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Finale di Champions League 2024, tutto pronto per Borussia Dortmund-Real Madrid

Si accendono i riflettori sulla finale di Champions League. L’appuntamento con l’atto conclusivo della competizione è per sabato 1 giugno, quando a Wembley, Londra, si sfideranno Borussia Dortmund e Real Madrid. La partita sarà visibile in chiaro su Canale 5, su Sky Sport Uno (201), Sky Sport 4K (213), Sky Sport (251) e sulle piattaforme Mediaset Infinity, Sky Go e Now.

Finale di Champions League, tutto pronto per Borussia Dortmund-Real Madrid

La finale di Champions League è da sempre uno degli eventi sportivi più seguiti e anche quest’anno la massima competizione europea per club non vuole deludere le aspettative. Borussia Dortmund e Real Madrid sono pronte a dare battaglia per conquistare l’ambito trofeo. La sfida finale della 69esima edizione della Champions è in programma per sabato 1° giugno alle ore 21:00 a Wembley. Particolarmente curioso il fatto che l’ultima finale disputatasi a Wembley, nel 2013, vide proprio i tedeschi protagonisti, seppure sconfitti 2-1 nel “Klassiker” dal Bayern Monaco.

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Finale di Champions League: tutto pronto per la sfida tra Borussia Dortmund e Real Madrid

Finale di Champions League, le stagioni di Borussia Dortmund e Real Madrid

Borussia Dortmund e Real Madrid arrivano a questo appuntamento con due stagioni piuttosto diverse nei rispettivi campionati. I tedeschi hanno fatto fatica in Bundesliga e se non fosse stato per i 5 posti ottenuti nella prossima edizione dalla Germania, che ha avuto il secondo miglior ranking in questa stagione alle spalle dell’Italia, non si sarebbero qualificati per la Champions League 2024/2025, avendo chiuso il campionato proprio al 5° posto, con 63 punti, dietro Bayer Leverkusen (90), Stoccarda (73), Bayern Monaco (72) e Lipsia (65), frutto di 18 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte, di cui alcune pesanti (0-4 contro il Bayern, 4-1 contro il Lipsia e 3-0 con il Magonza).

Ai gialloneri comunque va il merito di aver battuto almeno una volta il Bayern nel Klassiker, 0-2 nella gara di ritorno il 30 marzo, e di essere stati, insieme allo Stoccarda, l’unico club a non aver mai perso in campionato contro il dominante Bayer Leverkusen, grazie a due pareggi per 1-1 sia in casa che in trasferta.

In Coppa di Germania invece il Borussia Dortmund dopo aver passato i primi due turni (1-6 allo Schott Mainz e 1-0 all’Hoffenheim) è stato eliminato agli ottavi di finale dallo Stoccarda, dopo la sconfitta per 2-0.

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Finale di Champions League: le stagioni diverse di Borussia Dortmund e Real Madrid

Discorso totalmente diverso per il Real Madrid, fresco vincitore della sua 36esima Liga. Dopo un duello con il sorprendente Girona i blancos hanno accelerato nella seconda parte di campionato, staccando la concorrenza e chiudendo al primo posto con 95 punti, frutto di 29 vittorie, 8 pareggi e una sola sconfitta, (3-1 nel derby d’andata con l’Atletico Madrid). Il Real è stato in grado di vincere tutte e quattro le partite contro la seconda e la terza. Con il Barcellona (secondo a 85 punti) i due successi sono stati per 1-2 e 3-2, mentre con il Girona (terzo a 81) le vittorie sono arrivate con due passivi ancora più netti (0-3 e 4-0).

Per il Real successo anche in Supercoppa spagnola, dopo le vittorie contro l’Atletico in semifinale (5-3 ai supplementari) e Barcellona in finale (4-1). In Copa del Rey il cammino della squadra ha invece deluso: dopo aver battuto nel primo turno l’Arandina per 1-3 il Real è stato eliminato agli ottavi dall’Atletico Madrid, impostosi per 4-2 ai tempi supplementari nell’ennesimo derby stagionale.

Ben diverso è anche il computo dei gol fatti e dei gol subiti nei rispettivi campionati. Il Borussia Dortmund ha realizzato 68 gol, subendone però 43, per una differenza reti di +25; per il Real Madrid la differenza reti è stata di +61, frutto di ben 87 gol segnati e di soli 26 gol subiti. Tuttavia bisogna tenere in considerazione il maggior numero di partite che si giocano in Spagna rispetto alla Germania: la Liga ha infatti 38 giornate, mentre la Bundesliga ne ha 34.

