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Il caso Ranucci e Report, ecco cosa è successo: l’inchiesta si allarga al Copasir e alla Corte dei Conti

Ranucci e Report: cosa è successo?

Da settimane si parla del caso riguardante Sigfrido Ranucci e il suo programma di inchieste Report di Rai3: ecco cosa è successo e gli sviluppi della vicenda.

Tutto era iniziato da una lettera anonima contenente accuse di molestie sessuali e mobbing. Nel corso del tempo si è arrivati a discutere anche delle modalità utilizzate dalla trasmissione per acquisire informazioni e materiali, coinvolgendo alcuni personaggi politici.

Nelle ultime ore il caso è finito nelle mani del Copasir, l’organismo di vigilanza sui servizi segreti. L’intenzione è fare chiarezza sulla vicenda. Che coinvolge anche due membri del comitato di Vigilanza Rai, Andrea Ruggieri di Forza Italia e Davide Faraone di Italia Viva.

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Il caso Ranucci – Report: ecco cosa è successo

Nelle ultime settimane, Ruggieri aveva reso noti dei messaggi ricevuti proprio da Ranucci lo scorso 25 novembre, il giorno dopo la seduta sulla lettera anonima. Ruggieri li aveva definiti dei messaggi “aggressivi, allusivi e minatori”, dove lui e Faraone venivano accusati dal conduttore di “comportamento vergognoso” in merito alla lettera.

I messaggi contenevano riferimenti a Silvio Berlusconi, ma anche ad Augusto Minzolini, direttore del Giornale. Secondo la versione di Ruggieri, Ranucci avrebbe scritto di essere in possesso “di decine di dossier su tutti i politici, anche su di voi, di uso di cocaina”.

Ranucci si era difeso dalle accuse spiegando la propria versione dei fatti. Aveva anche sostenuto che dietro a questa operazione vi fosse l’obiettivo di far chiudere Report. «Io noto le coincidenze – aveva detto – e mi chiedo se sia normale che vengano usati dossier contro i giornalisti con lo scopo della loro sospensione o sostituzione». Il suo riferimento era ai numerosi dossier presentati da Italia Viva a seguito dei servizi realizzati da Report sugli affari di Matteo Renzi con Etihad.

Italia Viva e Matteo Renzi nel caso Ranucci – Report

I famosi messaggi con Ruggieri che hanno danneggiato l’immagine di Ranucci, hanno chiaramente scatenato le più soddisfatte reazioni di coloro che non vedevano l’ora di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Primo tra tutti Matteo Renzi, che con il suo partito è in rotta di collisione con Report ormai da tempo. Soprattutto a seguito del documentario che mostrava il suo incontro in autogrill con lo 007 Marco Mancini.

Renzi ha espresso “solidarietà personale e istituzionale all’onorevole Ruggieri per le invereconde affermazioni di un conduttore del servizio pubblico”. Ma si sono accodati anche altri parlamentari di Italia Viva. Tra i principali, Luciano Nobili, ad esempio, finito nella polemica per quella interrogazione parlamentare fondata su un dossier (poi risultato falso) dove si accusava Ranucci di condotte disdicevoli.

“Una trasmissione televisiva usata come clava contro la vittima di turno, con minacce, insulti e dossier su tutti i politici”, ha detto in un post su Facebook. Ha poi aggiunto: “Un metodo vergognoso e intimidatorio incompatibile con il servizio pubblico, una macchina del fango a spese dei cittadini: la Rai non può tacere e deve assumere provvedimenti”.

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Il caso Ranucci e Report: fare chiarezza

La Rai faccia chiarezza su Report“. Questa è la richiesta contenuta nella lettera che il presidente della commissione di Vigilanza Rai ha inviato all’ad Carlo Fuortes in merito alla vicenda. Il riferimento è anche ai video diffusi online negli scorsi giorni, che “hanno messo in evidenza alcune modalità con cui la stessa trasmissione e il suo conduttore acquisirebbero il materiale da utilizzare nella realizzazione dei servizi d’inchiesta”.

“Concordare – si legge – l’invio di materiale anonimo da parte di sconosciuti a fronte di un contemporaneo invio di materiali inutilizzabili pagati dalla Rai con fatturazione, quantomeno fantasiosa se non fittizia”. Un falso in danno di un’azienda di Stato che solleva degli interrogativi. I parlamentari di Forza Italia scrivono: “Come sarebbero verificati e vagliati i materiali anonimi se nessuno ne conosce la provenienza e non è tracciabile chi li ha realizzati e con quali modalità?”.

Inoltre, i commissari di Forza Italia sarebbero intenzionati a coinvolgere la Corte dei Conti. Sarebbe, infatti, da valutare il danno erariale subìto dalla Rai a causa delle procedure di acquisto dei materiali usate da Ranucci.

 

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Editor: Susanna Bosio

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