I 78 capolavori della collezione di Jacqueline Matisse Monnier andranno all’asta il prossimo 13 Aprile
Il prossimo 13 Aprile Christie’s metterà all’asta le 78 opere della collezione di Jacqueline Matisse Monnier. I capolavori, messi in vendita dagli eredi della nipote di Henri Matisse, hanno in totale un valore stimato superiore a 23 milioni di euro. Le opere saranno esposte per la prima volta pubblicamente nelle gallerie parigine di Christie’s.
Le 78 opere della collezione di Jacqueline Matisse Monnier cambiano proprietario ed escono dalla famiglia Matisse
La collezione di famiglia in vendita
Gli eredi della famiglia Matisse hanno deciso di vendere la collezione di famiglia, appartenuta a Jacqueline Matisse Monnier. La vendita delle 78 opere è stata affidata alla casa d’asta Christie’s di Parigi, che ne batterà l’acquisto il prossimo 13 Aprile. La raccolta, il cui valore stimato è di 23 milioni di euro, prima che venga venduta, sarà esposta al pubblico per la prima volta all’interno delle gallerie parigine di Christie’s.
La collezione di Jacqueline Matisse Monnier comprende pezzi rari, custoditi per anni nella raccolta privata di famiglia, e perciò mai entrati nel mercato dell’arte. I capolavori che ne fanno parte sono per lo più opere create da amici della famiglia Matisse, ma raccoglie anche molte opere dello stesso Henri Matisse.
Opere da museo all’asta
La collezione di Jacqueline Matisse Monnier ritrae un’affascinante storia familiare e incarna le amicizie intergenerazionali che i Matisse avevano con gli artisti. Questo insieme di opere, rimaste in famiglia fino ad oggi, comprende pezzi unici, provenienti direttamente da alcuni dei più grandi artisti del ‘900, che illustrano i loro intimi rapporti con la famiglia. Si trovano infatti opere dello stesso Henri Matisse, Jean Dubuffet, i fratelli Alberto e Diego Giacometti, Niki de Saint Phalle e Claude e François-Xavier Lalanne.
E’ “Petit buste d’homme” (1950)di Alberto Giacometti, stimato 3.000.000-5.000.000 euro, il lotto top della vendita. Questo raro bronzo patinato arricchito di vernice, fa parte di un gruppo di otto opere dei fratelli Giacometti rimaste fino ad oggi nelle case della famiglia Matisse.
Stimata 600.000-800.000 euro, troviamo all’interno della collezione di Jacqueline Matisse la copia per sonale di Marcel Duchamp del libro “Marcel Duchamp. Propos et souvenirs” del 1964, tra cui il famoso ready-made L.H.O.O.Q., che ha dedicato a se stesso. Inoltre sarà venduto un catalogo della mostra “Miró 1959-1960” della Galleria Pierre Matisse del 1961, figlio di Henri e padre do Jacqueline, quotato 70.000-100.000 euro. Il catalogo, illustrato con acquerello originale e firmato, è una copia unica che lo stesso artista diede in regalo a Jacqueline e a suo marito Bernard Monnier.
Altri pezzi forti dell’asta sono “Finissez ce que j’ai commencé”, composizione surrealista di Yves Tanguy del 1927 stimata 1.200.000-1.800.000 euro; “L’Homme et l’Oiseau” di Joan Miró stimato 1.000.000-1.500.000 euro; il monocromo blu “IKB 183” di Yves Klein 1.000.000-1.500.000 euro, e la prima versione in resina della vasca da bagno blu “Hippopotame I” di François-Xavier Lalanne dal valore compreso 800.000 – 1.200.000 euro.
30 saranno i capolavori di Henri Matisse messi in vendita il 13 Aprile. La collezione di Jacqueline Matisse Monnier infatti raccoglieva 3 ritratti della stessa Jacqueline, un dipinto del 1935 “Nymphe et faune rouge”, stimato 1.800.000-2.200.000 euro e il suo schizzo preparatorio, dal valore compreso tra 250.000-350.000 euro. All’asta si potranno inoltre acquistare due importanti serigrafie su lino dell’artista a lui molto care, che hanno un valore stimato tra 1.200.000-1.800.000 euro ciascuna.
Chi è Jacqueline Matisse Monnier
Nata nel 1931, Jacqueline Matisse Monnier, Jackie peri suoi amici, era nipote di Henri Matisse. Figlia di Pierre Matisse, uno dei più grandi galleristi del XX secolo, ha avuto contatti sin da piccola con alcuni degli artisti più eminenti del loro tempo. Sua madre, Alexina Teeny Matisse coltivò per tutta la vita una fiorente rete artistica intorno a lei e alla sua famiglia. Jacqueline, avendo l’arte nel sangue, cominciò a disegnare sin dalla giovane età e iniziò ad utilizzare la sua pratica artistica come mezzo di espressione.
Vivendo tra Parigi e New York, Jacqueline sviluppò gradualmente il proprio linguaggio artistico, tanto che nel 1970 firmò il Manifesto Art Volant e nei successivi quattro decenni realizzò “flying art” con i suoi aquiloni dai colori vivaci.
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Editor: Marta Cinnadaio
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