Onlyfans e i contenuti per adulti: un business da 151 dollari al mese di media
Il miraggio di grandi guadagni offrendo contenuti per adulti: è un po’ questo ciò che sta dietro al noto Onlyfans. Il sito sviluppatosi negli ultimi anni ha rapidamente attirato milioni di followers, creando un giro d’affari spaventoso anche se molto spesso piuttosto oscuro.
Pochi coloro che possono vantare incassi milionari proponendo contenuti più o meno spinti, mentre la maggior parte delle ragazze che si fanno convincere dalla prospettiva di guadagno arriva ad incassare una media mensile di appena 151 dollari. La vicenda esplosa a Bologna circa la milionaria evasione fiscale poi getta un’ulteriore ombra su meccanismi non sempre chiarissimi per ciò che concerne pubblicazione e gestione degli stessi contenuti.
Segreto del boom avuto dal sito web di intrattenimento per adulti sarebbe l’esponenziale crescita di followers che ciascun utente può riuscire ad avere. Traslando da Instagram e Tik-Tok infatti il numero dei seguaci digitali va ad incrementarsi anche sulla piattaforma londinese espressamente pensata per over 18.
Onlyfans in numeri: guadagni milionari o poche centinaia di dollari al mese
Di fatto sono ormai tantissime le modelle, ma pure le studentesse, le ragazze comuni o le influencer, che decidono di aprire il proprio canale su Onlyfans. La piattaforma britannica da 5.6 miliardi di transazioni in un anno solare, sembra essere infatti lo strumento perfetto per guadagnare cifre a sei zeri. Potenzialmente, dato che non sempre è proprio così.
L’impennata nella fruizione del sito durante i mesi della pandemia di Covid e poi un’inarrestabile continua ascesa, hanno fatto di Onlyfans una delle piattaforme più seguite e cliccate del web. Oggi il mercato del colosso britannico viaggia su cifre spaventose ma non sempre chi si iscrive e propone contenuti ottiene gli stessi guadagni sognati alla vigilia.
Pur trascinandosi dietro decine e decine di followers da Instagram e da Tik-Tok (qui starebbe almeno in parte il segreto del successo di molti profili), non tutte le studentesse e le giovani che decidono di aprire un account sulla piattaforma per adulti ottengono poi un riscontro economico considerevole.
La media mensile infatti si ferma ad appena 151 dollari, soglia ben al di sotto dei mirabolanti milioni di dollari che l’immaginario collettivo ormai spinge a pensare quale cosa consueta. Le cifre di fatto tendono a variare in base al tipo di contenuto promosso e pubblicato.
La monetizzazione cambia a seconda di ciò che si sceglie di offrire alla propria platea di seguaci digitali. Link sessualmente più espliciti spesso trovano maggiori riscontri e accresciute views, approfittando peraltro della pressoché totale assenza di censura.
I content creators e i sex workers che offrono contenuti su Onlyfans hanno toccato oggi i 3.2 milioni nel mondo, e il 98% di questi propone contenuti per adulti. Nel solo territorio italiano stime piuttosto credibili parlano di circa 350 mila creators, e un giro d’affari che si avvicina ai 2.55 miliardi di euro.
Le modalità con cui profili e contenuti vengono promossi e aumentano di conseguenza i propri followers non sempre però sono così cristallini. Spesso sembrano determinarsi coni d’ombra dentro i quali finiscono guadagni e sponsorizzazioni sempre più consistenti.
Ecco così esplodere l’ultimo caso di evasione fiscale per 11 milioni di euro, concentrato a Bologna e che coinvolge anche diversi rappresentanti di tale ambito sessuale-digitale. Su tutti in tal senso basti ricordare i nomi delle 20enni Giulia Ottorino ed Eleonora Bertoli.
Onlyfans, ecco come funziona: abbonamenti, commissioni e collaborazioni
Il meccanismo parrebbe abbastanza semplice, oltre che poggiante su fondamenta piuttoste solide. Gli utenti si abbonano ai singoli canali di loro interesse sborsando cifre che solitamente variano tra i 5 e i 50 dollari al mese. È sufficiente registrarsi con una carta di credito e il gioco è fatto, per così dire.
La piattaforma poi si prende in commissioni circa il 20% degli introiti accumulati da ogni sex worker. Ad essere particolarmente redditizi sarebbero però in particolar modo i contenuti “extra”, ovvero molto spesso concordati in maniera personale tra il creator e i propri followers più affezionati attraverso la chat privata.
Oltre al diretto guadagno garantito dal proprio corpo e dai video con cui esibirlo, ecco poi che un altro notevole mezzo di introito diretto garantito da Onlyfans sono le collaborazioni. Negli ultimi anni infatti brand e marchi in maniera sempre più massiccia hanno legato il proprio nome e la propria immagine ad alcuni dei profili più largamente seguiti, con lo scopo appunto di veder accresciute anche le proprie vendite.
In tal senso i dati sembrano significativi: le collaborazioni tra content creators e grandi case di prodotti sono cresciute del 4% tra 2020 e 2021, e poi nuovamente del 5% nel 2022. Tali numeri non si riferiscono soltanto ai social generalisti quali Instagram, Facebook e Tik-Tok, ma sempre più anche ad Onlyfans appunto.
Conclusione: Onlyfans e i contenuti per adulti. Da qualche anno è partito un giro d’affari monstre, ma in molti casi i guadagni mensili sono vicini ad una media di 151 dollari
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