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Calenda e Letta hanno trovato l’accordo: il programma elettorale della coalizione tra PD, Azione e +Europa

Accordo raggiunto tra Calenda e Letta: nasce la coalizione tra il PD e Azione

Martedì 2 agosto è stato raggiungo l’accordo definitivo tra Enrico Letta e Carlo Calenda per un’alleanza tra PD e Azione con +Europa in vista delle prossime elezioni del 25 settembre. Questo quanto si è appreso da fonti centriste a seguito dell’incontro tra le delegazioni dei partiti formate dal segretario dem, dal leader di Azione e da Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa.

“Le parti si riconoscono nel metodo e nell’azione del governo guidato da Mario Draghi. I partiti che hanno causato la sua caduta si sono assunti una grave responsabilità davanti al Paese e all’Europa”. Questo quanto siglato nel patto tra i tre rappresentanti politici.

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L’accordo tra Calenda e Letta

I candidati nei collegi uninominali saranno suddivisi nella misura del 70% per il Partito Democratico e del 30% per la federazione di +Europa e Azione. Questo è uno dei punti dell’accordo raggiunto oggi. La premessa dell’alleanza tra i partiti è legata alla necessità di scegliere “tra un’Italia con i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin“.

Enrico Letta ha sottolineato quanto la loro sia “una proposta competitiva e alternativa alle destre: il patto che abbiamo fatto oggi rende le prossime elezioni contendibili”. E ha aggiunto: “Abbiamo dimostrato a tutti un grande senso di responsabilità, l’Italia vale di più rispetto alle discussioni interne”.

Anche Carlo Calenda si dice soddisfatto: “Sono contento dell’accordo e c’è un richiamo all’agenda Draghi. Oggi si riapre la partita, non credo che gli Italiani siano disposti a farsi sottomettere da una proposta che li porti ai margini dell’Europa, parlo di dignità”.

Accordo tra Calenda e Letta: il programma della coalizione PD e Azione

Nel programma dell’alleanza si legge che PD, Azione e +Europa si impegneranno a promuovere l’interesse nazionale all’interno di un solido quadro di ancoraggio all’Europa. Le parti riconoscono l’importanza di proseguire le linee di politica estera intraprese dal governo Draghi, con un particolare riferimento alla crisi ucraina. In questo senso, quindi, i partiti impiegheranno le politiche pubbliche più idonee per garantire l’autonomia del Paese con un’intensificazione degli investimenti in energie rinnovabili.

Si impegneranno, poi, nel contrasto alle disuguaglianze e ai costi della crisi, realizzando il salario minimo nel quadro della direttiva UE. Alcuni punti da rispettare saranno:

  • la realizzazione del PNRR
  • la promozione di una riforma del Patto di Stabilità e Crescita dell’UE
  • la correzione del Reddito di Cittadinanza e del Superbonus 110%
  • la priorità su leggi in materia di Diritti civili e Ius scholae

 

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Editor: Susanna Bosio

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