Nonostante le atrocità di Bucha, in Russia il consenso per Putin arriva all’83%
Il tasso di approvazione del presidente russo balza clamorosamente all’83%, nonostante le continue atrocità. Ma ci possiamo fidare di questi dati?
Secondo l’ultimo sondaggio dell’Istituto di Statistica indipendente Levada Tsentr, l’approvazione per il presidente russo Vladimir Putin è salita all’83% dal 71% del mese di febbraio.
I cittadini russi appoggiano Putin all’83%: ma ci possiamo fidare dei sondaggi?
L’83% della popolazione russa sostiene Putin. Ma possiamo realmente affidarci a questi sondaggi? Dobbiamo considerare che la libertà di pensiero in Russia in questo momento è motivo di ostacolo.
E se la popolazione russa avesse la possibilità di accedere alle nostre informazioni, di poter esprimere realmente ciò che pensa, questi dati sarebbero ancora così alti nei confronti del presidente del Cremlino?
I cittadini russi in questo momento hanno la possibilità di ricevere informazioni solo dai loro canali ufficiali. Tra queste: «Il paese è sotto assedio», «l’Occidente vuole strangolare la Russia». Chi racconta storie diverse da quelle ufficiali, viene sanzionato o rischia 15 anni di carcere.
Se non ci fosse la censura, il consenso di Putin scenderebbe all’interno della popolazione? Molto probabilmente la Russia in questo momento si trova obbligata a rappresentare certi tipi di pensiero, appoggiando Putin.
Il sondaggio di Levada
Nonostante le continue atrocità commesse dai russi, in particolare nella città di Bucha, nell’Ucraina settentrionale, uno studio sull’approvazione di Putin è salito all’83%.
Secondo le statistiche di Levada la popolarità di Putin si era fermata tra il 60 e il 70%.
Ma il livello di fiducia nei confronti del Presidente russo arriva al 40%. Anche i tassi di fiducia per il ministro della Difesa Sergei Shoigu e Sergei Lavrov sono aumentati.
Inoltre, il 69% della Russia crede che il Paese stia portando avanti un’operazione militare speciale, andando nella giusta direzione.
Nonostante gli orrori della guerra in Ucraina, Alexey Levinson, direttore del dipartimento socioculturale del Levada Center, ha spiegato che il consenso di Vladimir Putin viaggia intorno all’83%.
La popolazione che sostiene “decisamente” la guerra in Ucraina arriva al 53%. Il 28%, invece, “abbastanza”. Per il 43% la guerra serve a “proteggere i russi delle repubbliche autonome“, per il 25% è una “guerra di difesa”, per il 21% “combatte il nazionalismo”.
Editor: Vittoria Ferrari
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