Oued Zem
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Da Oued Zem (Marocco) a Milano e viceversa. I legionari africani che infestano la Lombardia

Oued Zem è una piccola città dell’entroterra marocchino: gli inviati del Corriere della Sera hanno rintracciato qui un centro di partenza dei legionari della droga.

Da Oued Zem (Marocco) a Milano e viceversa. I legionari africani che infestano la Lombardia

I legionari del narcotraffico che infestano i boschi e soprattutto il sottobosco della Lombardia non vengono tutti dallo stesso posto né condividono tutti la medesima storia, tuttavia in molti provengono dal Marocco. Non solo: provengono in particolare da questa specifica località nella regione di Béni Mellal-Khénifra, caratterizzata da un contesto di grande povertà che indurisce la scorza di coloro che raggiungono l’età adulta, al punto che vivere in una tenda per un mese senza acqua corrente con solo cibo in scatola non sembra un problema, anzi.

Ma Oued Zem non è l’unico centro interessato

Ma Oued Zem non è l’unico centro interessato da questo fenomeno: a qualche chilometro di distanza ma sempre nella stessa regione si trova Fquih Ben Salah, altro luogo di partenza e ritorno per lo smercio che arriva nei capoluoghi lombardi, Milano e Varese in primis, meglio nota per aver dato i natali a Ruby Rubcuori.

Il compenso per un mese di servizio nelle condizioni descritte

Il compenso per un mese di servizio nelle condizioni descritte è un giorno nella vita di qualcun altro: una notte in albergo, lavato e profumato, un buon pasto, dell’alcool, una squillo. Poi si ritorna tra le frasche, nell’esercito degli irregolari invisibili.

Quando se ne vanno dall’Italia è per ordini ricevuti dall’altro, per lasciare il posto a qualche commilitone: ci si dà il cambio, per non tirare troppo le cuoia, entrando e uscendo spesso per vie legali, magari con i documenti di qualche tossico che aveva finito i soldi e li ha impegnati come pagamento.

In conclusione, accogliamo un esercito di giovani legionari della droga

Si muore per poco a Oued Zem, e la prospettiva di un guadagno è sufficiente per allontanare ogni remora di giudizio: almeno 200 i legionari che da qui sono partiti alla volta del Bel Paese. Prima del reclutamento per lo spaccio la località era stata terreno di reclutamento per i militanti jihadisti. E’ sufficiente sopravvivere a qualche mese di spaccio per poter tornare con due spicci che sembrano un patrimonio, ed invogliano ragazzi senza un futuro a partire (su 90.000 abitanti circa 23.000 hanno meno di 15 anni).

Il problema è che non partono come i Vu cumprà di una volta

Il problema è che non partono come i Vu cumprà di una volta, che giunti nello stivale 20 anni fa ora gestiscono proprietà e attività nelle loro regioni d’origine: sono consapevoli di partire per una spirale di violenza che li segnerà per sempre, mentre il nostro tessuto sociale si lecca le ferite aperte da questi soldati della droga sempre armati di coltello e machete.

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