Finale di Champions, il cammino del Borussia Dortmund

Il cammino dei gialloneri in questa Champions è partito in salita, con un sorteggio del girone piuttosto complicato, insieme a Paris-Saint-Germain, Milan e Newcastle. Nel Gruppo F il Borussia è stato però in grado di imporsi, concludendo al primo posto a quota 11 punti, grazie a 3 vittorie (0-1 e 2-0 contro il Newcastle e 1-3 sul Milan), 2 pareggi (0-0 con il Milan e 1-1 con il PSG) e una sola sconfitta (2-0 a Parigi).

Agli ottavi di finale doppio confronto con i campioni d’Olanda del PSV Eindhoven: pareggio per 1-1 fuori casa all’andata e vittoria 2-0 nella sfida di ritorno a Dortmund. Grande spettacolo ai quarti di finale contro l’Atletico, giustiziere dell’Inter. Sconfitta 2-1 all’andata in trasferta, con il gol di Haller al minuto 81 e una traversa colpita nel finale, al termine di una gara sofferta. Al ritorno il BVB ha completato la rimonta con un grande brivido: il momentaneo vantaggio per 2-0 nel corso del primo tempo è evaporato all’inizio della ripresa, con il 2-2 degli spagnoli; al 71° e al 74° però i gol di Füllkrug e Sabitzer hanno riportato avanti il Dortmund, che ha passato il turno.

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Finale di Champions League, fondamentale per il Borussia la vittoria ai quarti sull’Atletico Madrid

In semifinale nuova doppia sfida al PSG. I tedeschi sono stati in grado di vincere entrambe le partite per 1-0. All’andata in casa il gol decisivo è stato di Füllkrug al 36°, mentre al ritorno il gol della vittoria a Parigi lo ha segnato Mats Hummels, leader difensivo e carismatico della squadra, in una partita in cui i tedeschi sono stati assistiti anche dalla fortuna, visti i 4 legni colpiti dai parigini.

Il Borussia Dortmund è tornato così in finale 11 anni dopo l’ultima volta, sconfitto proprio a Wembley nel 2013 dal Bayern Monaco. Per i gialloneri sarà la terza finale di Champions League, dopo quella del 1997, in cui ottennero l’unica vittoria della competizione (3-1 alla Juventus) e appunto dopo quella de 2013. La vittoria del 1997 permise al BVB di giocare la Coppa Intercontinentale, vinta poi 2-0 contro i brasiliani del Cruzeiro.

Finale di Champions, il percorso del Real Madrid

Il Real Madrid finora in questa Champions League non ha ancora perso una partita. Inserito nel Gruppo C insieme a Napoli, Sporting Braga e Union Berlino, il Real ha vinto tutte e 6 le partite del girone (1-0 e 2-3 contro l’Union, 2-3 e 4-2 con il Napoli, 1-2 e 3-0 contro i portoghesi), chiudendo primo a 18 punti.

Agli ottavi di finale il passaggio del turno contro il Lipsia è stato piuttosto sofferto: vittoria di misura in trasferta all’andata per 0-1 grazie ad un bel gol di Brahim Diaz e pareggio, accompagnato anche da qualche fischio dei tifosi, per 1-1 al ritorno al Bernabeu, con gol di Vinicius. Ai quarti spettacolare è stata la gara d’andata a Madrid contro il Manchester City, terminata 3-3, con rimonte e contro rimonte; nella sfida di ritorno in Inghilterra pareggio per 1-1 (Rodrygo e De Bruyne) e vittoria blanca ai calci di rigore, per un totale di 4-5 (nel Real errore di Modric, nel City errori di Bernardo Silva e di Kovacic).

In semifinale terzo appuntamento contro una squadra tedesca, questa volta il Bayern Monaco. Pareggio equilibrato per 2-2 a Monaco nella gara d’andata con doppietta di Vinicius, clamorosa vittoria per 2-1 al ritorno al Bernabeu. Il vantaggio Bayern al 68° con Davies è stato ribaltato da una doppietta di Joselu tra 88° e 91°, quando la squadra di Ancelotti era ormai ad un passo dall’eliminazione.

