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Attualità

Continuano le truffe di trading online senza che nessuno controlli, anche nel 2024

Truffe di trading online: Una minaccia sempre più radicata e frequente grazie alla diffusione capillare di Internet. Questo tipo di truffe, che assieme alla tecnologia si rendono sempre più sofisticate, attirano l’attenzione di migliaia di cittadini impreparati di fronte alle conoscenze economiche e tecnologiche necessarie per navigare nel web.

La cosa che fa più preoccupare è la grande se non addirittura eccessiva pubblicità da parte di alcuni guru del trading online e del grande spazio che si sono ritagliati anche sui più noti importanti quotidiani italiani. In tutto questo, le agenzie governative deputate alla sorveglianza e la tutela dei consumatori non operano a sufficienza per sventare questo tipo di truffe, perché alla fine tutto si ferma agli annunci della CONSOB e agli interventi della polizia postale.

Il “giochino” è semplice: nessuno viene risarcito, tutti perdono i loro fondi, sicuramente. I truffatori agiscono in più paesi, e sicuramente nessuno ha controllato le banche, che sono il tramite per queste operazioni. Dietro questo fiume di denaro, rubato, le ipotesi che questi soldi vadano in investimenti illeciti di ogni tipo, anche peggiori, diventa  realtà.

Nei nostri articoli è tutto descritto nei dettagli e riportiamo qua sotto alcuni esempi di frodi di cui abbiamo già trattato. Noi di Mam-e continueremo a parlarne.

Truffe di trading online il caso Amazon: Arriva l’ennesima truffa di trading online, questa volta per titoli Amazon a 250 euro

Truffe di trading online il caso Amazon. Siamo stati contattati da operatori nei panni di esperti di trading online, che hanno cercato di ammaliarci con promesse di grandi guadagni, partendo da un versamento di 250 euro su titoli Amazon come nel casso di Capitalbiz e coin base. Stavolta non ci sono i truffatori conosciuti come Diego Mattellone e Christian Sater, oltre ad Alessandro DiMantova ma si presenta tale Anthony.

Quelli di Capitalbiz.io ormai pensano di averla fatta franca, ma nonostante l’inerzia di Consob e Cysec, non sanno che i truffati si stanno organizzando con l’aiuto di società come Difesa dei consumatori Già alla prima telefonata volevano i nostri dati per creare un account sul loro sito active4x, mettendoci una certa pressione nel farlo.

Il caso Capital Biz Coinbase

Abbiamo documentato almeno 10 telefonate ricevute nel periodo da gennaio ad oggi, da parte di call center che offrono investimenti in azioni Amazon, società che ha preso vagamente le distanze da queste attività illecite, recentemente in un articolo su Repubblica, probabilmente provocato dalle nostre inchieste.

Anche la Consob, pur in ritardo, ha oscurato alcuni siti come Capitalbiz, Coinbase, Webtrader e altri, che erano normalmente visibili al momento delle nostro prime denunce, e sui giornali online scorrono grosse somme per articoli a pagamento totalmente scorretti, che sostengono che questi siti, oscurati dalla Consob siano siti di investimenti sicuri, società che sono affidabili dal punto di vista degli investimenti.

In tutto questo diverse testate online anche importanti continuano a fare pubblicità indiretta a tali siti. Trust Pilot, Torino Oggi, Calcio e Finanza, Periodico Daily, Ragusa News, Savona News, Capital Biz Solutions, Altarimini.it, Ilmamilio.it,su questi siti permane ininterrottamente la pubblicità in cui si invita a investire con Capitalbiz e Coinbase.

Truffe del trading. il caso Venier alla trasmissione Domenica In e i suoi cloni

Un esempio eclatante delle truffe del trading online è data dalla televisione ne parliamo per esteso in questo articolo. Il fenomeno ormai il rischio è così alto dopo che un’azienda specializzata nel settore ha “prodotto” un dialogo immaginario con l’utilizzo delle tecnologie e l’AI di una puntata del noto programma d’intrattenimento Domenica In, da sempre uno dei più popolari programmi della domenica pomeriggio.

La conduttrice Mara Venier ed il direttore di Libero Alessandro Sallusti si sono resi loro malgrado protagonisti. O meglio, vittime anch’esse delle truffe del trading seppur indirette. Su un noto quotidiano nazionale, infatti è stato pubblicato un articolo in cui il giornalista era ospite nel salotto televisivo della Regina della domenica.

