Bufera Zan e De Biase
Attualità

Bufera Zan e De Biase: conflitto d’interesse e guadagno da Pride e manifestazioni

Si preannuncia una vera e propria bufera Zan e De Biase. Intorno ai due esponenti del Partito Democratico, Alessandro Zan e Michela De Biase, rischia infatti di esplodere una fortissima polemica. Ancora una volta è un’inchiesta del programma televisivo di Rai 3, Report, a gettare uno sguardo differente e puntuale su alcune vicissitudini che vedrebbero i due politici quali sfortunati protagonisti.

La trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci avrebbe in particolare svelato un possibile conflitto d’interesse per i due esponenti del Pd a proposito di alcune società da loro gestite, e in merito anche a diverse manifestazioni e Pride organizzati proprio da realtà imprenditoriali decisamente vicine agli stessi. Queste ultime avrebbero goduto di tali eventi in termini di guadagno economico.

Zan e De Biase finiscono così nell’occhio del ciclone, con l’inchiesta di Report che getta uno sguardo proprio sulla concreta possibilità che i due rappresentanti politici possano godere direttamente o tramite le proprie società di un riscontro economico, in stretto collegamento con quelle che da tempo sono le loro personali battaglie ideologiche.

Bufera Zan e De Biase: conflitto d’interesse e guadagno da Pride e manifestazioni
Bufera Zan e De Biase: conflitto d’interesse e guadagno da Pride e manifestazioni

Bufera Zan e De Biase: Report apre un’inchiesta sui Pride e sui possibili guadagni dei due esponenti del Pd

Alessandro Zan e Michela De Biase finiscono nella bufera. Una fervente polemica mediatica, ma presto pure politica, rischia infatti di travolgere i due esponenti del Partito Democratico dopo il servizio televisivo mandato in onda dal programma Report, su Rai 3.

Diverse le vittime politiche illustri che la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci ha già mietuto negli ultimi tempi. Tra scandali ed inchieste shock era toccato solo poche settimane fa al vicepremier Matteo Salvini finire sotto la lente di ingrandimento televisiva per alcune controversie legate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Ora bersaglio del servizio firmato da Carlo Tecce e Lorenzo Vendemiale, sono Alessandro Zan e Michela De Biase. Nodo del contendere sarebbero i possibili guadagni ottenuti dai due politici attraverso i Pride e le manifestazioni sulla parità di genere in cui spesso si ritrovano coinvolti come organizzatori o protagonisti.

Secondo il quadro delineato dalla trasmissione di Rai 3 si tratterebbe di possibile conflitto d’interesse. Le società guidate da Zan e De Biase avrebbero infatti maturato utili in seguito alla gestione e all’organizzazione di diverse manifestazioni ideologiche e politiche.

Bufera Zan e De Biase: conflitto d’interesse e guadagno da Pride e manifestazioni
Bufera Zan e De Biase: conflitto d’interesse e guadagno da Pride e manifestazioni

Focus di Report si sarebbe rivolto in particolare al festival Lgbtiqia+ tenuto a Padova, e durante il quale ha presenziato pure il segretario del Pd, Elly Schlein. Da questa manifestazione sarebbero derivati guadagni economici per alcune società di cui proprio Alessandro Zan sarebbe uno dei soci.

Similare il discorso relativo alla De Biase. Alla moglie dell’ex ministro Dario Franceschini infatti il programma tv contesta la creazione anticipata della società Obiettivo 5 per consulenza e certificazione della parità di genere all’interno di singole aziende. Una creazione particolarmente lungimirante temporalmente parlando, forse dipesa da conoscenze politiche preventive circa la futura bozza di legge correlata al tema.

Report getta ombre e scatena la bufera Zan e De Biase: conflitto di interesse o battaglia politica

Da una parte società di proprietà o delle quali se ne gestisce una fetta, dall’altra l’impegno politico ed ideologico. Nel mezzo sta quel cono d’ombra che ha provato ad illuminare il programma televisivo Report. Sfortunati protagonisti della puntata andata in onda su Rai 3 domenica 10 dicembre sono Alessandro Zan e Michela De Biase.

La questione esposta nei servizi del format televisivo condotto da Sigfrido Ranucci riguarda in particolare il conflitto d’interesse tra politica e affari che potrebbe coinvolgere i due esponenti del Pd, gettando ombre lunghe su Pride e parità di genere.

Alessandro Zan in particolare è socio della società Be Proud Srl, prima responsabile dell’organizzazione del Pride Village svolto a Padova e denominato Lgbtiqia+. L’inchiesta di Report sottolinea come l’evento sia di fatto un colosso commerciale, capace di muovere un giro d’affari di alcuni milioni di euro, e si domanda quindi se non determini lo sviluppo di un contrasto tra interesse commerciale delle società coinvolte ed impegno politico dello stesso Zan.

È un evento dove tutto quello che viene guadagnato viene riversato nell’iniziativa, e dunque non c’è nessun tipo di guadagno. Ho prestato il mio nome per dare una mano, ma lo faccio con spirito di servizio, a titolo gratuito

Queste le parole di Alessandro Zan, intercettato e intervistato proprio a proposito di tale possibile conflitto d’interesse. Situazione analoga quella che coinvolge direttamente anche Michela De Biase. La donna detiene il 25% di Obiettivo 5. Tale realtà sociale si impegna per promuovere la parità di genere all’interno di ditte, aziende e strutture industriali di vario ambito.

Il dubbio presentato da Report è se tale finalità sia mossa anche da esigenze di matrice economica, e non solamente ideologica. Peraltro il supporto di tale azienda è destinato ormai da tempo anche a grandi marchi tra cui si possono annoverare anche realtà come Philip Morris, Generali, Gucci o Ibl Banca.

Quelle costruite dall’inchiesta di Rai 3 al momento sembrano perciò essere ipotesi, seppur supportate da dati e attente valutazioni. Conseguenza prima che l’inchiesta di Report andrà certamente a provocare è un’importante polemica mediatica che ancora una volta vede esponenti della politica italiana quali protagonisti.

Bufera Zan e De Biase: conflitto d’interesse e guadagno da Pride e manifestazioni
Bufera Zan e De Biase: conflitto d’interesse e guadagno da Pride e manifestazioni

Conclusione: Report apre una nuova inchiesta: è bufera Zan e De Biase. Possibile conflitto d’interesse e guadagno extra da Pride e manifestazioni sulla parità di genere per alcune società vicine ai due esponenti del Pd

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