Aumento dei prezzi di gas e carburante: la procura di Roma apre un’indagine
In seguito all’aumento dei prezzi su gas e carburante, che pesano su aziende e famiglie, la Procura di Roma ha deciso di aprire un’indagine
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sull’aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti.
L’aumento dei prezzi di luce, gas, carburante, e, non solo, sta avendo delle conseguenze devastanti su aziende, ma anche sulle famiglie, che hanno visto aumentare drasticamente i costi delle bollette, di benzina e diesel.
La procura di Roma apre un’indagine sull’aumento dei prezzi di gas e carburante
La procura di Roma ha deciso di aprire un’indagine per quanto riguarda l’aumento dei prezzi del carburante. Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti, senza indagati e senza ipotesi di reato. «L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumenti ed individuare eventuali responsabili» spiega la Procura di Roma.
Gli accertamenti sul caso saranno poi affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma della Guardia di Finanza.
Ma anche il ministro per la Transazione ecologica Roberto Cingolani considera gli aumenti dei prezzi del carburante una truffa. «Non esiste una motivazione tecnica per cui i carburanti siano così costosi» ha affermato il ministro.
Escalation dei prezzi: è da fermare
Sindacati, Codacons, Unione nazionale consumatori e Assoutenti stanno chiedendo negli ultimi di calmierare i prezzi. Codacons e UNC hanno presentato all’Antitrust e in Procura esposti con ipotesi di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative sulle merci.
È stato proprio il Codacons – che ha presentato denunce penali – ad attivare la magistratura sui rincari, che si stanno abbattendo su aziende e famiglie italiane. Le denunce per truffa e speculazione si rivolgevano ai mercati internazionali e agli ingrossi di energia, che hanno alterato in modo illecito i prezzi del gas.
«Il governo deve varare un decreto per fermare l’escalation dei prezzi» dice Assoutenti, associazione no profit per la tutela dei consumatori.
Vanno tutelati non sono gli autotrasporti, che rischiano di fermarsi, ma anche aziende e cittadini. Lo conferma, anche Anna Maria Bernini di Forza Italia.
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