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Finale di Champions League: decisiva la doppietta di Joselu nella semifinale contro il Bayern Monaco

Per il Real, assoluto dominatore della competizione, sarà la 18esima finale. Fino ad ora è impressionante il numero di vittorie, 14, di cui 5 consecutive tra 1956 e 1960, una nel 1966, e, dopo un’assenza di oltre 30 anni, 3 nel giro di 5 edizioni (1998, 2000 e 2002). Nel 2014 proprio con Ancelotti in panchina è arrivata la tanto agognata décima, vinta 4-1 ai tempi supplementari nell’euroderby contro l’Atletico Madrid. Tre successi consecutivi (2016 vs Atletico, 2017 vs Juventus e 2018 vs Liverpool) con Zidane come allenatore. L’ultimo successo è arrivato nel 2022 grazie ad una vittoria per 1-0 contro il Liverpool, decisa dal gol di Vinicius e dalle grandi parate di Courtois.

Borussia Dortmund-Real Madrid, precedenti, arbitro e probabili formazioni

I precedenti tra le due squadre ci dicono che 14 sono state le partite in cui Borussia Dortmund e Real Madrid si sono affrontate nelle varie fasi della Champions League. Lo storico recita 6 vittorie del Real Madrid, 3 del Borussia e 5 pareggi, con 24 segnati dai blancos e 19 dai gialloneri.

I primi due confronti risalgono alle semifinali del 1997-1998, con il passaggio del turno del Real (0-0 a Dortmund e vittoria 2-0 a Madrid). Nel 2002-2003 le due squadre si sono affrontate nella seconda fase a gruppi: successo Real 2-1 in casa e pareggio 1-1 in Germania.

Dieci anni dopo, nel 2012-13, Real e Dortmund si affrontano sia ai gironi che in semifinale e la supremazia è tedesca. Nella fase a gruppi pareggio per 2-2 al Bernabeu e vittoria giallonera in casa per 2-1; in semifinale storico trionfo del Borussia per 4-1 in casa, con 4 reti di Lewandowski, e rimonta quasi completata al ritorno per il Real, a cui però non basta la vittoria per 2-0.

Ai quarti di finale dell’edizione successiva 2013-14 il BVB vince ancora in casa, 2-0, ma questa volta al Real Madrid riesce la rimonta, grazie al 3-0 del ritorno. Nel 2016-17 doppio pareggio ai gironi per 2-2 sia in Spagna che in Germania, mentre nel 2017-18 doppia vittoria del Real, 1-3 in trasferta e 3-2 in casa.

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Finale di Champions League, l’arbitro è lo sloveno Slavko Vinčić

Il match sarà arbitrato dallo sloveno Slavko Vinčić, 44 anni, alla sua seconda finale europea, dopo quella di Europa League 2021-2022, vinta ai rigori dall’Eintracht Francoforte sui Glasgow Rangers. In questa stagione ha già arbitrato sette partite di Champions League, tra cui la gara di ritorno dei quarti Borussia Dortmund-Atletico Madrid (4-2).

Le probabili formazioni

Nel Borussia Dortmund formazione tipo, con Hummels e Schlotterbeck in difesa, Emre Can e Sabitzer in mediana e il tridente Adeyemi, Brandt, Sancho a supporto della punta Füllkrug. Per il tecnico Terzic è la prima finale europea ed è la possibilità per vincere il suo secondo trofeo, dopo la Coppa di Germania 2020-21.

Nel Real Madrid torna tra i pali Courtois che, dopo il lungo infortunio, prende il posto dell’influenzato Lunin. Una difesa esperta, un centrocampo di qualità e quantità e un tridente stellare, senza prima punta dall’inizio, cercheranno di regalare ad Ancelotti la quinta Champions da allenatore, dopo le due con il Milan (2002-03 e 2006-07) e le due precedenti con il Real stesso (2013-14, 2021-22).

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Finale di Champions League: per Edin Terzic è la prima finale, per Carlo Ancelotti sarà la quinta da allenatore

BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Maatsen; Sabitzer, Emre Can; Adeyemi, Brandt, Sancho; Fullkrug. All. Terzic.

REAL MADRID (4-3-1-2): Courtois; Carvajal, Rudiger, Nacho, Mendy; Valverde, Camavinga, Kroos; Bellingham; Rodrygo, Vinicius. All. Ancelotti.

Conclusione: Si accendono i riflettori sulla finale di Champions League. L’appuntamento con l’atto conclusivo della competizione è per sabato 1 giugno, quando a Wembley, Londra, si sfideranno Borussia Dortmund e Real Madrid.

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