Tutto sulla storia del giorno di San Valentino: le origini e le curiosità da non perdere
Ecco tutta la storia del giorno di San Valentino, che negli anni è diventata una festa per chi cerca l’amore piuttosto che per chi lo ha già trovato. Tutte le curiosità su una delle feste più amate.
La storia del santo: ecco come nasce una delle feste più amate
Gran parte del mito di San Valentino è un mistero. Come tutti sappiamo, febbraio è da secoli considerato il mese del romanticismo, almeno secondo antiche tradizioni pagane. Infatti, segna la luna della rinascita, la fine dell’inverno e il risveglio della terra.
In realtà, è il nome di un personaggio storico. Ci sono almeno tre santi con lo stesso nome nella Chiesa cattolica e tutti e tre sono martiri.
Chi era davvero San Valentino? Ecco la sua storia
La leggenda e la storia narrano che San Valentino fosse un sacerdote vissuto a Roma nel III secolo. A quel tempo l’imperatore decise che la guerra non era un adatta agli ammogliati e che i single fossero più adatti alla guerra perché privi di legami. Di conseguenza, ha annullato i matrimoni e i fidanzamenti dei ragazzi in età di leva. Ma San Valentino, un combattivo sacerdote cristiano a cui l’idea non piaceva, si oppose e celebrò un matrimonio proprio il 14 febbraio. Ma l’imperatore Claudio lo scoprì e lo condannò a morte.
Altre storie, invece, suggeriscono che San Valentino potrebbe essere stato ucciso per aver cercato di aiutare i cristiani a fuggire dalle prigioni romane, dove furono picchiati e torturati. C’è anche la storia di un giovane San Valentino che fu imprigionato e si innamorò della figlia del carceriere, inviandole una lettera d’amore prima di essere condannata a morte firmata “Dal tuo Valentino”, espressione ancora in uso nelle famose lettere.
San Valentino festa degli innamorati: perché?
Le radici pagane di San Valentino, festa degli innamorati, erano sfrenate e disinibite. Poi arrivò un papa che cristianizzò la festa con il santo, anzi con tre santi.
La tradizione di San Valentino, festa degli innamorati risale all’epoca romana, nel 496 d. C., quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco.
Questi riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati ed erano apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani.
In particolare il clou della festa si aveva quando le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del pargolo.
In fondo, ad alleviare il dolore bastava lo spettacolo offerto dai corpi di quei baldi giovani, che si facevano strada completamente nudi o, al massimo, con un gonnellino di pelle stretto intorno ai fianchi.
Per “battezzare” la festa dell’amore, il Papa Gelasio I decise di spostarla al giorno precedente dedicato a San Valentino facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati.
Esistono molti Santi di nome Valentino, e, a parte il fatto che tutti furono martiri, non si sa molto di loro. Due sono i più noti.
Il primo, nato a Interamna (oggi Terni) nel 176, proteggeva gli innamorati, li guidava verso il matrimonio e li incoraggiava a mettere al mondo dei figli. La letteratura religiosa (e non storica) descrive il santo come guaritore degli epilettici e difensore delle storie d’amore.
Specie quando queste sono infelici: si racconta, per esempio, che abbia messo pace tra due fidanzati che litigavano, offrendo loro una rosa.
Il secondo, invece sarebbe morto a Roma il 14 febbraio del 274, decapitato. Per alcune fonti sarebbe lo stesso vescovo di Terni. Per altri – tesi più plausibile – sarebbe un altro martire cristiano. Per altri ancora, non sarebbe mai esistito.
Ad ogni modo, si racconta che Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano. La cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata. E i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante.
In realtà il merito moderno di aver consacrato San Valentino come santo patrono dell’amore è da ascrivere a Geoffrey Chaucer, l’autore dei Racconti di Canterbury che alla fine del ‘300 scrisse in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia The Parliament of Fowls, (Il Parlamento degli Uccelli) un poema in 700 versi che associa Cupido a San Valentino.
Che così divenne il tramite ultraterreno della dimensione dell’Amore cortese.
Ecco 5 curiosità imperdibili da sapere sulla storia
Fino al XIV secolo, il cuore simboleggiava l’organo anatomico e si credeva fosse la sede della memoria umana. Fu solo quando artisti e poeti italiani iniziarono a diffondere l’idea dell’amore di corte che il cuore divenne sinonimo di amore e romanticismo.
San Valentino non è la festa per cui si donano più bigliettini: secondo alcune stime, il Natale è ancora la festa con il maggior numero di biglietti emessi, con il 14 febbraio solo al secondo posto.
Inoltre, ogni San Valentino vengono inviate più di 1.000 lettere alla città di Verona. A Giulietta, ovviamente.
I fiori restano una tradizione inimitabile: gli uomini raramente brillano di creatività quando si tratta di fare un regalo alla loro dolce metà e i dati di San Valentino lo dimostrano. Secondo le statistiche, il 14 febbraio il 73% dei ragazzi invia fiori. Il fiore preferito rimane la rosa rossa.
Nel Medioevo, il 14 febbraio era considerato il giorno dell’inizio della stagione degli amori tra i volatili. Di conseguenza la data, col tempo, venne associata a tutte le coppie e all’amore in generale.
Conclusione: Ecco tutto quel che c’è da sapere sul giorno di San Valentino, che negli anni è diventata una festa per chi cerca l’amore piuttosto che per chi lo ha già trovato. Tutte le curiosità su una delle feste più amate.
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