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Pechino accusa Washington di “manipolazione politica” sulla questione di Taiwan

Relazioni USA-Cina, Washington si dichiara ancora contraria all’indipendenza di Taiwan nonostante il cambio di dicitura nella nuova “scheda informativa”

Il 5 maggio il Dipartimento di Stato americano ha rimosso la frase che dichiarava esplicitamente che gli USA non erano a favore dell’indipendenza di Taiwan dalla “scheda informativa” sulle relazioni con l’isola autogovernata. Pechino ha accusato Washington di “manipolazione politica”. Sia il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, che il coordinatore  per l’Indo-Pacifico della Casa Bianca, Kurt Campbell, affermano che la posizione degli Washington riguardo a Taiwan non è cambiata.

Taiwan e la scontro Pechino-Washington

Non sosteniamo l’indipendenza di Taiwan e lo abbiamo ripetutamente chiarito sia in pubblico che in privato”, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, in una conferenza stampa a seguito delle accuse di Pechino. “Posso essere molto diretto. La nostra politica non è cambiata e rimane coerente”, ha ribadito Kurt Campbell. Pechino ha fatto notare come gli USA vogliano cambiare lo status quo della regione. D’altro canto, molti analisti sostengono che le ripetute incursioni nelle acque e nei cieli di competenza di Taipei da parte di veicoli militari cinesi abbiano già di fatto cambiato la realtà geopolitica della zona.

Gli USA hanno una posizione ambigua nei confronti di Taiwan. Da una parte, riconoscono alla Repubblica Popolare Cinese (quella con capitale Pechino) di essere “l’unico governo legale della Cina” con la cosiddetta “One-China policy“. Dall’altra, mantiene legami diplomatici informali con la Repubblica di Cina (Taiwan) e strettissimi legami commerciali, tecnologici ed economici. Inoltre, gli USA riforniscono Taipei di armi e supporto strategico, ma non è chiaro se interverrebbero direttamente in uno scenario di guerra tra Taiwan e la Cina.

Un portavoce del ministro degli Esteri cinese, Zhao Lejian, ha ripetuto che “[] è una parte inalienabile del territorio cinese” e che “il tentativo di cambiare lo status quo dello Stretto di danneggerà gli Stati Uniti stessi”.

Intelligence USA

Con l’elezione di Biden gli scontri per tra USA e Cina sono aumentati e alcuni non escludono anche un conflitto armati in futuro. Contemporaneamente, la direttrice dell’intelligence nazionale statunitense, Avril Haines, ha avvertito della possibile invasione cinese. “Riteniamo che loro [la Cina] stiano lavorando duramente per mettersi efficacemente in una posizione in cui le loro forze armate siano in grado di prendere Taiwan“, ha detto, senza approfondire.

 

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Editor: Lorenzo Bossola

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