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Putin ha ordinato al leader ceceno Kadyrov di uccidere Zelensky: quattro tentativi già sventati

Kadyrov e l’ordine da Putin di assassinare Zelensky

Ramzan Kadyrov, sanguinario leader ceceno, avrebbe ricevuto dal presidente russo Putin l’ordine di assassinare Volodymyr Zelensky. A riferirlo è stato Aleksey Danilov, segretario del Consiglio per la difesa nazionale e la sicurezza dell’Ucraina.

Kadyrov avrebbe ricevuto l’incarico durante un incontro dello scorso 3 febbraio con Putin. Ma, come ha riferito Danilov, l’intelligence ucraina è stata in grado di monitorare e neutralizzare i gruppi nemici.

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Il piano per uccidere Zelensky: l’ordine di Putin a Kadyrov

Putin fin da subito aveva in mente un obiettivo in particolare: l’eliminazione di Zelensky. Mentre il suo esercito tentava di prendere Kiev, lo zar aveva già dato l’ordine di eliminare il presidente ucraino. Infatti, sembra che il ceceno Kadyrov avesse ricevuto l’ordine già lo scorso 3 febbraio, giorno in cui avrebbe garantito di persona l’intervento della sua unità speciale Kadyrovsty.

Ma sembra che Putin sia tornato a chiedere più volte la testa del suo rivale ucraino. Una di queste avvenne successivamente al fallimento del Servizio di sicurezza federale russo che non riuscì a fornire le giuste informazioni sulle difese ucraine prima dell’inizio della guerra.

Secondo le fonti, fino ad oggi sarebbero già stati sventati quattro tentativi di uccisione del capo di Kiev. Sia che fossero guidati dai ceceni di Kadyrov o dai mercenari del gruppo Wagner, sono tutti falliti. Anzi, uno dei primi sembra che sia stato “soffiato” dallo stesso Fsb, l’ex Kgb russo, contrario all’eliminazione di Zelensky.

Kadyrov spietato nella guerra

Fin dall’inizio dell’invasione russa, Kadyrov si è dimostrato all’altezza delle accuse di crimini di guerra che pendono su di lui. Infatti, in questi ultimi giorni ha risposto al presidente ucraino Zelensky che si era detto disposto a combattere per dieci anni pur di difendere l’integrità del proprio Paese. “Suvvia, non abbiamo tutto questo tempo. È stupido? Finiremo uno di questi giorni”, ha detto in tono di minaccia.

Non solo. Durante i primi giorni della guerra, Kadyrov aveva criticato la lentezza dell’avanzata russa. Secondo lui, infatti, Putin avrebbe dovuto porre meno attenzione ai civili e consentire al suo esercito di “farla finita in un paio di giorni”. I soldati ceceni guidati da Kadyrov sono stati schierati a nord di Kiev, dove si sono verificati i peggiori massacri. Ma una parte di loro si trova a sud est e sta contribuendo alla lenta caduta di Mariupol.

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Kadyrov e l’annuncio della presa di Mariupol

Come ha riportato Danilov, l’intelligence di Kiev è in costante verifica della situazione. “Abbiamo monitorato tutti e tre i gruppi, – ha detto – uno è stato eliminato dai nostri militari, e altri due hanno lasciato il Paese. Uno si trova nella regione di Donetsk e l’altro presso Mariupol, ma non sono in prima linea”.

Proprio oggi Kadyrov si è lanciato in dichiarazioni sempre più bellicose. Infatti, si è detto certo che entro il pomeriggio le truppe russe otterranno il pieno controllo di Mariupol, compresa l’acciaieria Azovstal. “Prima dell’ora di pranzo o dopo pranzo Azovstal sarà sotto il controllo della Federazione Russa”, ha detto in un messaggio audio diffuso online. Eppure, già martedì aveva previsto il controllo dell’acciaieria nel giro di poche ore.

Danilov ha dichiarato di non sapere dove si trovi ora Kadyrov. “Posso dire certamente che non è mai stato qui, le foto che lo ritraggono in zona di guerra sono una totale sciocchezza“, ha specificato.

 

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Editor: Susanna Bosio

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