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Trump fa ritorno per le elezioni di Midterm e ritrova sostegni: Biden invisibile?

Trump, elezioni in vista: ha i numeri a favore?

Donald Trump fa il suo ritorno sulla scena politica americana in vista delle elezioni di Midterm previste per l’8 novembre 2022. In questi giorni sta man mano superando il test delle primarie in alcuni Stati fondamentali e questo potrebbe spingerlo nel breve termine a sciogliere le riserve sulla sua ricandidatura per la Casa Bianca nel 2024.

Never say never“, “Mai dire mai”. Così aveva risposto Melania Trump in un’intervista per Fox News rispetto al possibile ritorno del marito alla presidenza tra due anni. Quali sono ad oggi i numeri a favore del tycoon?

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Trump e i suoi candidati per le elezioni

Due suoi candidati, Ted Budd per il Senato in North Carolina e Doug Mastriano come governatore della Pennsylvania, hanno in questi giorni battuto gli avversari democratici senza troppi sforzi. Ciò dimostra la forza che Trump riveste ancora oggi in alcuni Stati e dà sostegno alla teoria dei voti rubati alle elezioni del 2020.

Da decidere rimane la corsa repubblicana per il Senato nello stato della Pennsylvania, una delle più seguite negli Stati Uniti. Il candidato di Trump, il cardiochirurgo star della televisione Mehmet Oz, è a pochi voti di distacco dal veterano dell’esercito Dave McCormick. Da giorni lo spoglio procede a rilento e deve ancora iniziare il conteggio dei voti via posta. Trump, anche in questo caso, ha accusato l’utilizzo delle schede elettorali per corrispondenza, che potrebbero essere determinanti per il risultato.

Trump, elezioni in vista: ma Biden?

I numeri di Trump non sono per niente bassi. In totale, nelle diverse tornate elettorali che seguiranno da qui ad agosto, sono 150 i candidati che portano il suo nome. Il MAGA (Make America Great Again), ovvero il movimento dell’ex presidente, in questi mesi sta godendo di una nuova forza, facendo ricredere quella parte più moderata e repubblicana degli Stati Uniti della rinnovata potenza del suo messaggio.

Lo stile, a distanza di quasi due anni, non è cambiato. I comizi e i comunicati stampa dei suoi candidati sono caratterizzati delle stesse parole quali “difesa” e “lotta“. Insomma, un linguaggio bellico che punta alla pancia dei cittadini, ma che di fatto lascia meno spazio alle proposte più concrete.

Inoltre, è tornata alla ribalta la teoria dei brogli elettorali delle elezioni 2020. E in questo si sta battendo in particolar modo Doug Mastriano, che si fa volto di un programma politico estremamente radicale. No all’aborto, zero restrizioni per la pandemia e posizioni fortemente anti-gay. Il 6 gennaio 2021, giorno dell’assalto a Capitol Hill, era presente al raduno “Stop the steal“. E ancora oggi è convinto che le ultime elezioni siano state il frutto di un furto democratico.

Secondo gli analisti, al momento i riflettori stanno tornando a puntare sulla figura di Trump, evidenziando, al contrario, la quasi invisibilità di Biden in questa stagione di corsa alle primarie. Ciò potrebbe portare il presidente a perdere con le elezioni di novembre una o entrambe le Camere. E in futuro potrebbe rimanere incastrato da un ostruzionismo totale da parte dei Repubblicani.

 

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Editor: Susanna Bosio

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