Tour a Milano
Lifestyle,  Milano

Tour a Milano 11 posti tra leggende e storia della città

Tour a Milano 11 posti tra leggende e storia della città

Nel capoluogo meneghino si nasconde una città segreta: stiamo parlando di una Milano nascosta e sotterranea che racconta la sua storia dai tempi dell’antica Mediolanum, fino a come la conosciamo oggi. Un nucleo urbano di vere e proprie strade, edifici, catacombe, rifugi e monumenti, in cui regna un silenzio assordante, pregno di mistero e che racchiude nelle sue pietre oltre mille anni di storia.

Un viaggio affascinante sotto la superficie della terra, tra antiche leggende, tesori artistici, reperti archeologici e bunker antiaerei muovendosi proprio fra i luoghi simbolo di Milano, dall’area archeologica del Duomo ai passaggi segreti sotto il Castello Sforzesco, dalla Cripta di San Giovanni in Conca al Foro romano, fino a rifugi sotterranei nascosti in luoghi impensabili.

Tour a Milano:

1. Piazza Vetra e i roghi delle streghe

Tutte le città più antiche ed importanti hanno un luogo “maledetto”: di solito quello dove venivano eseguite le pene capitali. Quel luogo nel nostro tour a Milano è Piazza Vetra, che si trova dietro l’antica Basilica di San Lorenzo. Il suo nome deriva  dal fatto che in questa zona lavoravano i conciatori di pelle, detti “vetraschi” perché raschiavano le pelli con dei pezzi di vetro.

Qui venivano bruciate le streghe e i condannati dalla Santa Inquisizione di Milano. La prima “strega” punita fu Sibilla Zanni nel 1390, e le ultime esecuzioni per questo reato furono nel 1641.

Qui venivano puniti i popolani accusati anche di altri gravi reati, come ad esempio Gian Giacomo Mora – che lavorava come barbiere nel quartiere San Lorenzo e il suo amico Guglielmo Piazza, entrambi accusati di essere untori e diffondere la peste. Di loro racconta Alessandro Manzoni nel saggio d’appendice ai Promessi SposiStoria della colonna infame”: la colonna in questione fu eretta nel luogo dove sorgeva la bottega del barbiere, rasa al suolo dopo la sua condanna.

Le esecuzioni andarono avanti fino all’Ottocento, quando vennero abbandonate e la piazza divenne una semplice piazza come tante altre in città.

Ma la sua storia non è ancora finita: appare infatti in una canzone popolare cantata ancora oggi legata alla malavita milanese, la Ligera, in cui si piange la morte di una giovane prostituta che lavorava proprio in questa piazza, la Rosetta, che morì, si dice, a causa delle percosse della polizia.

“Hanno ammazzato un angelo:

di nome la Rosetta.
Era di piazza Vetra,
battea la Colonnetta”

 

Se volete leggere tutta la storia della Rosetta, basta cercare il testo della canzone “La povera Rosetta”.

2. San Bernardino alle Ossa e la danza macabra

Decorazioni fatte con teschi e vertebre, stipiti delle porte incorniciati da femori e ulne… sembra la casa della Famiglia Addams, ma in realtà è una delle chiese più strane e affascinanti che vedremo nel tour a Milano: l’Ossario della Chiesa di San Bernardino alle Ossa vicinissima al Duomo.

Uno stretto corridoio subito alla destra dell’ingresso della chiesa permette di accedere alla cappella ossario.

Le pareti sono quasi interamente ricoperte di teschi e ossa, disposti nelle nicchie, su cornicioni, pilastri e porte. Le ossa costituiscono anche le decorazioni delle pareti. I resti appartengono probabilmente ai morti dell’ospedale del Brolo dedicato alla cura dei lebbrosi, ormai distrutto, e alle salme traslate dai cimiteri seicenteschi soppressi.

I teschi chiusi nelle cassette sopra la porta d’ingresso sono quelli dei condannati a morte.

Secondo una leggenda, il 2 novembre, giorno dei morti, una bambina, i cui resti si trovano presso l’altare dell’ossario, torna a vivere trascinando gli altri scheletri in una danza macabra.

3. Pinacoteca Ambrosiana e il suo illustre fantasma

Alla Pinacoteca Ambrosiana, accanto a capolavori immortali come La canestra di frutta di Caravaggio e il Codice Atlantico di Leonardo, è custodita una lunga ciocca di capelli dorati di Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara, all’interno di una preziosa teca. Durante l’Ottocento divenne una sorta di reliquia, richiamo per numerosi letterati e poeti che passavano da Milano, come Lord Byron e Gabriele D’Annunzio.

