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Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persone in fuga

È cominciata da qualche ora l’evacuazione a Rafah. Sembrerebbe essere sempre più imminente l’attacco di Israele nell’area, e così salgono a migliaia i palestinesi che si stanno organizzando per lasciare le proprie case. La fuga sta in particolar modo riguardando le porzioni più orientali di Rafah.

L’ordine di evacuazione sarebbe arrivato direttamente da parte dello Stato ebraico, prossimo a procedere con l’avanzata, dopo che le trattative per giungere alla tregua si sono arenate. Il tentennamento di Hamas davanti alla proposta israeliana infatti ha convinto l’esecutivo guidato dal premier Benjamin Netanyahu a procedere con l’offensiva.

Ulteriore fattore che rischia di provocare forti ripercussioni sull’intera area del Medio Oriente è la decisione degli Stati Uniti di interrompere l’invio di armi ad Israele. Per stessa ammissione americana, rimane saldo il sostegno agli alleati orientali ma per la prima volta dal 7 ottobre scorso un carico di strumenti bellici diretto a Tel Aviv viene bloccato.

Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga
Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga

Avviata l’evacuazione a Rafah: l’ordine da Israele spinge i palestinesi alla fuga

Colpiremo duramente

Questo il brevissimo commento che il governo israeliano ha voluto rilasciare in merito all’imminente avanzata che l’Idf sta organizzando nella porzione orientale di Rafah. Attraverso migliaia di volantini, telefonate e sms, tutti in lingua araba, fatti circolare per la Striscia di Gaza, l’esecutivo di Israele ha invitato la popolazione palestinese a lasciare le proprie case.

Al momento in fuga da Rafah ci sarebbero circa 100mila palestinesi, su un totale di 1.2 milioni di persone da settimane ammassate nell’area più meridionale della Striscia, con la speranza di sfuggire alle bombe e ai raids continui.

Rafah est al momento sembrerebbe essere la zona più coinvolta da tale diaspora, ma nelle prossime ore si attende un nuovo incremento di fuggitivi. L’attacco di terra promesso da Israele appare infatti imminente e con buona probabilità verrà condotto su larga scala.

Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga
Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga

La nuova area umanitaria destinata ad accogliere coloro che scappano da Rafah dovrebbe collocarsi nei pressi di Al-Mawasi, vicino a Khan Yunis. Appare peraltro poco probabile ed estremamente rischioso dirigersi verso altre aree della Striscia di Gaza.

L’Idf continuerà a operare per realizzare gli obiettivi di guerra, tra cui lo smantellamento di Hamas e il ritorno di tutti gli ostaggi

Queste ancora le parole adoperate dal gabinetto politico facente capo a Benjamin Netanyahu. Di fatto si tratta di un vero e proprio avvertimento lanciato nei confronti dei civili assiepati nei dintorni di Rafah, e invitati così a lasciare la zona calda. Secondo quanto trapela dai media israeliani nell’area umanitaria di destinazione sarebbero peraltro stati allestiti ospedali da campo e aree attrezzate con medicinali e cibo.

Spinta verso questo avvertimento, volto chiaramente a ridurre al minimo i costi civili provocati da un attacco armato, sarebbe arrivata direttamente da Washington. Gli Stati Uniti infatti avrebbero chiesto in modo veemente ad Israele di non procedere con alcuna operazione bellica senza prima assicurarsi di mettere in salvo quanti più civili possibile.

Da Gerusalemme peraltro rimbalza anche la voce secondo cui l’attacco massiccio allestito dall’Idf nell’area di Rafah altro non sarebbe se non un bluff. Alcune manovre militari sarebbero sì state pre-organizzate, ma un’avanzata su larga scala andrebbe invece esclusa.

L’annuncio pubblico volto a spingere i palestinesi alla fuga e la promessa di un raid imponente nelle prossime ore, sarebbero perciò, secondo questo punto di vista, uno strumento volto a forzare la mano ai vertici di Hamas in merito alle trattative per il “cessate il fuoco”. In ogni caso la situazione in Medio Oriente resta infuocata.

Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga
Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga

Il negoziato interrotto porta all’evacuazione a Rafah: intanto gli Stati Uniti dicono no alle armi

L’evacuazione a Rafah, cominciata da poche ore e già coinvolgente oltre 100mila persone, sarebbe conseguenza diretta del concreto rallentamento nelle trattative finalizzate alla tregua. Le posizioni di Israele e dei vertici di Hamas parrebbero infatti nuovamente piuttosto lontane.

I leader del gruppo armato filo-palestinese non avrebbero accettato alcune delle condizioni imposte da Gerusalemme, così come da parte israeliana il “cessate il fuoco” presuppone necessariamente la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani dei guerriglieri.

Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga
Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga

Un muro contro muro insomma, che sembrava potersi ammorbidire negli ultimi giorni ma che invece ha nuovamente assunto caratteri di grande distanza. A nulla sarebbero servite in tal senso nemmeno le attività di mediazione promosse da Egitto, Qatar e Stati Uniti.

Nelle stesse dichiarazioni e negli atteggiamenti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu peraltro c’è già chi intravede la poca convinzione per la pace e piuttosto l’ombra di un disegno bellico già preparato a tavolino da tempo.

Intanto però dagli Stati Uniti arriva per la prima volta dal 7 ottobre scorso un secco no al nuovo invio di armamenti verso Israele. Nessuna ulteriore fornitura dunque avallata dalla Casa Bianca in direzione degli alleati israeliani, verso i quali rimane comunque forte il sostegno.

L’opposizione diretta a tale rifornimento sarebbe venuta anche grazie alla spinta dello stesso presidente statunitense Joe Biden. Dietro questa mossa politica si celerebbe il chiaro obbiettivo del colosso a stelle e strisce di spingere Israele a mostrarsi più propensa al dialogo e alla firma di una fondamentale pace.

Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga
Medio Oriente, evacuazione a Rafah: 100mila persona in fuga

Conclusione: in Medio Oriente ancora tanta confusione: avviata l’evacuazione a Rafah con oltre 100mila persone in fuga. Gli Stati Uniti stoppano le armi

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