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Sentenza Juve, oggi la decisione sui 15 punti di penalizzazione

Sentenza Juve, oggi la decisione del Collegio di Garanzia sui 15 punti di penalizzazione: tutti gli scenari del ricorso

Dalle 14:30 di oggi è prevista la sentenza Juve del Collegio di garanzia del CONI sul ricorso della Juventus contro la penalizzazione di 15 punti inflitta ai bianconeri dalla corte di appello FIGC nell’ambito del processo sul ‘caso plusvalenze‘. L’udienza si terrà a Sezioni Unite e sarà presieduta da Gabriella Palmieri Sandulli con la decisione attesa nel pomeriggio.

Sentenza Juve: Cosa può succedere?

Tre i possibili scenari: il ricorso viene rigettato e vengono confermati i 15 punti di penalizzazione, il ricorso viene accolto con conseguente cancellazione della penalità, il caso viene rinviato alla Corte d’Appello Federale per una rimodulazione della sentenza.

Il Collegio dovrà stabilire, dunque, se annullare la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla procura federale o se confermarla. L’annullamento della penalizzazione può avvenire solo nel caso in cui venisse rilevata una violazione oppure omessa o insufficiente motivazione. Il criterio su cui si baserà la decisione riguarda soltanto la forma, e non il merito del verdetto. In ogni caso, la decisione potrà avere impatto anche sulla classifica della Serie A.

Come cambia la classifica di Serie A dopo la Sentenza Juve: gli scenari

Nel caso il ricorso venisse accolto e restituiti i 15 punti alla Juventus, la squadra bianconera andrebbe a piazzarsi in classifica tra le due romane: i bianconeri salirebbero a 59 punti, con due punti in meno della Lazio e tre sulla Roma.

Non solo plusvalenze, Juve indagata anche per manovra stipendi

Non solo la sentenza Juve sui 15 punti, ma attesa anche la ‘manovra stipendi‘. Secondo i magistrati, la Juventus avrebbe utilizzato questo strumento durante il periodo del Covid per alleggerire i bilanci societari con il taglio del salario dei propri giocatori ma il problema nasce dalle comunicazioni effettuate dal club, che potrebbero evidenziare un falso in bilancio e false comunicazioni rivolte al mercato.

 Juve indagata anche per manovra stipendi e partner, l’accusa

L’accusa sostiene che i calciatori non abbiano davvero rinunciato a 4 stipendi, come comunicato ufficialmente dalla società il 28 marzo 2020, ma soltanto ad uno dato che gli altri 3 sarebbero stati restituiti ai calciatori negli anni successivi.

Ce ne sarebbe anche una seconda, per la stagione 2020/2021, per la quale non vengono emessi comunicati stampa e nella relazione finanziaria non si fa riferimento a nessuna iniziativa analoga. Secondo l’accusa dalla documentazione acquisita sembra evidente che vi sia stata una manovra simile a quella dell’anno precedente.

In Lega furono depositati accordi condizionati alla permanenza nel club ma ci sarebbero delle scritture private trovate dagli inquirenti che prevedono accordi incondizionati, cioè che regolano anche situazioni in caso di addio al club (la famosa “carta Ronaldo”).

Andando oltre la ‘manovra stipendi’, la Procura federale ha notificato alla Juventus qualche giorno fa la chiusura del secondo filone di indagini ed emergono presunti “rapporti di partnership” con sei club di Serie A che gli avrebbero permesso di iscrivere a bilancio quasi 104 milioni di euro di plusvalenze: si tratta di Atalanta, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese.

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