bucha massacro
News

Bucha: chi sono i “macellai” responsabili del massacro di centinaia di civili inermi

Le verità sul massacro a Bucha

Le immagini del massacro a Bucha, in Ucraina, hanno fatto il giro del mondo. Il Procuratore generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, ha rivolto alla Russia un’accusa di crimini contro l’umanità. Nel frattempo, proseguono le indagini per individuare il responsabile della strage.

Si tratterebbe del tenente colonnello Omurbek0v Azatbek Asanbekovich, alla guida delle truppe russe di “macellai”, come definiti da Zelensky, che hanno giustiziato centinaia di civili ucraini innocenti.

Massacro a Bucha: svelati i nomi dei responsabili

Una lista di 87 pagine contenente i nomi, i cognomi, le foto ma anche gli indirizzi e i recapiti telefonici di oltre 1.600 soldati. Si tratta di criminali di guerra: sono i giovani soldati russi che secondo l’intelligence ucraina hanno commesso crimini disumani contro la popolazione di Bucha. Uomini, donne e bambini giustiziati senza pietà, corpi gettati in fosse comuni o lasciati per strada.

Asanbekovich, ribattezzato il boia di Bucha, era proprio alla guida dell’unità militare 51460 della 64esima brigata di fucilieri motorizzati presenti nella cittadina alle porte di Kiev. Tutti ragazzi molto giovani e dalla faccia pulita.

bucha massacro

Gli attivisti volontari di InformNapalm hanno annunciato su Telegram di aver individuato anche l’indirizzo di casa del “boia russo”. E così è stato diffuso un file contenente nome e cognome, grado militare, data di nascita, documenti d’identità, indirizzo e numero di telefono di ogni singolo membro dell’unità.

“Tutti i criminali di guerra saranno processati e assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro i civili dell’Ucraina”, queste le parole presenti nella comunicazione del ministero della Difesa ucraino.

Secondo le testimonianze di alcuni residenti di Bucha, i soldati russi, durante la loro ritirata per lasciare la cittadina, si sarebbero messi a sparare a uomini, donne e ragazzi andando di cortile in cortile. Senza alcuna pietà o rispetto per la vita altrui.

Fake news russe sul massacro a Bucha

Le forze ucraine hanno dichiarato il ritrovamento a Bucha di almeno 400 cadaveri di civili. Ma da Mosca si continua a negare qualsiasi evidenza. Il ministero della Difesa russo in un comunicato ha dichiarato che nessuna violenza è stata esercitata contro i residenti.

Anzi, si sostiene che le immagini dei corpi delle persone siano state create ad hoc dall’Occidente e dall’Ucraina. “Non hanno le caratteristiche macchie del cadavere e appare evidente come il sangue non sia ben coagulato nelle ferite”, si legge in un comunicato. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, i video di Bucha sarebbero stati ordinati dagli Stati Uniti con l’obiettivo di screditare l’operazione speciale di Putin in Ucraina.

bucha massacro

Questa volta, però, il sottile confine tra realtà e propaganda non regge. A Bucha a parlare sono le immagini brutali dei corpi senza vita, gettati alla rinfusa in trincee e fosse comuni. I militari ucraini e i volontari della difesa civile li stanno disponendo in sacchi di plastica neri. Ma è ancora facile intravedere mani rattrappite che emergono, unghie annerite dal sangue, stracci di vestiti.

Questo è il volto della guerra violenta, che a giudicare dalle immagini che ci troviamo di fronte, non ha alcun senso. Tutti coloro che oggi lottano anche per queste vite spezzate dovranno farlo pur sapendo che queste perdite sono totalmente assurde e inutili, provocate dalla brutalità gratuita del conflitto.

 

Leggi anche:

Il massacro di Bucha, città in Ucraina: esecuzione di massa contro i civili, l’Olocausto del nuovo millennio

Gruppo Wagner: chi sono i mercenari russi al servizio di Putin nella guerra in Ucraina

 

Editor: Susanna Bosio

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!