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Guerra in Ucraina, le parole del Papa a Zelensky: “Bisogna negoziare se si perde”

Fanno discutere molto le parole del Papa circa la risoluzione della guerra in Ucraina mediante una riapertura dei negoziati. In un’intervista recente, il Pontefice ha dichiarato senza troppi giri di parole che il Paese ex sovietico dovrebbe considerare seriamente di negoziare un cessate il fuoco.

Parole che hanno subito suscitato durissime reazioni da parte del governo Ucraino. Kiev ha ricordato al Papa che il Paese non accenna ad arrendersi o per lo meno a chiedere una tregua finché potrà. Ormai però il dibattito è aperto.

Ucraina, le parole del Papa su Zelensky: “Quando stai perdendo, devi alzare bandiera bianca e negoziare”

Nel corso di una recente intervista, Papa Francesco è tornato a mettere la lente d’ingrandimento sul conflitto che da due anni ormai vede fronteggiarsi Russia e Ucraina. Se da una parte Mosca ha fallito l’obiettivo di far cadere il Paese in poco tempo, dall’altra Kiev sta faticando e non poco a reggere le pressioni russe.

Nonostante ingenti aiuti militari e finanziari dall’Occidente (USA in particolare), l’Ucraina ha ancora una cospicua parte dei Paese occupato. Inoltre, le truppe russe sembrano avanzare seppur lentamente. Ciò ha comportato un impiego importante di uomini ucraini che però ora sembrano stremati dalla situazione.

Guerra in Ucraina, Papa Francesco: Bisogna pensare al popolo e negoziare, è  più forte chi ha il coraggio della bandiera bianca - MilanoFinanza News

In questo contesto, Papa Francesco è intervenuto in un’intervista all’agenzia ANSA, in cui ha detto la fase:

Quando sai di perdere, devi alzare bandiera bianca e provare a negoziare. Ecco, questa parola (negoziare) è una parola che pochi in questo momento nel mondo hanno il coraggio di utilizzare.

Questo ragionamento da parte del Pontefice secondo il suo ragionamento, vale anche per la delicata situazione (non meno importante) in Medio Oriente che vede contrapposti Israele e Hamas. Le parole del Papa però hanno subito destato una risposta ferma e decisa a partire dal Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, che ha detto:

Se gli assassini e i torturatori russi non avanzano verso l’Europa è solo perché vengono fermati dagli ucraini con le armi in mano sotto la bandiera blu e gialla. In Ucraina c’erano molti muri bianchi di case e chiese che ora sono bruciati e distrutti dai proiettili russi. E questo dice in modo molto eloquente chi deve fermarsi affinché la guerra finisca.

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Il Presidente Ucraino Zelensky si è fortemente irritato circa le parole di Papa Francesco a considerare un’ipotesi d negoziazione con la Russia

Malgrado la smentita del governo ucraino a voler cessare i combattimenti, ecco che torna in auge il ruolo di mediatore della Turchia. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan rilancia un piano di pace, da siglare nel proprio Paese.

Siamo pronti a organizzare una conferenza di pace che preveda la partecipazione della Russia. Siamo disposti a fare tutto il possibile per risolvere questa crisi e stabilire un negoziato solido che preveda anche la sicurezza per le navi che attraversano il Mar Nero.

La Turchia viene da una vittoria diplomatica importante degli scorsi mesi. A causa del contemporaneo inizio della bella stagione, le migliaia di tonnellate di grano raccolto nel 2022 rimasero per settimane ferme nei porti ucraini causa blocco della flotta militare russa. Con gli accordi sul grano del luglio dello stesso anno, Erdogan con merito riuscì a risolvere un impasse importante per il fabbisogno alimentare di molte popolazioni del Medio Oriente e dell’Africa.

La risposta dell’Occidente alle parole del Papa sulla guerra in Ucraina

Le paroile del Papa che invitano a negoziare tra Russia e Ucraina hanno destato altre rispopste piuttosto marcate. A partire dal Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg, il quale ha affermato:

Il sostegno della Nato all’Ucraina salva vite e deve continuare. Il presidente Vladimir Putin ha iniziato questa guerra e potrebbe mettervi fine oggi, ma l’Ucraina non ha questa opzione. Arrendersi non è pace. Dobbiamo continuare a rafforzare Kiev, per dimostrare a Putin che non otterrà quello che vuole.

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Jens Stoltenberg ha criticato l’intervento del Pontefice: “Arrendersi non vuol dire negoziare”

Conclusioni parole del Papa sulla guerra in Ucraina fanno discutere

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