Dubbi sulla morte di Navalny: il 47enne ucciso in carcere?
Attualità,  News

Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia

Navalny è morto. Questa la notizia che pochissime ore fa è rimbalzata dalla Russia e ha rapidamente fatto il giro del mondo. Il 47enne oppositore politico del regime guidato da Vladimir Putin sarebbe deceduto in seguito ad un’embolia occorsa pochi minuti dopo una passeggiata.

A darne notizia ci ha pensato lo stesso Servizio penitenziario sovietico, che ha diramato un comunicato ufficiale. I medici della colonia n.3 dove Aleksej Navalny era detenuto avrebbero tentato di rianimare l’uomo per circa 30 minuti, senza tuttavia ottenere un successo.

Immediate e piuttosto veementi le reazioni provenienti da diverse voci internazionali. Blinken e Zelensky si sono mostrati i più titubanti circa la versione russa della storia, e hanno subito attaccato Putin e i suoi metodi politici violenti e subdoli. Lo stesso Cremlino ha voluto prendere le distanze da simili posizioni, ribadendo che in Occidente in molti avrebbero tirato conclusioni affrettate e dense di pregiudizio.

Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia
Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia

Navalny è morto: un’embolia avrebbe stroncato il dissidente russo

Prima il sito di opposizione politica Meduza, poi a stretto giro di boa la televisione di stato russa Rt, e l’agenzia Interfax hanno diramato pubblicamente la notizia: Aleksej Navalny è morto. La vita del dissidente politico sarebbe stata stroncata da un’embolia sopraggiunta pochi minuti dopo una passeggiata compiuta dallo stesso 47enne.

Tale perlomeno si conferma la versione ufficiale di un episodio che è invece stato accolto da più parti come l’ennesima forma di violenza perpetrata dal presidente russo Vladimir Putin. Immediato il botta e risposta tra Russia e Occidente, con accuse reciproche circa la scomparsa di Navalny.

Il 16 febbraio di quest’anno, nella colonia correzionale n.3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell’istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza

Queste le concise parole del comunicato ufficiale diramato dal Servizio penitenziario federale sovietico a proposito della morte dell’oppositore di Putin. Il personale sanitario e medico dell’Okrug autonomo collocato nella nordica area di Yamalo-Nenets, avrebbe tentato invano di rianimare Aleksej Navalny per circa 30 minuti.

Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte

Così prosegue la nota ufficiale, che specifica inoltre che un’ambulanza sarebbe giunta sul luogo in appena 7 minuti. Nulla da fare però per salvare il detenuto, che avrebbe cominciato a sentirsi male dopo una passeggiata.

Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia
Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia

Navalny è morto: le reazioni internazionali

Dopo la rapida circolazione della notizia della morte improvvisa di Aleksej Navalny è scattato un giro internazionale di reazioni, molto delle quali stizzite e addolorate, riguardo alle circostanze di questa morte. Le tante accuse mosse in modo repentino contro il governo di Mosca hanno spinto lo stesso Cremlino a pronunciarsi ufficialmente. Queste le parole di un comunicato rilasciato poche ore fa:

Non abbiamo ancora i risultati dell’esame medico legale, ma le conclusioni dell’Occidente, secondo cui le autorità russe sono responsabili della morte del politico, sono già pronte

Questo in particolare il commento pubblicato su Telegram da Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri sovietico. Il presidente russo Vladimir Putin non avrebbe ancora commentato pubblicamente la notizia, di cui sarebbe stato prontamente informato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia
Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia

La presa di posizione russa ha fatto seguito alle voci di protesta e cordoglio levatesi da più parti del globo. Se infatti i legali di Navalny hanno confermato di non aver ricevuto alcuna conferma ufficiale, e si stanno così recando in direzione di Kharp presso il centro detentivo dove il 47enne dissidente era rinchiuso, di ben altra opinione sono numerosi capi di stato e rappresentanti politici stranieri.

Toni piuttosto forti quelli adoperati da Volodymyr Zelensky. Il numero uno dell’Ucraina ha subito puntato il dito contro Putin, accusando l’avversario politico senza usare mezze misure, ma piuttosto in modo deciso e inequivocabile. Queste le sue parole:

Navalny è stato ucciso. Putin dovrà rispondere dei suoi crimini. Putin uccide sempre

Medesime responsabilità russe sarebbero presenti nel decesso dell’oppositore classe ’76 anche secondo il parere di Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. Stessa eco nei commenti di Edgars Rinkevics, presidente della Lettonia che così si esprime:

Qualsiasi cosa si pensi di Navalny come politico, è stato brutalmente assassinato dal Cremlino

Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia
Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia

Anche Josep Borrell, rappresentante dell’Unione Europea per la Politica estera, sottolinea “l’esclusiva responsabilità di Putin” in questa tragedia. Voci addolorate si alzano anche dal resto dell’Europa occidentale: commenti intrisi di cordoglio giungono da Antonio Tajani, vice premier italiano, da Stephane Sejourné, ministro francese, da Rishi Sunak, primo ministro britannico, da Olaf Scholz, cancelliere tedesco, e da Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

Pure da oltre oceano le voci che giungono sono di aperta condanna nei confronti della Russia. La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e il segretario di Stato americano Antony Blinken, non adoperano toni delicati per commentare la morte di Aleksej Navalny. Queste le loro parole:

La morte di Navalny è un altro segno della brutalità di Putin. Qualsiasi cosa dirà Mosca, la Russia è responsabile della sua morte

La Russia è responsabile. Il sistema di Putin è debole e marcio

Addolorata e incredula la madre di Navalny, la signora Lyudmila Ivanovna Navalnaya. Sono passati infatti soltanto pochi giorni dall’ultimo incontro, a cui avrebbe fatto seguito peraltro anche un video datato 14 febbraio 2024, nel quale lo stesso oppositore putiniano scambia tranquillamente alcune parole con un giudice, confermando lo stato estremo della propria prigionia.

Il carcere di Iamal ha deciso di battere il record di Vladimir allo scopo di adulare e compiacere le autorità di Mosca. Mi hanno appena dato 15 giorni in una cella di punizione. Cioè, questa è la quarta cella di punizione in meno di 2 mesi che sono con loro

Questo è parte del contenuto dell’ultimo messaggio rilasciato da Aleksej Navalny poche ore prima di essere trovato morto. Probabilmente proprio le proibitive condizioni di confinamento alle quali l’attivista e blogger era ripetutamente costretto potrebbero averne inesorabilmente fiaccato mente e corpo.

Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia
Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia

Conclusione: Navalny è morto! Deceduto in prigione l’oppositore di Putin: il 47enne stroncato da un’embolia

Leggi anche:

Dubbi sulla morte di Navalny: il 47enne ucciso in carcere?

Guerra in Ucraina, Avdiivka circondata dai russi. E Zelensky perde consensi

L’oppositore Aleksej Navalny muore il 16 febbraio: in prigione al circolo polare artico

Hamas respinge la proposta di Israele: no allo scambio di prigionieri

NEWSLETTER

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER!

SUPPORTA MAM-E