sei anni senza giulio
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Sei anni senza Giulio: il 25 gennaio 2016 venne rapito al Cairo

Sono trascorsi già sei anni dal sequestro e dalla morte del giovane ricercatore. La famiglia non si arrende

Avrebbe compiuto 34 anni Giulio Regeni lo scorso 15 gennaio. Invece, pochi giorni dopo il suo ventottesimo compleanno scomparì e venne rapito al Cairo dai servizi segreti egiziani.

DRAGHI E CARTABIA INCONTRANO I GENITORI DI GIULIO

Palazzo Chigi ha reso noto l’incontro in videoconferenza tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Giustizia Marta Cartabia con Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio e l’avvocato Alessandra Ballerini. Il confronto è avvenuto oggi  (24 gennaio 2022) in videoconferenza. Al centro del colloquio ci sono state «le possibili iniziative per dare seguito, nel modo più efficace, all’ordinanza del Gup di Roma».

GIULIO REGENI: LA BIOGRAFIA

Giulio Regeni, nato a Trieste il 15 gennaio 1988, si trasferì in Egitto, dove svolse una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani all’Università Americana del Cairo. Scomparì il 25 gennaio 2016 e venne ritrovato il 3 febbraio nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani, in un fosso, nudo. Il corpo era mutilato da segni causati sicuramente da un lungo pestaggio. Tagli, ossa rotte, denti rotti e lividi erano sul corpo di Giulio. Il 25 gennaio del 2016 il giovane ricercatore di Fiumicello esce di casa, al Cairo, per andare in piazza Tahrir. Ma non ci arriverà mai perché scompare a una fermata della metropolitana, non lontana dal centro. Da allora sono partite le indagini tra continui depistaggi e l’assenza di collaborazione da parte dell’Egitto.

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Il giovane ricercatore

IL RICORDO DI GIULIO NEL 2021

“Verità per Giulio Regeni”. È la scritta che campeggia su striscioni e manifesti. Il giallo è il colore di Amnesty International e della battaglia che la famiglia Regeni sta portando avanti, dal 25 gennaio 2016, per chiedere verità e giustizia per la morte di Giulio. Il piazzale di Fiumicello il 25 gennaio 2021 si riempì di fiaccole sulle note di “Hallelujah” di Cohen. Un minuto di silenzio e 33 candele come gli anni che avrebbe compiuto Giulio lo scorso 15 gennaio 2021. Presenti, oltre ai genitori del ricercatore, il Presidente della Camera Roberto Fico, il vicedirettore di Repubblica Carlo Bonini, il giornalista di Repubblica Giuliano Foschini e l’avvocato Alessandra Ballerini.

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“Verità per Giulio Regeni” Amnesty International

L’ULTIMA TAPPA DEL CASO REGENI

Lo scorso 11 gennaio 2022 è stata avviata dal Governo una nuova ricerca degli imputati con l’obiettivo di poter arrivare a un processo per l’omicidio di Giulio Regeni. L’ufficio del giudice udienza preliminare del Tribunale di Roma ha chiesto aiuto all’Esecutivi. L’obiettivo è attivarsi affinché i quattro agenti dei servizi segreti, il generale egiziano Sabir Tariq, i colonnelli Usham HelmiAthar Kamel Mohamed Ibrahim e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, accusati del sequestro, delle torture e dell’omicidio del ricercatore, avvenuto al Cairo nel 2016, vengano “ufficialmente” informati del procedimento a loro carico. “Il nostro Paese, il nostro governo, scelga da che parte stare” aveva dichiarato l’avvocato Alessandra Ballerini.

IL PROCEDIMENTO RINVIATO ALL’11 APRILE

Il Governo si occuperà di contattare l’Egitto per capire se, dopo due anni, la rogatoria avviata dalla procura di Roma può avere una risposta. È questa la decisione del giudice per le udienze preliminari Roberto Ranazzi, chiamato a decidere sul caso della morte del ricercatore Giulio Regeni. La vicenda processuale è quindi ritornata in udienza preliminare, dove il giudice ha disposto anche il coinvolgimento dei carabinieri che proveranno a individuare il luogo di residenza, invitando i militari dell’Arma a servirsi di fonti aperte, social, fonti confidenziali o riservate e anche l’elenco telefonico. Il procedimento è stato rinviato al prossimo 11 aprile. In quella data si saprà se il processo sulla morte del ricercatore andrà avanti.

10 DICEMBRE 2021, I GENITORI: “L’UE CI AIUTI A FARE GIUSTIZIA”

Paola e Claudio, i genitori di Giulio Regeni, con l’avvocato Alessandra Ballerini, venerdì 10 dicembre 2021, hanno chiesto consiglio su cosa fare oggi per il figlio, dopo che il processo per i 4 agenti era stato sospeso dal Tribunale di Roma. Si sono trovati al teatro comunale Eleonora Duse di Genova.

“Nostro figlio credeva nell’Europa. Noi esprimiamo la nostra solidarietà per tutto il popolo egiziano. Giulio era uno straniero e tutto il mondo ha capito che anche a un cittadino non egiziano può succedere di essere preso torturato ed ucciso. Noi chiediamo veramente la vostra vicinanza e il vostro aiuto con fatti concreti. Chiediamo aiuto all’Ue perché si faccia verità e giustizia per nostro figlio, che significherebbe aiutare anche il popolo egiziano”

Dice la madre di Giulio in un video registrato con il padre Claudio:

“In tutti questi anni abbiamo sentito soltanto parole e niente azioni”

Continua Claudio.

“In Egitto c’è una situazione preoccupante per quanto riguarda i diritti umani. Questo è stato denunciato dall’Onu, ma anche dall’Unione Europea.

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I genitori Paola e Claudio

 

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