Torture e violenze al Beccaria
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Torture e violenze al Beccaria: 12 le vittime, 13 gli agenti fermati

Rischia di diventare un vero e proprio vaso di Pandora quello relativo a torture e violenze al Beccaria. Diversi tra i minori detenuti presso il carcere milanese sarebbero stati vittima di numerosi abusi perpetrati da alcune delle guardie carcerarie della struttura detentiva.

Violenze all’ordine del giorno in quello che molti media hanno ribattezzato il “sistema Beccaria”, per inquadrare bene una routine fatta di pestaggi, soprusi e violenze in atto da tempo e in maniera sistematica ed organizzata. Ben 13 infatti sarebbero i secondini profondamente coinvolti per il momento in questa triste vicenda.

Un caso risalente a circa dodici mesi fa, e ora salito agli onori della cronaca grazie alla diffusione di numerose intercettazioni che inchioderebbero molte delle guardie del penitenziario. Quella che appare evidente dai primi riscontri degli inquirenti è l’instaurazione di un modello abituale, consolidato e ormai in azione da diverso tempo. Le prime conferme sono in questo senso agghiaccianti.

Torture e violenze al Beccaria: 12 vittime e 13 agenti fermati
Torture e violenze al Beccaria: 12 vittime e 13 agenti fermati

Torture e violenze presso il carcere minorile: un “sistema Beccaria” assurdo e fondato su terrore e percosse

Un sistema consolidato di violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni, pestaggi di gruppo realizzati dai poliziotti a danno dei detenuti minorenni

Parole che creano sconforto, profonda costernazione e aprono uno squarcio inquietante sul sistema carcerario italiano. Le ha pronunciate (o meglio scritte) la gip Stefania Donadeo, in merito all’inchiesta condotta dai pubblici ministeri Cecilia Vassena, Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro relativa al così detto “sistema Beccaria”.

Fino a qualche tempo fa infatti nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano vigeva un codice interno fondato sulla violenza, sui soprusi e su vere e proprie forme di tortura fisica e psicologica. Tale sarebbe l’inquietante quadro che starebbe emergendo ogni giorno di più dalle indagini in corso, condotte dalla squadra mobile di Adolfo Iadevaia e dal nucleo investigativo della Polizia diretto da Mario Piramide.

Al momento occorre usare il condizionale e l’intera vicenda resta ancora sotto strettissima osservazione da parte delle autorità competenti. Il sistema che sembra emergere è però quello di un codice di comportamento dei secondini basato sulla violenza, le minacce e l’uso indiscriminato e vessatorio della forza.

Torture e violenze al Beccaria: 12 vittime e 13 agenti fermati
Torture e violenze al Beccaria: 12 vittime e 13 agenti fermati

Almeno 25 sarebbero gli agenti sottoposti ad indagine, e di questi ben 13 sono finiti in carcere. Gli altri sono stati momentaneamente sospesi, in attesa di accertare l’eventuale loro coinvolgimento in questa triste situazione.

Alle guardie sarebbero state mosse accuse di tortura, maltrattamenti, lesioni, tentata violenza sessuale e falso. Almeno 12 i casi conclamati, e dunque altrettante le vittime individuate ed identificate. La procedura, se così si può chiamare, si sarebbe quasi sempre sviluppata secondo alcune “regole”.

6 o 7 guardie alla volta si incaricavano di vere e proprie spedizioni punitive ai danni di detenuti responsabili di misfatti vari (a detta dei secondini chiaramente). Percosse e schiaffi su viso, genitali e costrizioni di ogni tipo. Tra le più frequenti l’obbligo di dormire in isolamento senza materasso, cuscino e lenzuola.

L’iniziale silenzio dei detenuti, motivato dal forte timore di ritorsioni e vendette, è crollato dopo che alcuni filmati e le intercettazioni telefoniche sono venute alla luce. Il lavoro del pool investigativo sarebbe in piedi da oltre un anno e avrebbe materiale probatorio sufficiente per confermare le tesi di cui sopra.

Tutto sarebbe partito da alcune segnalazioni di Francesco Maisto, Garante dei diritti dei detenuti. Interpellato da molte delle famiglie dei giovani incarcerati il responsabile avrebbe avviato l’iter per andare a fondo dell’intera vicenda.

Molte delle percosse e delle violenze sarebbero state perpetrate lontano dagli occhi elettronici delle telecamere. L’area adibita per le punizioni era quella del “capoposto” oppure le percosse si compivano nelle stesse celle di isolamento. Tale parrebbe il modus operandi regolarmente tenuto da molti degli agenti coinvolti.

Torture e violenze al Beccaria: 12 vittime e 13 agenti fermati
Torture e violenze al Beccaria: 12 vittime e 13 agenti fermati

Oltre a calci, schiaffi, sputi e insulti di ogni tipo, le testimonianze di molti dei ragazzi vittime di tali atti allargherebbero l’orizzonte pure ad un caso di tentata violenza sessuale. Tutto rimane ancora da chiarire con le indagini che proseguono senza sosta, ma la sensazione sembra proprio essere quella di una prima abbozzata apertura di un vero e proprio vaso di Pandora.

Che la situazione al Beccaria fosse fuori controllo sembra inoltre conferma nelle parole di don Burgio, cappellano ufficiale dell’istituto di detenzione minorile. Il sacerdote ha affiancato e più di recente sostituito don Gino Rigoldi.

C’è stato un periodo talmente allo sbando per il Beccaria, che tante cose possono essere accadute, senza che noi potessimo accorgercene

Questi i termini adoperati dal prelato per descrivere quella che probabilmente era la condizione di molti dei giovani detenuti del Beccaria sino a qualche mese fa. Appare peraltro molto probabile che gli inquirenti vogliano ascoltare lo stesso don Burgio, avendo quest’ultimo trascorso diverse ore in compagnia dei carcerati.

Le cose sembrava cominciassero ad andare bene col giovane nuovo direttore appena arrivato: Claudio Ferrari, 35 anni, preparatissimo, sempre presente come non è mai stato da tanti anni. Una figura di grande valore

Ancora così Burgio, che guarda avanti e spera che il nuovo corso alla guida del carcere minorile Beccaria possa spazzare via le ombre, e garantire una corretta gestione del programma correttivo di centinaia di giovani ragazzi.

Torture e violenze al Beccaria: 12 le vittime, 13 gli agenti fermati
Torture e violenze al Beccaria: 12 le vittime, 13 gli agenti fermati

Conclusione: una spirale di torture e violenze al Beccaria di Milano. Almeno 12 le vittime e 13 gli agenti fermati

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