Draghi prossimo Presidente della Repubblica: ma chi sale dopo di lui al governo?
Dubbi sul dopo Draghi se verrà eletto Presidente della Repubblica
Lunedì si apre la partita per il Quirinale, anche se leader e ministri ritengono quasi impossibile che prima di giovedì il Parlamento riesca a eleggere il nuovo Capo di Stato. Sono molte le strade che portano alla possibilità di vedere Mario Draghi come nuovo Presidente della Repubblica.
Ma questo conduce a un dilemma ben più complesso. Chi, dopo di lui, salirà alla guida del governo?
Draghi Presidente della Repubblica: chi dopo di lui?
A Palazzo Chigi regna sovrana ancora la riservatezza. Al momento, Draghi sembra fiducioso nel vedere i partiti venirsi incontro senza spaccarsi e far terremotare il governo. Vista l’emergenza Covid ancora in atto e le prossime scadenze del Pnrr, è fondamentale che i leader trovino un accordo. E se il presidente della Repubblica sarà eletto da uno schieramento largo, includendo anche Giorgia Meloni, vorrà dire che anche dal trasloco di Draghi potrebbe nascere un nuovo esecutivo.
E se si realizzerà questo scenario – il premier che viene eletto al Colle – bisognerà arrivarci preparati. Sarà necessario un nuovo governo, caratterizzato da una figura larga e istituzionale.
Tra i nomi in pole position troviamo il ministro della Transizione digitale, Vittorio Colao, e la ministra della Giustizia Marta Cartabia. Il primo apporterebbe una maggiore competenza economica, considerando che questo sarà l’anno del Pnrr e del patto di stabilità in Europa.
Cartabia, invece, dal canto suo attira ancora qualche ostilità dal Movimento 5 Stelle per lo scontro avuto sulla riforma della giustizia. Ma potrebbe essere comunque un profilo largamente apprezzato.
Con meno chance, ma tenuti in considerazione, sono Daniele Francio e Enrico Giovannini.
Draghi il più apprezzato come Presidente della Repubblica
A livello europeo e internazionale, Draghi è considerata la figura più adatta per guidare l’Italia come Capo di Stato. Secondo il Financial Times, l’ex capo Bce dal Quirinale sarebbe garante della continuità del buon lavoro fatto nell’ultimo anno al governo.
Negli ultimi giorni, intanto, il premier sta portando avanti le proprie consultazioni. Se Draghi ha in mente un erede, quello sembra essere Daniele Franco, ministro dell’Economia. Ma quest’ultimo ha già detto di voler rimanere in via XX Settembre. A quel punto, verrebbero valutati Colao ma anche Filippo Patroni Griffi. E c’è anche un altro nome da segnare: Renato Brunetta. Da ministro più anziano, gli spetta il ruolo di supplente ed è l’unico con cui la crisi di governo non si aprirebbe formalmente.
Come potrebbe cambiare il governo?
Chiunque sarà il premier, l’idea comunque è quella di non spostare troppe pedine. Potrebbe infatti accadere che, come nel passaggio da Conte 2 a Draghi, le caselle principali di Interni, Esteri, Difesa, Economia, non vengano toccate.
Qualcuno potrebbe comunque entrare. A cominciare da Antonio Tajani, continuando per Franceschini, Orlando e Guerini. Ma Letta potrebbe anche battersi per una new entry donna.
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Editor: Susanna Bosio
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