Seconda giornata della Milano Fashion Week 2023
Dopo la giornata di apertura, caduta in concomitanza con la chiusura della London Fashion Week, la seconda giornata della Milano Fashion Week 2023 ha fatto entrare il pubblico nel vivo degli eventi.
Le sfilate
Alle 10:00, in Via Palermo 10, ha sfilato ICEBERG, che ha deciso di tornare alle origini. Infatti, quando è nato, nel 1974, il marchio ha ottenuto un immediato successo per le immagini dei cartoni animati; la prossima collezione estiva, all’insegna della Looney Tunes Collection, permette di indossare qualcosa che riporta all’infanzia, secondo l’azienda una possibilità attraente e che dona a ogni look un tocco di positività. E ieri, in passerella, si sono visti ripercorrere i momenti più iconici della storia del marchio, con look che hanno combinato l’ecopelle, usata indipendentemente dal genere, e la maglieria: il tutto impreziosito da zip che richiamano lo stile punk londinese.
Alle 11:00, in Via Cola di Rienzo 8, è stato Antonio Marras a presentare al pubblico la sua prossima collezione invernale, aperta dal ritorno in passerella della supermodella Carmen Kass e dedicata alla scrittrice Grazia Deledda, corregionale dello stilista. Il fil rouge è stato l’accostamento di materiali, finissaggi, forme e fantasie apparentemente incompatibili, ma che riescono a coesistere armonicamente. Compaiono quindi motivi jacquard tipici della tradizione sarda e, accanto al rosso e ai colori silvestri, molto nero.
Alle 13:00, in Via Moncucco 35, ha sfilato DIESEL, che su una scenografia composta da 200.000 preservativi Durex ha portato in passerella tutti gli stilemi tipici del marchio: il denim lavorato in modo unico, le pellicce riciclate, le pelli consumate che imitano lo stile vintage, le giacche da biker e le ormai iconiche borse 1DR. I capi, contrassegnati soprattutto all’inizio da una moderata trasparenza, vogliono trasmettere – come recita l’account Instagram del marchio – gli ideali di «libertà, piacere, sperimentazione, gioco». La promozione del sesso come atto libero e sicuro è una priorità di Diesel, che dal mese di aprile distribuirà gratuitamente nei propri punti vendita in tutto il mondo 300.000 profilattici.
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Nel pomeriggio, alle 14:00, in Via Solari 35, è stato il turno di Fendi, che ha incentrato la nuova collezione invernale sul ritorno di uno stile classico, ispirato al periodo dell’antica Roma e a quell’eleganza a cui la casa di moda aveva da tempo preferito lo streetwear. Ecco quindi palesarsi tagli obliqui e pepli, che mettono in risalto la qualità di tessuti drappeggianti, e colori tenui che si ispirano alle tonalità dei marmi pregiati. La nuova figura che immagina Fendi è quella di una donna che sa muoversi in città con rapidità e rilassatezza, pur senza rinunciare a un’eleganza pienamente disinvolta. La stessa disinvoltura è trasmessa anche dalle acconciature semplici e dal trucco presente, ma discreto, che rende protagonista la bellezza della pelle.
Alle 17:00, al GATE 16 di Via Gattamelata la sfilata di Alberta Ferretti ha permesso di mescolare capi che appartengono tradizionalmente al guardaroba maschile o femminile e che raramente compaiono assieme. La riflessione che ha ispirato la collezione After Dark Blooms è stata quella secondo cui la notte non costituisce solamente un momento di svago, ma è anche e soprattutto un modo intrigante di apparire. Il mistero e la sensualità che erano nell’intenzione della stilista vengono trasmessi, oltre che dai grandi occhiali scuri che nascondono il viso delle modelle, soprattutto dalla palette di colori, giocata sui toni del nero e del grigio e illuminata dall’uso del velluto.
Alle 19:00, in Piazza degli Affari 6, è stata la volta della collezione femminile di Roberto Cavalli, per la quale il direttore creativo Fausto Puglisi ha proposto un tributo agli anno 2000 e all’estetica Y2K, con una presenza ancora costante delle stampe animalier che contraddistinguono il marchio, sebbene moderata rispetto agli anni precedenti.
Infine, alle 20:00, in Via Senato 10, Etro. La casa di moda milanese ha chiuso la seconda giornata della Milano Fashion Week senza abbandonare i pizzi e le stampe paisley che la identificano in tutto il mondo; in questa occasione, però, a fare da padrone è stata l’introduzione di un nuovo elemento, cioè lo scialle-coperta, che ha accompagnato molte modelle, declinato in colori e motivi fra i più vari. Le tinte sature, che creano importanti contrasti di colore, interessano anche gli accessori, fra i quali sono spiccati i cuissardes dai plateau altissimi.
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Editor: Leonardo Santarelli
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