1600 voti di vantaggio per Todde
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Sardegna, 1600 voti di vantaggio per Todde: confermata governatrice

Dubbi e tensioni ma alla fine 1600 voti di vantaggio per Todde la confermano governatrice in Sardegna. Le ultime ore erano state piuttosto convulse, con ben 19 sezioni ancora mancanti e da scrutinare. Fase condita dalla crescente ombra di un potenziale riconteggio e soprattutto da una più fragile forbice, già esigua, tra le preferenze in favore della prima donna di regione e quelle per l’avversario, Paolo Truzzu. 

Nessun dubbio da parte dell’ufficio stampa della prima donna chiamata a guidare l’isola mediterranea. Forse qualche ansia in più da parte di chi l’aveva sostenuta sin da principio, e ora intravedeva la possibilità di un repentino crollo. Lo spoglio delle schede mancanti invece non ha sancito alcun ribaltone, e anzi ha riconfermato l’esito di domenica 25 febbraio.

Piuttosto controversa rimane comunque la lungaggine, a tratti inspiegabile, con cui i voti dei sardi sono stati scrutinati e spogliati. A distanza di oltre una settimana dalla chiamata alle urne infatti mancavano ancora centinaia di tagliandi da visionare. Il tutto in un quadro dove le differenze numeriche e percentuali tra i due nomi in lizza si sono dimostrate piuttosto minime.

Sardegna, 1600 voti di vantaggio per Todde: confermata governatrice
Sardegna, 1600 voti di vantaggio per Todde: confermata governatrice

1600 voti di vantaggio per Todde: tutto confermato dopo le elezioni regionali in Sardegna

Si era detta serena e certa del risultato la neo governatrice Alessandra Todde, per nulla preoccupata dopo la notizia diffusa nelle scorse ore per cui ben 19 sezioni elettorali dell’isola non erano ancora state spogliate. Uno scrutinio lento e paludato che ha rischiato di compromettere l’esito di domenica 25 febbraio 2024.

Allarme però rientrato per il fronte di opposizione che ha sostenuto la Todde, e che ha potuto registrare la conferma del proprio successo grazie a 1600 voti in più rispetto all’avversario Paolo Truzzu. Una forbice tra i due nomi eleggibili che si è dunque assottigliata rispetto a quanto era parso in un primo momento. Seppur fin dalle prime ore si era capito che le differenze percentuali e numeriche sarebbero state davvero minime.

Il nuovo divario di voti anche se minore del precedente non sembrerebbe dare spazio ad un’operazione di ricorso da parte della Destra. L’ipotesi era invece circolata in un primo momento, nel quale si balenava la fantomatica cifra di appena 200 voti di distacco tra i due candidati. Tutt’altra storia probabilmente in quella circostanza.

Sardegna, 1600 voti di vantaggio per Todde: confermata governatrice
Sardegna, 1600 voti di vantaggio per Todde: confermata governatrice

Peraltro il caso sardo non è nemmeno una novità in termini di riconteggio delle schede elettorali. Nell’ormai lontano 2000 negli Stati Uniti si adoperò la modalità manuale per ricontare i tagliandi delle presidenziali. Dopo la chiamata alle urne del 7 novembre trionfò George W. Bush, battendo per una manciata di voti il vicepresidente uscente Al Gore.

Il democratico sconfitto in quell’occasione riconobbe già in fase preventiva che il riconteggio l’avrebbe con buona probabilità condannato. Determinante si dimostrò in quel caso un singolo Stato, quello della Florida. Le lungaggini burocratiche in quell’area costrinsero a prorogare l’ufficialità per giorni e le preferenze furono addirittura riviste a mano. Bush conquistò 537 voti.

Tornando all’oggi e alla terra sarda, il caso dunque pare già rientrato anche se conferma definitiva arriverà soltanto dopo la pubblicazione ufficiale delle cifre. A maggior ragione considerando lungaggini e difficoltà gestionali di uno spoglio piuttosto controverso.

Aspettiamo il riconteggio, poi vediamo cosa fare, mi pare che si stia assottigliando lo scarto, le cose sono andate meno peggio di come sembrava

Queste le parole pronunciate dalla premier Giorgia Meloni a proposito della situazione in Sardegna, nel mentre del suo viaggio istituzionale tra Stati Uniti e Canada. Per il momento quindi tutto confermato e nessuna sorpresa all’orizzonte, ma occorrono altre due settimane alla proclamazione definitiva ed ufficiale di presidente e consiglieri regionali presso la Corte d’appello di Cagliari.

Fino perciò a poco dopo la metà del mese di marzo tutto rimarrà per così dire in stand-by. I tempi tecnici e burocratici per tali ufficializzazioni sono gli stessi che erano serviti anche alle precedenti elezioni del 2019. Anche allora dalla fine del mese di febbraio si giunse ad una proclamazione definitiva soltanto al 20 di marzo.

Sardegna, 1600 voti di vantaggio per Todde: confermata governatrice
Sardegna, 1600 voti di vantaggio per Todde: confermata governatrice

In attesa della proclamazione ufficiale e del formale atto di convalida presso il capoluogo cagliaritano, appare però scongiurata l’ipotesi di un ricorso da parte delle forze politiche di Destra, vicine allo sconfitto Paolo Truzzu.

Nessuna contestazione e definitivamente decaduta dunque la prospettiva di un nuovo riconteggio delle schede, o di un ricorso al Tar. Tale quadro avrebbe potuto essere preso in considerazione soltanto qualora il disavanzo tra i due candidati fosse stato inferiore ai 1000 voti. Questa la posizione ufficiale del centrodestra.

Conclusione: in Sardegna con 1600 voti di vantaggio arriva la conferma per Alessandra Todde: è lei la nuova governatrice

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