La leggenda narra che la notte dei morti il suo spirito scivoli lungo i corridoi e le sale della Pinacoteca alla ricerca della teca che contiene la sua ciocca di capelli, arma di seduzione e simbolo di vanità. Una volta trovata, la lava e la pettina come faceva quand’era in vita; per questo motivo, quindi, è ancora oggi bella, morbida e lucente.

Pinacoteca di Brera

4. Il primo serial killer in via Bagnera

Anche Milano ha il suo Jack lo Squartatore, e la scena dei suoi delitti è una stradina stretta e lunga, forse la più stretta della città: Via Bagnera. È una stradina nel centro di Milano dove Antonio Boggia, il primo serial killer di Milano, a metà dell’Ottocento aveva occultato i cadaveri di tre vittime in una cantina.

Antonio Boggia viveva al numero 2 di via Nerino, era un fochista, e tutti lo descrivevano come un uomo tranquillo, normale. Quando iniziò ad armeggiare con mattoni e sabbia in via Bagnera, destò il sospetto di un anziano contabile che sapeva delle sparizioni delle persone che stavano avvenendo in quel periodo. Lo seguì, ma Boggia lo scoprì e lo colpì con un’ascia. L’anziano uomo riuscì però a salvarsi e a scappare, e a far rinchiudere in manicomio criminale per qualche tempo il serial killer.

A far imprigionare definitivamente Boggia in carcere, un po’ di anni dopo, fu la scomparsa di una vedova, trovata decomposta murata nel sottoscala del suo appartamento, dove il killer stava lavorando come muratore.

Da successive indagini furono poi trovati altri tre cadaveri nella cantina in via Bagnera.

5. Il fantasma della Dama in nero in Parco Sempione

Un parco dietro al Castello Sforzesco, una macchia verde marrone al centro della città affollato e pieno di vita. Storico punto di ritrovo, citato in canzoni, storie e film e non poteva mancare anche per lui la sua leggenda. Venite a scoprirla nel tour a Milano: è Parco Sempione.

In città si racconta del fantasma di una dama in nero, o Dama Velata, che dalla fine dell’Ottocento compare più volte all’angolo con Via Paleocapa. E’ una donna bellissima, coperta da un lungo velo nero fino ai piedi, che profuma di violetta e richiama i giovani sprovveduti che si aggirano per il parco nelle fredde notti di nebbia e li porta in un misterioso palazzo ai bordi del parco. Qui, dopo averli sedotti, rivela, togliendo il velo, un volto che è solamente un macabro teschio.

Chi è riuscito a fuggire, o è impazzito o non è mai riuscito a ritrovare la misteriosa villa dove era stato portato.

le 4 sirene di parco Sempione

6. Le tombe del Cimitero Monumentale

Nel Tour a Milano ci spostiamo verso nord, è tempo di di visitare il Cimitero Monumentale, un vero e proprio museo a cielo aperto. La maggior parte delle tombe sono state create dai più grandi artisti che hanno lavorato a Milano, quindi vi consigliamo di girare per i suoi viali ammirando immagini incredibili e struggenti.

Vi segnaliamo una tomba che bene si adatta al tema di questo itinerario: è la tomba Rossetti, in cui i due coniugi rappresentati seduti su due scranni… sono senza testa. In realtà questo è stato causato dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, che hanno fatto saltare le teste delle statue mantenendo intatto il resto

città segrete

7. Le streghe di Via Laghetto

Quando a Milano infuriava la peste, c’era una zona della città che sembrava non essere toccata: Via Laghetto. Qui si trovava, appunto, un laghetto dove arrivavano i barconi per scaricare i blocchi di marmo destinati al cantiere del Duomo, che venivano trasportati via acqua dalla cava lungo i navigli fino a qui.

Proprio nelle case intorno a questo porticciolo non si ammalava nessuno. Cominciarono a girare voci che qui abitassero le streghe, che con i loro incantesimi e pozioni riuscivano a mantenere lontano il pericolo. In particolare, si parlava della strega Arima, che guidava tutte le streghe del quartiere in danze sui tetti e in festeggiamenti.

In realtà, con molta probabilità era la polvere di marmo o di carbone, che venivano scaricati, uccidendo le pulci dei topi, principale mezzo del contagio.

