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Sistema Swift: che cos’è e cosa vuol dire escludere la Russia? Quali le conseguenze per l’Ue?

Sistema Swift: ecco che cos’è e cosa causerebbe alla Russia

Tra le sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina, vi è anche l’ipotesi di escludere la Russia dal sistema di scambio mondiale delle transazioni finanziarie. Si tratta del sistema Swift: che cos’è e perché i Paesi Occidentali vogliono escludere la Russia?

Swift è un acronimo che sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications. Consiste in una piattaforma belga di messaggistica che permette la connessione tra migliaia di istituzioni finanziare di tutto il mondo per scambiare informazioni relative a trasferimenti di denaro.

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Sistema Swift: cos’è?

Fondata negli anni ’70, Swift è una cooperativa con sede in Belgio. Una rete informatica che unisce circa 11mila istituzioni finanziarie di tutto il mondo. Ad oggi è il principale sistema di messaggistica per le banche per effettuare pagamenti transfrontalieri rapidi e sicuri.

Non si tratta, però, di una banca. Swift, quindi, non possiede fondi, titoli e non ha la gestione di nessun conto dei clienti. Essa è un consorzio internazionale di banche e istituzioni che offre dei servizi, appunto tramite un sistema di messaggistica.

Su Swift non viaggia il denaro vero e proprio, ma l’indirizzo a cui spedirlo e le istruzioni necessarie per trasferire i fondi. Tutto questo avviene attraverso un codice, ovvero una serie di numeri e lettere, tra gli 8 e gli 11 caratteri, che permette di effettuare pagamenti sicuri. È considerato come uno dei meccanismi per efficienti per verificare l’identità dell’ente finanziario o della banca che fa da tramite per i pagamenti.

Sistema Swift: perché escludere la Russia? Le conseguenze?

Per diversi giorni l’eventualità che le banche russe venissero escluse dal sistema Swift è stata al centro di lunghe discussioni tra i Paesi occidentali. Infatti, precludere a un Paese l’accesso a questa piattaforma significa escluderlo inevitabilmente dal sistema finanziario internazionale. E questo potrebbe causare un effetto boomerang sulle economie europee. Basti pensare a eventuali problemi nell’importazioni di gas o nell’esportazione di certi beni in Russia.

Ieri è poi arrivato un comunicato congiunto di Commissione europea, Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. Esso contiene un accordo per escludere alcune banche russe dal sistema Swift.

Eppure, nonostante sia considerata una delle sanzioni più pesanti messe in campo, l’impatto di questa mossa potrebbe non essere così grave sulle imprese russe. Infatti, sarebbero disponibili già altri canali di pagamenti, tra cui telefoni, e-mail e app di messaggistica. Non solo. La Russia potrebbe indirizzare comunque i pagamenti attraverso i Paesi che non hanno imposto le sanzioni, come ad esempio la Cina.

L’esclusione dal sistema Swift della Russia aveva in particolare suscitato la preoccupazione delle banche francesi e italiane, che sono esposte per circa 50 miliardi di dollari ripartiti tra i due Paesi. Occorre anche ricordare che Mosca è uno dei maggiori acquirenti di manufatti esteri. Oltre ad essere il principale fornitore di petrolio, gas naturale e combustibili fossili per l’Ue. Dunque, di fronte a questo blocco sicuramente i Paesi Europei avrebbero difficoltà a trovare fornitori sostitutivi.

 

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Editor: Susanna Bosio

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