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Legge elettorale: il dibattito tra sistema proporzionale e maggioritario, ecco gli schieramenti

Torna il dibattito sulla legge elettorale in Italia

Tra i tanti strascichi che le elezioni al Quirinale si portano dietro c’è anche il dibattito sulla necessità di cambiare l’attuale legge elettorale. Secondo la maggior parte dei partiti è poco funzionale. Con un governo così anomalo come quello guidato da Mario Draghi, sostenuto da una larga maggioranza in Parlamento, le lezioni anticipate sono uno scenario piuttosto plausibile. Ma la legge elettorale cambia radicalmente il modo in cui vengono tenute in considerazione dai partiti.

Legge elettorale: differenze tra proporzionale e maggioritario

La legge elettorale in vigore al momento è stata approvata nel 2017 e nominata Rosatellum, dal nome del suo promotore Ettore Rosato (al tempo del PD e oggi di Italia Viva). Essa prevede un sistema misto. Un terzo dei seggi tra Camera e Senato viene eletto in collegi uninominali, dunque con un sistema maggioritario. I due restanti terzi, invece, sono scelti con un sistema proporzionale, quindi ripartendo i posti in Parlamento tra i partiti rispettando i risultati ottenuti alle elezioni.

Enrico Letta è favorevole all’eliminazione del Rosatellum, ma questo metterebbe in difficoltà il centrodestra. I primi no sono infatti giunti da Salvini e Meloni, a difesa del sistema maggioritario.

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La principale differenza è la scelta tra un sistema che rispetti il voto popolare per definire la rappresentanza parlamentare (quello proporzionale), e un altro che invece sacrifichi tale aspetto per garantire una forza politica con i numeri necessari a governare (quello maggioritario). Il problema in Italia è emerso quando il Movimento 5 Stelle si è affermato come terzo polo politico, rendendo il sistema proporzionale inadatto a creare un Parlamento in grado di esprimere una maggioranza, e quello maggioritario inadatto a rappresentare l’esito popolare.

Gli schieramenti per la modifica della legge elettorale

A favore di una modifica del Rosatellum verso un sistema proporzionale vi sono M5S, Leu e Coraggio Italia. Nel PD, Enrico Letta si era inizialmente espresso a favore del maggioritario. Ma negli ultimi giorni si è detto disposto a ragionare su un nuovo impianto più vicino al proporzionale. Italia Viva è ancora in fase di definizione della propria posizione, ma sembra aperto all’ipotesi proporzionalista.

A dividere il campo dei proporzionalisti è la soglia di sbarramento. M5S la vuole “alla tedesca”, ma gli altri partiti la chiedono più bassa.

A favore del maggioritario sono Giorgia Meloni con tutto il partito FdI, e la Lega. Infatti, il principio di questo sistema è che il partito o il candidato che prende più voti in un territorio ottiene la rappresentanza e gli altri partiti no. Quindi premia molto i grandi partiti o quelli più fortemente radicati in alcune aree. In Forza Italia, Berlusconi ha ribadito di prediligere il maggioritario.

 

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Editor: Susanna Bosio

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