8. San Bartolomeo scorticato e il fantasma di Carlina in Duomo

Il Duomo di Milano è una scoperta continua, quindi non può mancare in questo Tour a Milano. Tra le 3400 statue che lo decorano all’interno e all’esterno  ci sono moltissime figure mostruose, soprattutto utilizzate come doccioni, cioè i canali di scolo dell’acqua piovana. Cercare mostri alati, serpenti e draghi è una delle attività preferite dai bambini nella visita alla cattedrale. Non ci sono solo queste figure: nel transetto destro, vicino alla porta d’uscita, si trova la statua di San Bartolomeo scorticato.

Il santo porta sulle spalle non un mantello, come potrebbe sembrare, ma la propria pelle. Secondo la tradizione infatti San Bartolomeo, discepolo di Gesù, morì scorticato vivo. Il corpo quindi, senza pelle, raffigura come in uno studio anatomico i muscoli e i vasi sanguigni del corpo con un realismo sorprendente, quasi “horror”.

La statua suscitava talmente tanto interesse che fu spostata dall’esterno, dove si trovava prima, all’interno del Duomo, per poter essere meglio ammirata. Ancora oggi è una delle curiosità più amate da turisti e milanesi.

Infine, in Duomo non può certo mancare un fantasma: è Carlina, sposa sfortunata che, visitando le terrazze, fuggì urlando e cadde tra le guglie perché presa dal rimorso di aspettare un bambino da un uomo che non era suo marito. Non fu più ritrovata.

Si dice che ancora oggi appaia nelle fotografie degli sposi che si fanno ritrarre in Duomo, avvolta da un vestito nero, abito delle sue nozze indossato per ingannare il feudatario e impedire che pretendesse lo ius primae noctis, cioè il diritto a giacere con la novella sposa la prima notte di nozze. Ma niente paura: si dice che appaia per augurare il matrimonio felice che lei non ha mai avuto ai giovani ritratti con lei.

Nicola Pisano

9. Colonna del Diavolo a Sant’Ambrogio

Un’altra importante chiesa della città da vedere nel tour a Milano è la Basilica di Sant’Ambrogio. Fuori dalla basilica si trova una colonna chiamata “colonna del diavolo”, poiché, secondo la leggenda, i due buchi presenti sul fusto della colonna sarebbero stati creati dalle corna del diavolo, scaraventato contro di essa nella lotta con Sant’Ambrogio avvenuta in questo luogo.

Si dice che dai fori esca odore di zolfo, e avvicinando l’orecchio si sentano rumori provenienti dall’Inferno.

10. La Madonna con le corna alla Cappella Portinari

In zona Ticinese non c’è solo Piazza Vetra: andando un po’ più avanti verso la Darsena arriverete alla Basilica di Sant’Eustorgio, dove è custodito un dipinto davvero strano.

Entrando nella Cappella Portinari, uno dei luoghi più belli da vedere nel tour a Milano, che custodisce la tomba di San Pietro Martire, sulla parete sud potrete trovare una Madonna con le corna.

Questo affresco racconta il Miracolo della falsa Madonna: secondo la tradizione, mentre celebrava la messa San Pietro Martire vide il demonio entrare in una icona di Maria posta sull’altare, o per altri vide apparire il demonio sotto le mentite spoglie della Vergine. Il diavolo però si “dimenticò” di far sparire le sue corna, che quindi lo smascherarono.

Sollevando l’ostia consacrata, il Santo riuscì a scacciare il diavolo.

11. La Dama con l’ermellino a Palazzo Carmagnola

per concludere il nostro tour a Milano ecco uno dei dipinti più famosi di Leonardo da Vinci è la Dama con l’ermellino, ma pochi sanno che la dama ritratta è legata alla storia di Milano. E’ Cecilia Gallerani, amante del Duca di Milano Ludovico Sforza detto il Moro.

Si dice che andando al numero 7 di Via Broletto o in via Rovello 2 e alzando lo sguardo verso le finestre di Palazzo Carmagnola, ancora oggi si intraveda il fantasma di Cecilia, che qui abitava, che si affaccia in vestaglia bianca in attesa del suo amato.

 

Conclusione: Tour a Milano 11 posti da visitare.

Leggi anche:

Enciclopedia della moda 2023: disponibile la nuova edizione

12 posti dove mangiare a Brera

Milano segreta, 7 Giardini nascosti tra i palazzi

Editor: Ludovico Biancardi

 

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!