milano moda uomo 2023
Fashion,  Moda

Milano Moda Uomo 2023, giorno 4

Di seguito gli eventi conclusivi di Milano Moda Uomo 2023: la giornata di lunedì 19 giugno è stata dedicata al quiet luxury, mentre quella di martedì 20 giugno vedrà una serie di sfilate presentate esclusivamente in digitale.

Gli eventi di Milano Moda Uomo 2023

Giorgio Armani

Domenica 19 giugno Giorgio Armani ha organizzato, in via Borgonuovo 21, una doppia sfilata, sia alle 11:00 sia alle 12:00. Il fondatore del marchio ha voluto riesaminare sotto un punto di vista diverso alcuni stilemi che negli anni ne hanno definito l’eleganza e lo stile, in modo da presentare una collezione formale, ma che sa essere mediata da un atteggiamento informale.

Così le cravatte, emblema moderno dell’eleganza maschile, sono state semplicemente appoggiate sul corpo, senza nodo, affiancandosi a foulard di seta arrotolati e morbidamente annodati intorno al collo; il classico abito a tre pezzi è stato abbinato a berretti sportivi, in una proficua contaminazione fra stili diversi; ancora, a definire una sovrapposizione – nel vero senso della parola – fra streetwear e abbigliamento formale è l’uso di T-shirts indossate sopra le camicie.

Il tutto declinato in tessuti leggeri, adatti al calore estivo, e colori neutri, caratterizzati dalle stampe optical che ormai definiscono il marchio e da  poche intromissioni di colore.

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Zegna

Alle 14:00, infine, a chiudere lo spazio reale della settimana della moda è stata la sfilata di Zegna, che ha scelto di ricreare un’Oasi del lino in Piazza San Fedele. La nuova collezione, disegnata da Alessandro Sartori, ha sfruttato lino proveniente dalla Normandia, luogo in cui – dice Gildo Zegna – ci sono le condizioni ottimale per ottenerne la migliore qualità al mondo.

Le balle di lino, che torneranno poi alla maison per andare incontro al loro ciclo produttivo, sono per la casa di moda il migliore tessuto che si possa immaginare per l’estate; così ha commentato Sartori:

Ci siamo chiesti: qual è la fibra migliore per noi per la collezione estiva? La risposta è il lino perché corrisponde al cashmere per l’inverno.

È la fibra più vicina al cashmere, il finissaggio ha lo stesso processo: per lavorare il cashmere possiamo, ad esempio, adottare dei processi per infeltrirlo mentre il lino si può smerigliare. In fondo, è la stessa cosa. In più, il nostro è un lino diverso dagli altri lini perché lo prepariamo noi internamente.

Oltre all’attenzione per l’ambiente (il 70 % delle fibre utilizzate sono state riciclate), la nuova collezione si contraddistingue per la centralità del jumpsuit, alle volte vero e proprio, altre solamente finto (con una giacca infilata in pantaloni aderenti), ma comunque uniformante fra i due sessi.

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