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Serie A 22, ottava giornata: l’analisi delle partite

L’ottava giornata di Serie A volge al termine e ci son stati crocevia importanti per il proseguo di questa stagione: analizziamo nel dettaglio quanto successo

Dopo la pausa della nazionali è tornato il campionato. 8 giornate son (quasi) passate, 30 ne mancano e iniziano a delinearsi le prime realtà stabili di questo campionato. Le partite di Serie A di ieri e di sabato con i loro risultati sono state intense e spettacolari e portano con loro dolore e gioia.

I risultati del sabato

La gioia negli occhi di José Mourinho, nella foto postata dall’As Roma dopo aver espugnato San Siro 2-1 e più in generale la gioia dei tifosi romanisti che si godono la “Joya” stessa, autrice del gol del pareggio contro l’Inter. Son lacrime di gioia quelle di Ballo Touré, eroe percaso di un Milan corsaro a Empoli che vince 3-1.

Deve essere contento e orgoglioso del proprio lavoro Giuntoli, il direttore sportivo del Napoli, che ha trovato in Kim la nuova muraglia della serie A e in Kvaratskhelia il diamante sgrezzato che fa gioire la città. 3-1 al Torino e primato in classifica.

I risultati della domenica

Lo stesso primato raggiunto dall’Atalanta: la squadra del Gasp è mutata: meno spettacolare ma più organizzata. Ennesimo 1-0 che non fa brillare gli occhi ma fa brillare la classifica. E vogliamo davvero parlare della Lazio? Dove va Sarri le squadre fanno bene.

Il progetto era pensato a lungo termine, e dopo una prima annata faticosa quest’anno iniziano a vedersi i risultati: 4-0 allo Spezia, con Milinkovic Savic in versione De Bruynesca come non mai.

Passano gli anni, passano i giocatori, ma il Sassuolo rimane un rullo compressore spettacolare: 5-0 alla Salernitana per la gioia dei tifosi emiliani. Non si trova lo stesso sentimento invece nell’1-1 tra Cremonese e Lecce, poco utile a entrambe. Monza e Juventus, che la giornata scorsa han dato vita a un’inaspettato risultato, ieri si ritrovano legate dallo stesso stupendo risultato.

3-0 ai danni di Sampdoria e Monza, convincendo e cercando una continuità finora insperata.

Il posticipo

Stasera invece a chiudere la giornata ci sarà Hellas Verona – Udinese al Bentegodi, con la squadra friulana che non vuole smettere di sognare e con la squadra veneta che ha un disperato bisogno di punti per tornare a respirare.

Il focus dell’8° giornata: Inter – Roma, Milan e Juventus

I risultati di serie A di ieri di Napoli, Atalanta e Lazio più che un’analisi meritano elogi e apprezzamenti. Nelle ultime 4 giornate, per un totale di 12 partite, hanno collezionato 10 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Sono rispettivamente prima, seconda e terza. Chapeau, come direbbe qualcuno.

Più interessante invece l’analisi dell’Inter (e conseguentemente della Roma), del Milan e della Juventus.

Serie A risultati ieri
Il Napoli in testa al campionato

Inter

Avete presente la scena del Titanic in cui tutti cercano affannosamente e disperatamente di trovare un appiglio per non finire in mare e poi ci sono invece i 4 musicisti che, nonostante la situazione, continuano a suonare? Ecco, la curva nord rappresenta i 4 violinisti perché anche sabato, dopo il fischio finale, hanno continuato a cantare e incitare la squadra consci che il loro tifo non verrà mai a mancare.

Il resto del mondo Inter, giocatori, allenatori, dirigenza e proprietà, invece rappresentano la disperazione e l’affanno della scena del Titanic.

La squadra non esiste più nel vero senso della parola: l’essenza dell’Inter manca, i giocatori ci sono e sono gli stessi del biennio scorso ma sembrano mogi, demotivati, affranti e chi più ne ha più ne metta. Una mancanza di spirito notevole e apparentemente inarrestabile.

Chi dovrebbe ridare questa fame di vittoria è l’allenatore, ma parliamo di un uomo che sembra avere lo stesso controllo della situazione che aveva il capitano del Titanic una volta colpito l’iceberg. La squadra non lo segue e l’ex allenatore della Lazio pare incapace di riprenderne le redini. Immagino che nelle sedi opportune di viale della Liberazione si stiano interrogano sul da farsi, e i dubbi son leciti.

Attenzione a non confondere mancanza di risultati con mancanza di gioco. Fino al 2-1 romanista al 75esimo l’Inter avrebbe meritato la vittoria ma il calcio vive d’episodi e l’Inter 2022-2023 non è in grado di piegare il destino delle partite al proprio volere.

Ne avevamo parlato qui di come sarebbe bastato un episodio per modificare l’andamento e così è stato. Giocatori poco convinti, allenatore fuori giri, dirigenza e proprietà debole. Martedì a Milano arriva il Barcellona: potrebbe essere l’ultima scialuppa di salvataggio da prendere per molti, giocatori e non.

Milan

Alle 20:00 di sabato sera si svuotava San Siro e si riempiva il Castellani di Empoli per la messa in scena di Empoli – Milan.

La squadra di Pioli è arrivata al match oberata di infortuni e durante il match la trama non è cambiata: in 5 minuti abbandonano il campo anche Saelemakers e Calabria per problemi fisici. Allegri disse poco tempo fa che avrebbe voluto vedere il Milan cosa avrebbe combinato con 5 titolari in meno: risposta servita fredda ma ben saporita.

I rossoneri infatti passano in vantaggio al 79esimo ma poi vengono riacciuffati al 92esimo su punizione. Sembrava finita per il Milan, ma i ragazzi di Pioli buttano sempre il cuore oltre l’ostacolo (non è retorica, con loro è fattuale), e al 93esimo su sponda di Krunic (entrato al posto di Saelemakers) segna Ballo Tourè: ecco la classe operaia in paradiso. Poco dopo Leao chiude la pratica con il gol del 3-1.

Milan che dopo lo stop di Napoli torna a vincere subito e si riaffaccia davanti: poco da dire se non complimenti alla caparbietà dei rossoneri. Le due sponde del naviglio milanese sulla carta sono simili come talento e rosa, ma sono totalmente ai poli opposti a livello mentale e i risultati si vedono.

Juventus

I risultati di ieri della serie A vedono la Juventus guidata da Allegri vincere, e fa già notizia, ma soprattutto convincere, e questo fa ancora più notizia.

La squadra si schiera secondo un 4-4-2 con la doppia punti anni ’90 ma funziona.
Milik aiuta deresponsabilizzando Vlahovic e lo rende ancora più letale sotto porta: gol e assist. Il polacco, 3 gol in 5 partite, è sia finalizzatore sia cucitore del gioco ed è quello che mancava alla Juventus. La Juventus vince 3-0, clean sheet, spettacolo e continuità. Che sia stato episodico o meno questo risultato lo scopriremo solo vivendo e già mercoledì ci sarà un nuovo test importante in Champions League, l’università del gioco.

 

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