mascherine al chiuso
News

Mascherine al chiuso, niente più obbligo dal 31 marzo: la nuova ordinanza del governo

Stop alle mascherine al chiuso dal 31 marzo

La nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza introduce alcune novità sull’allentamento delle regole anti-Covid. Infatti, oltre alla decadenza dell’obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia a partire da venerdì 11 febbraio, sembra che dal 31 marzo non saranno più obbligatorie neanche le mascherine al chiuso.

Quella data, 31 marzo, coincide con la fine dello stato di emergenza nel nostro Paese. Dunque, se per quel giorno la curva epidemiologica sarà arrivata molto in basso, si potrebbe pensare ad una eliminazione delle norme per contenere i contagi.

mascherine al chiuso

Niente mascherine al chiuso dal 31 marzo: verso la normalità

Due date da ricordare, quindi. Dall’11 febbraio niente più mascherina all’aperto. Mentre dal 31 marzo niente più mascherine al chiuso. Ma sarà sempre obbligatorio portare con sé i dispositivi di protezione ed eventualmente indossarli in caso di assembramento.

Nell’ordinanza, infatti, si legge che “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé le mascherine e indossarle laddove si configurino assembramenti o affollamenti”. Si precisa, inoltre, che l’uso della mascherina “integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio”.

I nuovi provvedimenti del governo sono in linea con le indicazioni dell’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, per il quale “in ambienti all’aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l’utilizzo di mascherine per il viso”.

Mascherine al chiuso, ma anche stadi e stato di emergenza

Novità anche per gli stadi, dove il 1° marzo la capienza salirà al 75% per le strutture all’aperto e al 60% per quelle al chiuso. Se la situazione epidemiologica lo consentirà, si penserà di avviare un percorso di apertura fino al 100% della capienza.

In generale, il ministro Speranza invita ancora alla prudenza, ma i dati del bollettino quotidiano confermano un abbassamento del tasso di positività. Lo stato di emergenza è in scadenza il prossimo 31 marzo. «L’obiettivo del governo è che non venga prorogato oltre quella data e confido che ci siano le condizioni per non farlo», ha affermato il sottosegretario Andrea Costa.

E il Green Pass?

Mario Draghi ha più volte sottolineato la necessità di mantenere una certa gradualità nella riapertura completa delle attività. Per questo motivo, è quasi certo che l’obbligo di Green Pass sarà confermato almeno fino al 15 giugno.

Sempre Andrea Costa ha spiegato che per la metà di giugno, infatti, si potrà pensare di aver completato la somministrazione delle terze dosi ai 13 milioni di cittadini che non l’hanno ancora ricevuta ad oggi. «Da lì – ha sottolineato – inizierà una nuova fase e, così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni, inizieremo un allentamento delle misure con la solita gradualità».

 

Leggi anche:

Stop alle mascherine all’aperto in tutta Italia: niente più obbligo da venerdì 11 febbraio

Franco Locatelli: «Niente mascherine? Forse a fine febbraio. In primavera il vaccino per la fascia 0-5 anni»

 

Editor: Susanna Bosio

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!