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Sandro Pertini: il Presidente più amato nella storia della nostra Repubblica

Sandro Pertini moriva 34 anni fa: celebriamo oggi l’Aula del Consiglio della Liguria a suo nome

34 anni fa moriva Sandro Pertini e oggi l’Aula del Consiglio della Liguria è dedicata a uno dei Presidenti più amati della Repubblica italiana. Morì il 24 febbraio 1990.

Sandro Pertini: l’aula del Consiglio Regionale Liguria a suo nome nell’anniversario della morte

Dieci cose che non sai (o forse sì) su Sandro Pertini, il presidente di tutti

L’Aula del Consiglio regionale della Liguria è stata intitolata con il nome dell’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nato a Stella, in provincia di Savona il 25 settembre 1896 e morto il 24 febbraio 1990 a Roma, l’aula è stata appunto titolata a suo nome a pochi giorni dal 34esimo anniversario della sua morte.

«Diamo attuazione alla volontà espressa dall’aula nel 2020 attraverso l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno con primo firmatario Giovanni Lunardon» ricorda il presidente dell’assemblea Gianmarco Medusei, «un omaggio con cui nel trentennale della scomparsa del presidente Pertini il Consiglio regionale della Liguria intende celebrare un ligure protagonista della storia italiana del Novecento, detenuto politico durante il fascismo, partigiano, costituente, parlamentare per ben sei legislature e settimo presidente della Repubblica, a cui dedichiamo un luogo dove si manifesta la volontà popolare della Liguria».

«Dopo molti anni in cui forse colpevolmente nella sua terra la figura di Sandro Pertini era stata poco considerata, l’intitolazione dell’aula e, nella precedente legislatura, il restauro della sua casa e le Giornate Pertiniane con il presidente Mattarella al Priamar di Savona, rimettono al centro una persona che ha simboleggiato la libertà di questo Paese e credo anche il decoro della Presidenza della Repubblica, oltre all’affetto che circonda questa carica dello Stato, oggi ricoperta dal Presidente Mattarella» ha detto il Presidente della Liguria Giovanni Toti.

 Sandro Pertini Il Presidente più amato dagli italiani

Giornalista, politico e partigiano e uno dei Presidenti della Repubblica più amati dagli italiani: Alessandro Pertini è nato a Stella, in provincia di Savona, il 25 settembre 1896. Laureato in giurisprudenza e in scienze sociali, ha partecipato alla prima guerra mondiale; ha intrapreso la professione forense e, dopo la prima condanna a otto mesi di carcere per la sua attività politica, nel 1926 è condannato a cinque anni di confino, rifugiandosi però a Milano e successivamente in Francia, dove ha chiesto e ottenuto asilo politico, lavorando a Parigi. Anche qui ha subito due processi per la sua attività politica.

Tornò in Italia nel 1929. Finì in carcere e venne processato dal tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato a 11 anni di reclusione.

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Scontati i primi sette, andò per otto anni al confine. Tornato libero nell’agosto 1943, è entrato a far parte del primo esecutivo del Partito socialista. Le SS lo catturarono e condannarono a morte, ma la sentenza non ebbe luogo.

Nel 1944 evade dal carcere assieme a Giuseppe Saragat. Assume la carica di segretario del Partito Socialista (nel ’45 diventa Segretario) nei territori occupati dal Tedeschi e poi dirige la lotta partigiana: come onorificenza ottenne la Medaglia d’Oro.

Conclusa la lotta armata, si è dedicato alla vita politica e al giornalismo.

La carriera

Durante la sua carriera, Sandro Pertini si è dedicato alla politica. Fu Deputato all’Assemblea Costituente, poi Senatore della Repubblica nel 1948 e presidente del relativo gruppo parlamentare. Si concentrò anche sul giornalismo e fu direttore dell’Avanti e poi del quotidiano genovese Il lavoro. Fu Deputato al Parlamento, Vice-Presidente della Camera dei Deputati e poi Presidente.

Sandro Pertini: presidente della Repubblica con 832 voti

Sandro Pertini è stato eletto Presidente della Repubblica l’8 luglio 1978, al sedicesimo scrutinio con 832 voti su 995. Dopo di lui solo Sergio Mattarella ha conquistato deputati e senatori con 759 voti. Eletto all’ottavo scrutinio, l’attuale Presidente della Repubblica è tra i più amati dagli italiani. Sandro Pertini ha rassegnato le dimissioni il 29 giugno 1985. Divenne poi Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica.

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La partita a scopone sull’aereo: Zoff e Pertini contro Causio e Bearzot

Forse la foto più celebre del mundial spagnolo. Una partita a carte, una partita a scopone per l’esattezza. Al tavolo il capitano della nazionale Zoff, l’allenatore Bearzot, Franco Causio e il Presidente della Repubblica Pertini. Gli accoppiamenti sono Zoff-Pertini, Bearzot-Causio. Il tavolo è quello dell’aereo che riporta a casa gli azzurri dopo la trionfale finale. Sul tavolo, in primo piano, la Coppa del Mondo.

Bearzot non è un gran giocatore e al tavolo doveva sedere Cesare Maldini (allora allenatore in seconda). Ma Maldini si alzò nel momento sbagliato e la partita iniziò senza di lui. Di quel “match” Causio ricorda il punto decisivo, neanche fosse una partita di calcio:

Io ero in coppia con Bearzot, il presidente con Zoff. Io feci una furbata: calai il sette, pur avendone uno solo. Pertini lo lasciò passare e Bearzot prese il settebello. Abbiamo vinto così quella partita.

Conclusione: Sandro Pertini moriva 34 anni fa: oggi l’Aula del Consiglio della Liguria è dedicata a lui. Pertini è stato politico giornalista e partigiano

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