storia del salone del mobile
Design,  Milano

Storia del Salone del Mobile, la kermesse più importante del mobile da 63 anni

La storia del Salone del Mobile inizia il 24 settembre 1961 presso la Fiera Campionaria di Milano. Era il periodo del dopoguerra e l’imponente ricostruzione edilizia rese necessario ricostituire anche gli ambienti interni degli edifici. Tuttavia in Italia il comparto risentiva di due criticità fondamentali: le numerose realtà produttive erano piccole e poco conosciute e le fiere (organizzate a Mariano Comense, Cantù, Pesaro e Padova) costituivano eventi locali con poca risonanza.

Un’idea dal futuro luminoso

La necessità di promuovere le esportazioni di mobili e complementi d’arredo era sentita anche in Germania, dove nel 1960 riaprì la storica Koelnmesse di Colonia. L’anno successivo un ristretto gruppo di mobilieri facente capo a Federlegno (oggi diventata FederlegnoArredo) ebbe l’idea di organizzare un evento simile in Italia, che vide la luce grazie anche all’operato del Cosmit (Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano). La località prescelta fu Milano, che dal 1920 ospitava già la Fiera Campionaria e che, in quanto capitale economica del paese, avrebbe garantito una visibilità internazionale: la scelta si rivelò fruttuosa e l’evento, già alla sua prima edizione, fu un grande successo.

storia del salone del mobile
Manifesto del Salone del Mobile 1961.

L’espansione del Salone del Mobile

Un anno decisivo per il Salone del Mobile fu il 1965, quando si verificarono, in concomitanza, diversi eventi che sancirono la consacrazione al successo della manifestazione. In quell’anno, per la prima volta, su idea di Manlio Armellini (che nel 1974 succedette a suo padre alla guida di Cosmit), le principali aziende del settore furono raggruppate all’interno di uno spazio espositivo la cui offerta commerciale era uniforme. Parallelamente si iniziò a prestare molta attenzione agli allestimenti e la rivista Domus dedicò il suo primo articolo all’evento.

manlio armellini
Manlio Armellini.

Negli anni il Salone del Mobile – che nel 1967 ha ottenuto la qualifica di Internazionale – si è espanso e, da semplice mostra del Made in Italy, si è trasformato in un evento multiformato, capace di abbracciare ogni ambiente domestico e di celebrare, attraverso il design, l’arte e la cultura di ogni parte del mondo.

Nel 1974 nacque il primo dei suoi sotto-settori, EuroCucina, che assieme al suo evento collaterale FTK (Technology For The Kitchen) si dedicava esclusivamente all’arredo di quella zona della casa. Nel 1976 fu il turno di Euroluce, dedicata al mondo dell’illuminazione e dell’illuminotecnica.

Il 1982 fu l’anno in cui l’offerta del Salone uscì dal solo ambiente domestico, per riguardare anche quello lavorativo: nacque infatti Eimu (ribattezzato Salone Ufficio nel 2008 e Workplace 3.0 nel 2015). Altre espansioni del Salone furono il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo (inaugurato nel 1989) e il Salone Satellite (che dal 1998 costituisce un palco privilegiato per i designers emergenti). A completare l’offerta, negli ultimi anni, si sono aggiunti il Salone Internazionale del Bagno (nato nel 2006) ed S.Project (che dal 2019 costituisce uno spazio multisettoriale in cui mostrare al mondo prodotti di design e soluzioni tecniche e decorative per il progetto d’interni).

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L’allestimento del Salone Satellite 2022.

Fin dalla loro nascita, i suddetti sotto-settori sono riuniti sotto la dicitura Salone del Mobile.Milano e accompagnano la fiera annualmente: eccezioni sono Eurocucina Salone Internazionale del Bagno (organizzati soltanto negli anni pari) e Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace 3.0 (organizzati soltanto negli anni dispari).

Il consolidamento del formato attuale

Nel 1991 il Salone del Mobile festeggiò i suoi primi 30 anni con alcuni cambiamenti: smise di essere organizzato ad anni alterni e si trasformò in un appuntamento annuale. Inoltre abbandonò il mese di settembre e iniziò a cadere ad aprile, come avviene ancora oggi. Dal 2005, inoltre, cambiò sede, spostandosi nella nuova Fiera Milano di Rho, progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas, e assunse la formula odierna, che riserva i giorni feriali alla stampa e agli operatori del settore, ma consente l’accesso a tutti nel fine settimana.

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L’architettura di Fuksas per Fiera Milano.

Contestualmente si affermò sempre di più come punto di riferimento internazionale: nel 1994 fu nominato primo salone del settore al mondo e, nel nuovo millennio, iniziò a tenersi anche all’estero. In particolare, nel 2005 nacque il Salone Worldwide Moscow, organizzato presso il centro espositivo Crocus e ribattezzato nel 2018 Salone del Mobile.Milano Moscow; inoltre, dal 2016 lo Shanghai Exhibition Center ospita il Salone del Mobile.Milano Shanghai.

Gli eventi collaterali

L’attuale formato del Salone del Mobile non può prescindere dagli eventi collaterali che avvengono in concomitanza e che – riuniti sotto il nome di Fuorisalone – animano l’intera città in occasione dell’evento. Il primo di questi risale al 1965, quando si organizzò la “Mostra retrospettiva per una documentazione sul design del mobile in Italia dal 1945 a oggi”. Negli anni successivi la tendenza continuò, con omaggi ai grandi maestri del design e mostre che abbandonarono i poli fieristici per raggiungere i più prestigiosi istituti culturali della città.

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Una delle installazioni di Interni per il Fuorisalone 2016.

Il presente e il futuro del Salone del Mobile

Nel 2020, per la prima volta nella sua storia, la pandemia da COVID-19 rese impossibile l’organizzazione del Salone del Mobile, che dunque saltò un’edizione. L’anno successivo, tuttavia, in occasione del sessantesimo dell’evento, si organizzò il Supersalone 2021, curato da Stefano Boeri e inaugurato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In occasione dell’edizione del 2022, tenutasi eccezionalmente a giugno, sempre a causa del COVID-19, una mostra organizzata a Palazzo Reale, intitolata La Scatola Magica, celebrò i 60 anni dell’evento e i principi che da sempre sono alla base della sua organizzazione.

Nell’edizione del 2023 improntata alla sostenibilità con l’allestimento Design with Nature a cura dell’architetto Mario Cucinella e l’Euroluce manifestazione biennale giunta alla trentunesima edizione.

Oggi, dopo 63 anni, il Salone del Mobile è un evento di grande richiamo internazionale (circa il 70% dei visitatori provengono dall’estero), che riesce a combinare design, affari e cultura e ad aggiornare lo stato dell’arte nel settore. A dimostrarne la crescita sono i suoi numeri, che rispetto alla prima edizione hanno visto un enorme incremento sia degli espositori (passato da 328 a oltre 2.000) sia dei visitatori (passati da circa 12.000 a oltre 300.000).

Il futuro dell’evento è assicurato dal Manifesto pubblicato nel 2018, che riunisce le parole chiave che ne costituiscono l’anima (Emozione, Impresa, Qualità, Progetto, Sistema, Giovani, Comunicazione, Cultura, Milano, Ingegno) e che canalizzeranno le azioni delle forze milanesi che si impegnano per assicurare la continuità del ruolo di leadership che sia la fiera sia la città hanno nel settore.

Conclusione: Storia del Salone del Mobile, l’evento che ha reso Milano capitale del design, inizia il 24 settembre 1961 presso la Fiera Campionaria

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Editor: Leonardo Santarelli

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