Tensione ad Israele, è scontro Biden-Netanyahu: leader mai così lontani
La situazione ormai è nota: il livello di tensione ad Israele è altissimo. Ogni giorno di più la condizione di crisi che il Paese ebraico e l’intero Medio Oriente sono chiamati ad affrontare sembra aggravarsi, e colorarsi di nuovi drammatici episodi e particolari.
Nelle ultime ore si sarebbe giunti a quello che pare aver assunto tutti i tratti di un vero e proprio scontro Biden-Netanyahu. I due leader di Stati Uniti e Israele non sarebbero mai stati così lontani circa strategie politiche e militari da adottare nell’immediato e pure sul lungo periodo.
E mentre i guerriglieri di Hamas avrebbero tentato nuovi agguati, a poco più di 100 giorni dall’esordio del conflitto, la situazione di tensione sull’asse Washington-Gerusalemme sembra farsi più calda. Alcuni riscontri provenienti dallo stesso Stato ebraico parlano persino di una telefonata bruscamente interrotta da uno spazientito Joe Biden.
Biden-Netanyahu sempre più ai ferri corti: disagio tra i leader e tensione ad Israele
Prosegue il conflitto in Medio Oriente, e si accende anche la generale situazione di tensione internazionale che quasi dal primo giorno sta accompagnando raids e bombe. Ad aver toccato un punto di grave scontro sarebbe nelle ultime ore il rapporto tra Joe Biden, 46°presidente degli Stati Uniti, e Benjamin Netanyahu, leader di Israele.
Fonti vicini ai rispettivi gabinetti di governo avrebbero raccontato di un Biden decisamente spazientito di fronte alle ultime mosse politiche del collega. In particolare il numero uno a stelle e strisce, impegnato nella campagna elettorale in vista delle prossime presidenziali, avrebbe riattaccato il telefono in faccia a Netanyahu.
Quest’ultimo secondo le posizioni difese oltre oceano sarebbe reo di non ascoltare consigli e indicazioni internazionali, ma piuttosto si mostrerebbe sempre più propenso ad agire di testa propria all’interno di un quadro da tempo divenuto una polveriera pronta ad esplodere.
Il gelo tra i due leader risalirebbe addirittura a qualche giorno prima di Natale. Se infatti prima di allora le telefonate intercontinentali erano state frequenti e produttive, da quel momento i colloqui cornetta in mano si sarebbero interrotti.
Questa conversazione è finita
Queste sarebbero state le ultime parole pronunciate da Joe Biden e rivolte a Bibi Netanyahu. Insomma una generale situazione di scontro politico che di certo non aiuta a portare distensione in un contesto drammaticamente segnato.
Tensione ad Israele: contesa tra Biden e Netanyahu sugli aiuti umanitari
Principale nodo del contendere tra i due leader politici sarebbe soprattutto la questione relativa agli aiuti umanitari. Il Governo americano starebbe spingendo in modo costante e convinto per arrivare ad un drastico incremento di convogli sanitari in transito attraverso l’ormai famigerato valico di Rafah.
Dal canto suo invece l’amministrazione Netanyahu non sarebbe così propensa ad agevolare tali passaggi. Peraltro da Gerusalemme sembra esserci poca percezione della condizione di stremo in cui la popolazione della striscia di Gaza si ritrova ormai da diverse settimane.
Voci provenienti da Israele indicherebbero un Netanyahu confuso e sempre più isolato, forse in balia della pressione dei suoi ministri più intransigenti. Al di là di tale aspetto però il rischio sempre più concreto pare essere quello di un allontanamento tra Stati Uniti e Stato ebraico, con conseguente ridotto appoggio internazionale alla causa israeliana.
Per tentare di guarire la comprensibile frustrazione statunitense e per cercare di fare passi avanti che possano risolvere la complessiva condizione di tensione ad Israele, ecco che è intervenuta pure l’Unione Europea. Da Bruxelles sono giunti inviti diretti al governo israeliano e ai rappresentanti dell’Anp, Autorità Nazionale Palestinese, per prendere parte al prossimo Consiglio Europeo in programma lunedì 22 febbraio.
Conclusione: è forte tensione ad Israele, con scontro Biden-Netanyahu: i due leader internazionali non sono mai stati così lontani
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