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La Turchia nella guerra ucraina: prevista chiusura del Mar Nero alle navi militari?

Turchia: nella guerra ucraina può decidere per la neutralità

Anche la Turchia entra in gioco nella guerra ucraina, insistendo per la mediazione tra Kiev e Mosca. Il presidente Erdogan starebbe infatti lavorando per un cessate il fuoco immediato, affinché si ponga fine alle “sofferenze dell’Ucraina”. E lo avrebbe sottolineato in un colloquio con Zelensky, dopo aver definito “inaccettabile” l’invasione russa.

Nelle ultime ore, però, è stata smentita la notizia secondo cui la Turchia avrebbe già chiuso l’accesso al Mar Nero per i Russi. Ecco le ultime notizie in merito.

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Turchia: nella guerra Ucraina – Russia può decidere di chiudere il Mar Nero

“Ringrazio il mio amico Recep Tayyip Erdogan e il popolo turco per il loro forte sostegno. Il divieto di passaggio di navi da guerra russe nel Mar Nero e il supporto militare e umanitario sono oggi per l’Ucraina estremamente importanti”. Questo è un tweet pubblicato dal presidente ucraino Volodymir Zelensky, in cui annunciava che la Turchia avrebbe chiuso ai Russi il Mar Nero attraverso i Dardanelli e il Bosforo, cosa rifiutata fino a ieri.

Tuttavia, nel corso delle ore sembra essere arrivata una smentita alle parole di Zelensky. Infatti, la Russia ha fatto sapere di non aver ricevuto nessuna notifica ufficiale sulla chiusura di Bosforo e Dardanelli, attraverso cui si accede al Mar Nero dal Mar Mediterraneo.

In effetti, la Turchia sembra che non abbia ancora una decisione in merito alla questione. “Il presidente Erdogan non ha promesso la chiusura – ha detto un funzionario governativo turco – e la Turchia non ha ancora preso una decisione sulla chiusura alle navi russe”.

Guerra ucraina: la Turchia può chiudere il Mar Nero?

La questione della chiusura del Mar Nero riporta in primo piano la Convenzione di Montreux, firmata nel 1936. Essa regola il passaggio di navi civili e militari attraverso il Bosforo e i Dardanelli. Una convenzione che non è mai stata aggiornata nel corso degli anni e che nei suoi paragrafi parla ancora di Consiglio della “Società delle Nazioni” come arbitro per le eventuali controversie.

Le regole che la Convenzione individua, sia in tempi di pace sia in tempi di guerra, stabiliscono un tonnellaggio massimo che le potenze possono mantenere dentro il Mar Nero e il tempo limite di permanenza delle flotte straniere. Inoltre, viene indicato in quali modalità e quando la Turchia ha il diritto di impedire il transito di unità navali di stati terzi.

In caso di guerra, infatti, se i Turchi non sono coinvolti, il libero transito resta per chiunque. Se, invece, sono coinvolti, si garantisce il transito a navi civili di Paesi non ostili e che non collaborano con avversari. In caso imminente di guerra, invece, il transito per le navi civili è libero ma secondo regole determinate dalle autorità locali.

L’ammiraglio Cem Gurdeniz, figura di riferimento per le rivendicazioni turche nel Mediterraneo, ha commentato la situazione. “Siamo di fronte all’ultimo capitolo della Guerra Fredda – ha spiegato – e ancora una volta la Turchia si ritrova nel mezzo per la sua posizione strategica. Non è vero che la Turchia è obbligata a stare con l’Ucraina, può scegliere la neutralità e chiudere il passaggio delle navi di Paesi in guerra. Abbiamo chiuso il passaggio a navi americane e tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale e possiamo farlo ancora”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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