso di sfruttare l’occasione del Salone del Mobile per presentare la propria collezione di Objets nomades. L’allestimento organizzato nel contesto del Fuorisalone presso Palazzo Serbelloni, infatti, mostra al pubblico gli 11 nuovi pezzi, realizzati da Atelier Oï, Raw Edges, Atelier Biagetti, Marcel Wanders, Zanellato/Bortotto, Studio LV e Studio Campana, che si aggiungono alla collezione inaugurata nel 2012.
Objets nomades è un progetto della maison francese che vuole esaltare il viaggio, da sempre identitario per Louis Vuitton, e celebrare un nomadismo non solo fisico, ma anche mentale: gli oltre 60 oggetti che vi sono raccolti sono infatti nati dalla collaborazione con diversi studi di design, a cui è stata lasciata la possibilità di una sperimentazione progettuale libera.
Nella stessa sede è anche possibile vedere il Cabinet of Curiosities by Marc Newson: il famoso designer australiano, che ha già collaborato con il marchio, reinterpreta il tradizionale baule da viaggio Louis Vuitton, dotandolo di 19 cubi metallici rivestiti in pelle, 8 dei quali dotati di porte e scomparti segreti, in modo da renderli adatti ad alloggiare gli oggetti più preziosi. Ad accogliere i visitatori nel giardino del palazzo, invece, è il Nomadic Pavillion, una struttura progettata dall’architetto francese Marc Fornes.
Gli Objets nomades 2023
Basket table: tavolino il cui corpo, caratterizzato dalla presenza di 3 fasce di pelle orizzontali intrecciate con un motivo a nido d’ape, è dotato di una base metallica e di un piano in pietra lavica smaltata e riflettente.
Binda: realizzate in pelle e velluto, con bordi a contrasto, queste sedute sono ispirate alle linee curve delle palle da tennis e vogliono combinare impatto visivo e comfort.
Capeline: ispirata dall’omonimo cappello femminile, la lampada si compone di tre elementi in vetro smerigliato leggermente ondulati, che hanno il compito di diffondere la luce emanata centralmente.
Chandelier: scultura di pelle e luce alta 1,2 metri e ditata di 36 cinghie bicolori in torsione, a cui danno volume e forma dei cerchi in metallo color champagne.
Disco Cocoon: per celebrare il primo decennio degli Objets nomades, la seduta iconica è stata realizzata in un’edizione limitata a 8 esemplari, ricoperti di un mosaico composto da oltre 10.000 tessere a specchio posizionate a mano.
Fermalibri: creati in occasione della pubblicazione di Skin: Architecture of Luxury, volume che indaga le facciate dei negozi Louis Vuitton in tutto il mondo, i fermalibri sono disponibili in 3 modelli: Flower e Diamond sono realizzati in marmo e richiamano il Monogram della casa, mentre Namiki, in alluminio spazzolato e lucidato, ricorda l’edificio di Tokyo che ospita il negozio di Ginza Namiki-dori.
Flower tower: lampada di vetro italiano soffiato a mano, si compone di 15 bolle impilate l’una sull’altra, la cui forma ricorda il fiore che compare nel Monogram della maison. La luce di un LED posto in alto è catturata e rifratta dagli anelli opalini disposti lungo la colonna.
Origami bowls: allo stesso tempo oggetti d’arte e portaoggetti, sono realizzati grazie alla lavorazione di un singolo pezzo di pelle, piegato e incastrato ad arte per ottenere forme tridimensionali sempre differenti. Disponibili in una vasta scelta di colori, le bowls possono anche essere impilate in modo da ottenere forme piramidali.
Piva: lampada a sospensione realizzati grazie all’alternanza di 57 elementi di vetro smerigliato e frammenti di pelle bicolori, sagomati in modo che, ruotandovi attorno, sembri che la lampada cambi colore. L’obiettivo degli artefici era quello di omaggiare la bellezza mutevole del colore e della luce.
Quetzal: oggetto decorativo realizzato con lembi di pelle tinti nei colori del verde, del blu e del rosso, che vuole ricordare il piumaggio dell’omonimo uccello sudamericano.
Specchio Bomboca: il divano già presentato in una delle edizioni passate è stato reinterpretato in occasione del primo decennio della collezione. Gli 8 esemplari disponibili in edizione limitata hanno richiesto 6 settimane di lavoro e lucidatura per ottenere una scultura a specchio.
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Editor: Leonardo Santarelli
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