Attacco dell’Iran ad Israele: dagli USA arriva l’allarme – venerdì 12 aprile data a maggior rischio
AGGIORNAMENTO – Dagli Stati Uniti l’allarme circa un attacco dell’Iran ad Israele: di ora in ora sembra avvicinarsi il momento e accrescersi il rischio. Così almeno secondo le fonti statunitensi che infatti indicano in venerdì 12 aprile la data in cui raids e missili (decine già sarebbero pronti, affiancati da almeno 100 droni) iraniani dovrebbero partire da Teheran in direzione dello Stato ebraico. Le prossime ore potrebbero essere decisive per capire come andranno le cose.
A questo scenario già tragico si aggiungono le ultime notizie provenienti dalla Striscia di Gaza. I morti dopo i bombardamenti condotti nelle ultime ore dall’Idf israeliano su alcuni edifici a Gaza City sarebbero 29. Nel frattempo si accentuano i timori che gli sviluppi recenti del conflitto e i cambiamenti nei rapporti internazionali in tutta l’area medio-orientale possano determinare il mancato rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Si parla in tal senso di una 40ina di persone.
Sarebbe ormai imminente l’attacco dell’Iran ad Israele. L’indiscrezione arriva direttamente dai servizi di intelligence statunitensi, che lanciano l’allarme e di fatto terrorizzano il mondo intero. Dopo le notizie più confortanti dei giorni scorsi, che lasciavo intravedere un’ipotesi più concreta di dialogo finalizzato alla tregua, ora l’ombra di un’escalation in Medio Oriente si fa più minacciosa.
“Imminente” è l’aggettivo utilizzato dai servizi segreti occidentali, americani in particolar modo, per definire quello che ritengono un piano d’attacco studiato nei minimi dettagli dall’Iran ai danni dello Stato ebraico. Non è dato sapere se effettivamente tale sciagura si concretizzerà e in quali modalità. Rumors parlano di attacchi con i missili, mentre altre voci sembrano propendere per un vero e proprio raid via terra.
Del resto Teheran ha chiuso il proprio spazio aereo già nella serata di mercoledì 10 aprile. Compagnie aeree internazionali quali ad esempio Lufthansa hanno sospeso i propri tragitti da e per l’Iran, mostrando crescente preoccupazione. Dalla Russia si invitano i cittadini a non viaggiare verso il Medio Oriente.
La fine del Ramadan musulmano, le ritorsioni promesse dal governo iraniano ai danni dell’esecutivo di Benjamin Netanyahu, e i raids israeliani costati la vita a numerosi esponenti militari iraniani, da ultimo il generale Razi Moussavi, sono tutti fattori che spingono le intelligence internazionali a definire l’attacco ormai come inevitabile.
Allarme dagli Stati Uniti: prossimo un attacco dell’Iran ad Israele
L’allarme arriva dagli Stati Uniti, e mette in grande apprensione il mondo intero. L’Iran sarebbe prossimo a dare il via ad un attacco verso lo Stato di Israele. Una serie di contingenze e la somma di numerosi fattori spingono molte delle intelligence occidentali a prendere per vera tale indiscrezione.
Imminente l’attacco dell’Iran ad Israele
Queste le stringate parole che rimbalzano da Washington e che sembrano trovare d’accordo molte agenzie di 007 internazionali. La fine del Ramadan del resto rappresenterebbe il momento perfetto per il governo iraniano per sferrare tale offensiva, forse in gestazione da tempo.
Teheran peraltro ha chiuso il proprio spazio aereo già nella giornata di mercoledì 10 aprile, e nella giornata successiva la compagnia Lufthansa ha stabilito di sospendere tutti i propri voli da e per l’Iran. Una serie di campanelli d’allarme che fanno alzare drasticamente i livelli di ansia internazionale.
Quella dell’Iran avrebbe tutti i tratti di una rappresaglia dopo i recenti e sanguinosi attacchi israeliani. Nelle ultime ora l’agguato ebraico compiuto al consolato iraniano di Damasco è costato la vita a 7 persone, tra le quali il generale Razi Moussavi. Da Tel Aviv non è arrivata alcuna conferma in merito.
Rivendicazione ufficiale invece per un secondo attacco operato nell’area settentrionale della Striscia di Gaza. Qui le forze dell’Idf israeliano avrebbero provocato la morte di tre dei tredici figli del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Questi erano membri delle brigate al Qassam.
Il regime del male sarà punito
Tali dichiarazioni rilasciate dallo ayatollah Ali Khamenei sembrano ben evidenziare il sentimento principe che campeggia in larghe fasce della società iraniana, e spingono di fatto verso una tanto pericolosa quanto drammatica escalation nell’area medio-orientale.
Nel frattempo il governo israeliano ostenta sicurezza e si dice, per voce del presidente Benjamin Netanyahu, pronto ad ogni scenario futuro, di fatto non allontanando l’ipotesi di uno scontro aperto con l’Iran. Le altre voci internazionali invece non nascondono la forte preoccupazione a tal riguardo.
L’apprensione generale passa anche dalle parole con cui l’intelligence americana ha prospettato il rischio di attacco iraniano ai danni di Israele. Termini che sembrano propendere più per il quando avverrà, piuttosto che per il se. Eccole:
Potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Possibili obiettivi prioritari sono le strutture militari o governative di Israele
Attacco dell’Iran ad Israele: dagli USA arriva l’allarme
Conclusione: imminente l’attacco dell’Iran ad Israele: dagli USA arriva il pericoloso allarme a riguardo
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