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Spettacolo,  TV

“Califano” una fiction 2024 sul califfo girata da Alessandro Angelini

Uscito su Rai1 Domenica 11 febbraio 2024 Il film tv “Califano” è tratto all’autobiografia “Senza manette” ed girata da Alessandro Angelini.

A vestire i panni di “Califano”, film scritto da Guido Iuculano insieme a Isabella Aguilar, è stato Leo Gassmann, che per questo lavoro ha inciso alcune delle canzoni più celebri del cantante romano, riarrangiate e interpretate insieme al gruppo di musicisti storici di Califano.

La «Lotus Production» di Marco Belardi (Immaturi, Immaturi – Il Viaggio, Una Famiglia Perfetta) annunciava nel 2013  di star «elaborando un progetto che porterà sul piccolo schermo la vita di Franco Califano».

«è in corso infatti lo sviluppo di un trattamento che possa ritrarre fedelmente e rendere onore alla vita e alla carriera musicale dell’uomo, dell’autore, del cantante, nonchè attore, Franco Califano, noto ai più come il Califfo».

Ora nel 2024 è uscita la fiction Califano

Franco Califano - Radio Margherita

Califano la fiction

Ha detto Pierluigi Diaco, co-autore insieme al cantante di “Senza Manette”.

‘Leo Gassman è stato straordinario. Mi  ha commosso, ha centrato magistralmente alcuni aspetti profondi della  personalità di Franco”.

La storia che ha incollato il pubblico al piccolo schermo parte a Roma nel 1984 nel Teatro Parioli, dove Califano è in attesa di quella che avrebbe dovuto essere la serata più importante della sua vita: quella in cui si proponeva di ricominciare, ma sei uomini in divisa fanno irruzione nel camerino, lo ammanettano e lo fanno sfilare davanti al suo pubblico che resta esterrefatto. Da qui parte un lungo flashback che racconta la vita del Califfo dagli anni ’60 agli ’80, tra ascesa, caduta e rinascita.

Franco Califano, sei anni fa moriva uno dei cantautori più amati - RTL 102.5

Il film torna indietro al 1961quando Franco, 22enne, vive con la madre e il fratello e scrive poesie, sognando di poter vivere la Dolce Vita. Questi sono gli anni in cui incontra Antonello Mazzeo che sarà per sempre suo amico e Rita, la sua prima moglie che gli darà la sua unica figlia.

Nel 1963 Califano si trasferisce a Milano dove viene ospitato da Edoardo Vianello e qui inizia a scrivere canzoni e a cambiare molte donne, a incontrare amicizie importanti come Gianni Minà e Ornella Vanoni, ma anche a scoprire la droga. Diventa autore e scout ma al culmine di un periodo depressivo, nel 1968 va in clinica per disintossicarsi.

Dopo questo momento difficile, riparte: scrive successi come “Minuetto” cantata da Mia Martini, fonda la “Apollo Records” con Edoardo Vianello, scopre i Ricchi e Poveri e ha un’intensa storia d’amore con Mita Medici ma viene arrestato per droga. Il carcere è una nuova occasione di rinascita, incide “Impronte Digitali”, un album che ne rappresenta la sua più grande eredità. Il film poi si conclude con il concerto organizzato dopo il ritorno in libertà sempre al Teatro Parioli.

Nel cast anche Giampiero De Concilio, Angelica Cinquantini, Jacopo Dragonetti, Valeria Bono, Andrea Ceravolo.

Franco Califano, guarda le foto dell'archivio di Oggi | People

Oltre il film, Califano

Importante autore e produttore, nella sua vita ha scritto oltre 1000 testi tra poesie e canzoni. Nacque in volo il 14 settembre 1938, mentre dal Sud Africa la madre stava tornando a Roma, costringendo il pilota a un atterraggio d’emergenza a Tripoli in Libia allora territorio italiano. Il padre era militare, nato a Pagani, la madre era di Nocera Inferiore e fu lì che la famiglia si trasferì prima di approdare a Roma.

Califano studiò in collegi e scuole ecclesiastiche tra Nocera e Amalfi. Da sempre aveva voglia di divertirsi al punto che si iscrisse a delle scuole serali non riuscendo a svegliarsi la mattina. Frequentava le palestre e praticava la boxe di giorno mentre la sera la passava tra i locali romani.Quando aveva 18 anni morì il padre Salvatore a soli 38 anni, a 19 anni Franco sposò Rita Di Tommaso da cui ebbe la figlia Silvia, ma le lasciò per andare a Milano a inseguire i suoi sogni.

Nel 1967 venne colpito da meningite e perse tutti i soldi guadagnati come paroliere al punto che per pagarsi le spese si prostituiva con donne bellissime e ricchissime. Gli anni ’70 gli portarono la gloria sia come autore che come cantante ma finì ai domiciliari accusato di traffico di stupefacenti. Nel 1973 scrive Minuetto portato al successo da Mia Martini. Nel 1976 pubblica Tutto il resto è noia e il suo album resta in testa per ben 7 settimane.

Negli anni ’80 scopre i Ricchi e Poveri ma nel 1984 torna in carcere accusato da un camorrista di gestire il traffico di droga nell’ambito della stessa inchiesta che portò in carcere Enzo Tortora. Finì assolto per mancanza di prove, anche nel suo caso il pentito si era inventato tutto. Morì il 30 marzo 2013 nella sua villa di Acilia nemmeno 12 giorni dopo il suo ultimo concerto al Teatro Sistina di Roma.

Conclusioni: Uscito su Rai1 Domenica 11 febbraio 2025 Il film tv “Califano” è tratto all’autobiografia “Senza manette” ed girata da Alessandro Angelini.

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