Sala
Attualità,  Milano

Milano, città in declino: gli alibi e le risposte di Sala

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha fatto il punto sulla situazione della città. Intervistato da Repubblica il primo cittadino del capoluogo lombardo ha toccato tematiche varie, ponendo l’attenzione in particolare sui problemi che la realtà urbana sta affrontando ormai da diverso tempo.

Non solo uno sguardo politico più ampio e proiettato al futuro, ma Sala ha cercato di offrire anche una prospettiva sul domani sociale della città lombarda. Tema caldo senza dubbio quello della sicurezza, con i numeri connessi alla criminalità che preoccupano e salgono alla ribalta su media locali e pure nazionali.

Scottanti sono però anche argomenti quali il caro vita, con gli affitti delle case schizzati alle stelle, le polemiche legate all’Area B, e il futuro dello stadio San Siro. Tutti questi aspetti, su cui il sindaco Sala ha da tempo preso posizione, sembrano essere sempre più delicati e controversi anche da un punto di vista politico.

Milano cambiata negli ultimi 3-4 anni: il pensiero di Sala
Milano cambiata negli ultimi 3-4 anni: il pensiero di Sala

Si conclude il così detto “modello Milano”: Sala però ci crede e difende la sua politica

Sembra essersi arrestato quel processo di crescita e sviluppo che aveva contraddistinto la città di Milano. Non parrebbe d’accordo con tale posizione però l’attuale sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala. Ai microfoni di Repubblica il politico ha parlato a tutto tondo del momento della sua città, cercando di difendere il proprio operato e spingendo lo sguardo verso il futuro.

Particolarmente scottante è l’apparente e discusso degrado a cui Milano sarebbe andata incontro negli ultimi tempi. Tale difficoltà che la città starebbe vivendo sotto diversi punti di vista avrebbe minato alla base quel modello costruttivo e proiettato al futuro che invece si voleva dare alla city.

Sono un estremo difensore di quello che è stato chiamato “modello Milano” per quanto ha prodotto fino ad oggi: farla diventare una città internazionale, ponendo però allo stesso tempo sempre attenzione al welfare

Queste le parole con cui Sala difende la propria posizione, e sottolinea come la crescita di Milano prosegua nonostante le difficoltà tangibili che i cittadini sono chiamati a dover affrontare. Per molti infatti quella corsa milanese verso una dimensione internazionale e più europea si sarebbe arrestata da tempo, plasmando piuttosto una città a misura di ricco.

Pungolato dal giornalista Sala si dice ancora convinto e pienamente disposto a mettersi in gioco per risollevare le sorti di Milano, ben sapendo che buona parte della cittadinanza e del suo stesso elettorato è rimasta scottata e delusa da alcuni degli ultimi cambiamenti.

Milano cambiata negli ultimi 3-4 anni: il pensiero di Sala
Milano cambiata negli ultimi 3-4 anni: il pensiero di Sala

I nodi di Sala: tante situazioni da affrontare e un panorama politico futuro alquanto grigio

Sembra farsi sempre più grigio e nebuloso il futuro politico a Milano del primo cittadino Giuseppe Sala. A dispetto della sicurezza con cui pare affrontare le spinose questioni interne ai confini milanesi, gli ostacoli politici e sociali da aggirare sembrano crescere giorno dopo giorno.

Decisamente primario è il nodo sicurezza, con la cittadinanza milanese che lamenta un problema criminalità largamente diffuso. In tal senso è Franco Gabrielli, l’ex capo della Polizia, la nuova figura predisposta per salvaguardare la city. Quest’ultimo sarà infatti delegato per la Sicurezza e la Coesione Sociale a Milano.

Nessuno meglio di Gabrielli potrà capire quel che sta accadendo e proporre soluzioni

Così Sala commenta la presenza al suo fianco del profilo di Gabrielli. Non sufficiente però secondo il primo cittadino di Milano la sola figura del delegato. Il richiamo alla sinistra perché intervenga anche a livello locale in modo più diretto è inequivocabile.

Peraltro dalla stessa Maggioranza comunale Sala viene attaccato per ciò che concerne la nuova Area B. Alcune voci in particolare sembrano imputare al primo cittadino la presenza di più auto rispetto a prima. Si aggiunge a tale questione anche un diffuso malessere per i costi abitativi in numerose aree cittadine.

Gli studenti ad esempio chiedono a gran voce opportunità abitative a prezzi contenuti, e lamentano un generale approdo degli affitti a livelli insostenibili per chiunque, figurarsi per giovani spesso senza lavoro o con occupazioni saltuarie ed economicamente contenute.

Milano cambiata negli ultimi 3-4 anni: il pensiero di Sala
Milano cambiata negli ultimi 3-4 anni: il pensiero di Sala

Tali questioni non sembrano però aver fatto breccia in Giuseppe Sala, che si dice sicuro del proprio operato ed estremamente convinto di proseguire sulla propria poltrona comunale. Alla domanda di Repubblica sul desiderio di fare ancora il sindaco di Milano, Sala ha così risposto:

Io sono qui con il coltello tra i denti, con grande desiderio di dare il mio contributo e con la coscienza tranquilla di fronte ai grandi problemi che stiamo affrontando. Dopo quindici anni di governo di centrosinistra in questa città per me sarebbe un grande dolore se, finito il mio mandato, la mia parte politica non avesse la possibilità di giocarsela con buone possibilità di successo

Colpe dunque da spartire con il partito? Ai posteri l’ardua sentenza. Certo è che l’andamento sociale, urbanistico, e politico di Milano sembra aver subito un arresto tanto brusco quanto preoccupante.

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