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Rivoluzione in Francia: inserito il diritto all’aborto in Costituzione

Oltralpe è accaduta un’altra rivoluzione nel campo della Giurisprudenza e nei diritti civili: l’aborto in Costituzione. Il Parlamento Francese con un voto pressoché bipartisan (tra cui anche dei deputati del Rassemblement National di Marine Le Pen) hanno detto sì all’inserimento del diritto all’aborto per le donne in Costituzione.

Con questa scelta la Francia è il primo Paese al mondo a inserire l’aborto in Costituzione. Sdegno da parte del clero francese, che invita i fedeli ad una giornata di digiuno e preghiera. Dure critiche anche dal Vaticano, che condanna questa decisione presa dall’Assemblea Nazionale.

Francia, è rivoluzione: diritto di aborto in Costituzione. Approvazione bipartisan in Assemblea Nazionale

L’Assemblea Nazionale francese ha approvato con un voto praticamente bipartisan la modifica della Costituzione che prevede da oggi anche il diritto di aborto per le donne. Il Paese transalpino fa così un passo avanti rispetto al resto d’Europa ed anche del mondo. L’approvazione del diritto di aborto in Costituzione ha ricevuto il voto di 780 favorevoli e soli 72 contrari.

Anche Marine Le Pen ha votato sì all’aborto in Costituzione

Tra quelli che hanno detto sì anche Marine Le Pen e parecchi deputati del Rassemblement National, salvo qualche franco tiratore. Tra i contrari si registrano i deputati del partito di centrodestra Les Républicains. In generale, il voto bipartisan del Parlamento francese esprime di fatto anche quello dell’opinione pubblica, che in un sondaggio per l’80% (di fatto un plebiscito) era già per il .

Gabriel Attal: “Saldiamo un debito con le lotte femminili di questi anni”

Alla votazione era presente anche il Presidente Emmanuel Macron. Il Capo dello Stato si ritaglierà una parte importante in quanto ha programmato la ratifica di questo emendamento il prossimo 8 marzo, data simbolo per le donne. Inoltre, ha lasciato la parola al suo Premier Gabriel Attal. Intervenendo di fronte ad un’Assemblea Nazionale piena, Attal ha così commentato l’approvazione: “Abbiamo un debito di decenni nei confronti delle donne che hanno sofferto”.

Lavocedimanduria.it - Adnkronos: Chi è Gabriel Attal, il più giovane  premier della storia francese
Gabriel Attal nel discorso sull’approvazione dell’emendamento alla Costituzione francese ha detto che si risarciscono così anni di lotte delle donne”

Nel suo discorso, Attal ha voluto ringraziare i principali esponenti della politica francese che oltre cinquant’anni fa lottarono per ottenere il diritto di abortire per le donne come l’avvocato Gisèle Halimi, protagonista di epiche battaglie femministe, e poi Simone Veil, che quando era Ministro della Sanità si battè per la graduale depenalizzazione poi legalizzazione dell’aborto nel 1975.

L’innovazione che il Parlamento francese ha apportato nella modifica all’articolo 34 della Costituzione sta in questo: non è infatti il “diritto” all’aborto che entra nella Legge fondamentale, ma la “libertà garantita”. La legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà garantita per la donna di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza”.

Il Vaticano e il clero francese criticano fortemente il diritto all’aborto in Costituzione

L’approvazione dell’aborto in Costituzione ha provocato dalla parte dei contrari anche lo sdegno profondo della Santa Sede, appoggiata dal clero francese. In un contesto che ricorda molto le lotte dure tra le istituzioni ecclesiastiche e i rivoluzionari del 1789, il clero transalpino (tradizionalmente spesso inviso alle istituzioni pubbliche) invita i propri fedeli al digiuno ed alla preghiera.

Francia: mons. Éric de Moulins-Beaufort neo presidente vescovi - Vatican  News
Il Presidente dei Vescovi francesi Mons. Eric De Moulins-Beaufort ha duramente criticato l’approvazione dell’aborto in Costituzione

Il Vaticano tramite la Pontificia Accademia per la Vita ha emesso la nota ufficiale in cui si rammenta che “non può esserci un diritto a sopprimere una vita umana”. Gli fa eco il Presidente della Conferenza Episcopale Francese, Eric De Moulin-Bonfort: “Di tutti i Paesi europei, la Francia è l’unico dove il numero di aborti non cala ed è anche cresciuto negli ultimi due anni”.

Conclusioni la Francia mette il diritto d’aborto in Costituzione

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