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Puglia, il M5S esce dalla maggioranza della giunta regionale: Emiliano spalle al muro

Una decisione che avrà serie ripercussioni, dopo che il M5S esce dalla maggioranza di governo della giunta regionale pugliese di Michele Emiliano. L’ex magistrato ed ora governatore  per il PD vede la propria sedia scricchiolare e non poco. La decisione di strappo M5S-PD in Puglia viene direttamente dal capo politico Giuseppe Conte, che ha proposto una “tabula rasa”.

Il M5S esce dalla maggioranza in puglia, Michele Emiliano al capolinea?

E’ arrivata l’estate in grande anticipo sull’Italia e sulla Puglia in particolare, ma non per il sole ed il clima insolitamente caldo. La regione tacco dello Stivale politico, infatti, sta vivendo settimane molto torride sotto l’aspetto politico. Dopo il caso Decaro per cui la giunta ancora adesso rischia di essere sciolta direttamente dal governo centrale, ora arriva il caso Emiliano.

Il motivo? Uno scandalo giudiziario (il terzo che ha colpito il centrosinistra in queste settimane) ha portato all’arresto dell’ex assessore Alfonso Pisicchio, a capo di un’agenzia regionale sull’innovazione. L’ex delegato alla giunta regionale pugliese è accusato di diversi reati: corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità materiale, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

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Il m5s esce dalla governo della regione Puglia

Non solo: in manette sono finiti oltre a lui, anche il fratello Enzo e altre tre persone. Sono l’imprenditore Giovanni Riefoli, il funzionario pubblico Francesco Catanese e il broker Cosimo Napoletano. Per i primi due solo arresti domiciliari, per il terzo invece è arrivato l’ordine di custodia cautelare. Coinvolti anche Grazia Palmitessa, titolare di un’agenzia assicurativa a Castellana, e il consulente Vincenzo Iannuzzi. Questi hanno ricevuto un anno di interdizione dai pubblici uffici.

Da qui  la goccia che ha fatto traboccare il vaso e convinto a portare i pentastellati ad uscire dalla maggioranza di governo. Ha detto l’ex Premier Giuseppe Conte:

E’ ora di fare tabula rasa, noi combattiamo Giorgia Meloni e soci ma non facciamo sconti alle forze del nostro campo. Dobbiamo estirpare l’erbaccia della cattiva politica, fare disinfestazione.

Aggiunge inoltre:

Noi non abbiamo mai imbarcato acchiappavoti, abbiamo anche noi la lista di capibastone con pacchetti precostituiti di voti che ci hanno offerto dappertutto e abbiamo sempre rifiutato.

Il M5S esce dalla maggioranza ma propone a Michele Emiliano una “purga” degli elementi tossici

Nonostante questa decisione, Giuseppe Conte ha poi voluto incontrare Michele Emiliano per un faccia a faccia circa la questione morale, da sempre vanto del centrosinistra ma di recente un poco scricchiolata. Tra le mani ha un paio di fogli scritti pieni di sottolineature, aggiunte e cancellazioni.

Giuseppe Conte dà una seconda chance a Emiliano per tornare assieme: tra le proposte, un assessorato alla legalità

Successivamente, infatti, l’ex Presidente del Consiglio ha voluto incontrare personalmente Emiliano per stipulare un esperimento da ripetere nel resto d’Italia  in caso di successo: un protocollo di legalità. Se il governatore accetterà la proposta legalitaria pentastellata, allora si ricomporrà l’asse PD-M5S. E verrà riproposto anche laddove il campo largo lavori in sintonia alle prossime amministrative.

Come condizione per la ricomposizione del campo largo in Puglia, il M5S mette alcuni paletti: dal divieto di presentare candidati senza i requisiti dell’onorabilità ad una serie di obblighi più stringenti in materia di conflitto d’interessi. Chi vorrà allearsi con il M5S, dovrà istituire un assessorato alla legalità che potrà disporre di un organo ispettivo. Ovviamente, i pentastellati non pretendono di avere sempre loro questa eventuale delega.

Conclusioni il m5s esce dalla maggioranza della giunta regionale in Puglia

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