Mara Venier ingannata da una pseudo-puntata sul trading online.

Argomento principale della discussione era l’opportunità del trading online. Gli artifizi retorici e tecnologici dell’azienda (che di fatto si è auto-sponsorizzata) hanno fatto sì che la chiacchierata diventasse una vera e proprio dibattito portato poi a favore della stessa azienda di trading. Colpisce in particolar modo come Sallusti convince in diretta Mara Venier a fare una prova con il proprio telefono.

Mediante un versamento iniziale di circa 250 euro, il direttore di giornale avrebbe promesso alla Venier che avrebbe ottenuto una plusvalenza in poco tempo. Ovviamente la risposta della conduttrice non poteva che essere di stupore. Il tutto sarebbe avvenuto in diretta tv. Ed ovviamente, la Regina della Domenica ha sottoposto Sallusti a dei dubbi in merito a ciò.

Alessandro Sallusti vittima assieme a Mara Venier di pubblicità tossica sulle truffe del trading online

Nel corso della conversazione fittizia Mara Venier si chiedeva, infatti, se questo approccio per ottenere guadagni extra dal proprio lavoro standard potesse essere definitivo. Come da prassi (molti siti del settore lo fanno) Sallusti avrebbe affermato che non era una scelta obbligatoria, ma un’opzione che avrebbe influenzato irrimediabilmente la vita di ciascuno.

Anche l’artifizio retorico è atto a convincere la povera vittima a tentare quella che può essere considerata una vera e propria scommessa su se stessi (e sui propri risparmi soprattutto). Frasi come lavorare duramente per tutta la vita o passare un’ora al giorno seduti a letto rappresentano lo specchietto per le allodole perfetto perché una persona con un modesto guadagno faccia un salto nel buio.

Funzionamento uguale al caso presentato prima vede invece “protagonisti” di un articolo generato ad arte dall’IA Elisabetta Canalis e Alessandro Cattelan. Il funzionamento è sempre lo stesso, cambia solo il livello di credibilità, sempre più verosimile ed in grado di far cascare nella trappola gli utenti più fragili.

Truffe del trading: il caso Andrea Unger

Uno dei casi più curiosi riguarda un vero e proprio guru di nome Andrea Unger. Il broker vanterebbe un’esperienza nel settore ultradecennale, da quando avrebbe vinto circa quindici anni fa il primo di ben quattro campionati del mondo di trading, di cui non si ha notizia ufficiale. Il primo “successo” arriva nel 2008, seguito da altri due consecutivi (2009 e 2010) per poi chiudere nel 2012 con un quarto.

Dopo questi successi finanziari si è ritirato ed ha iniziato ad insegnare le proprie tecniche mediante convegni, conferenze. Ha anche scritto due libri best seller: Trattato di Money Management, il primo libro sull’argomento mai pubblicato in lingua italiana, e Il Metodo Unger, in cui spiega in maniera semplice e accessibile a tutti le basi del suo metodo di trading.

Andrea Unger, uno dei guru emergenti del campo del trading. Insegnerà i propri allievi anche a non cadere in truffe?

Il punto più alto è stato nel 2015 quando ha fondato addirittura una scuola per formare nuovi professionisti. Si tratta della Unger Academy, per studenti di tutto il mondo a operare in maniera seria e scientifica con il Metodo UngerTM. L’Academy è ormai così consolidata che secondo i propri conti ha formato più di 3000 “allievi”. Sarà vero,chi ha indetto il campionato del mondo, e perchè gli articoli sono in realtà pubblicità a pagamento che “importanti giornali “tengono in evidenza per mesi.

Truffe online a Cipro, Coinbase e Capitalbiz.io : un fiume di denaro

Le Truffe online Cipro le truffe di trading online, che partendo da Cipro e da altri paesi europei, inducono decine di migliaia di investitori a seguire false promesse, seppur molto allettanti, che le autorità di controllo, sia italiane che estere, in particolare quelle cipriote, come il “Cysec”, continuano a non prendere sul serio.

È un fiume di denaro. Centinaia di milioni di euro , che oltre ad essere estorti a persone in buona fede, come abbiamo documentato sia in Italia che in Spagna, hanno certamente una ricaduta negli investimenti in attività criminali, come droga ed armi, che giustificherebbero un’attenzione molto maggiore da parte delle autorità regolatorie, come in Italia la Consob, e a Cipro il Cysec, e in spagna il CNMV.

Abbiamo documentato almeno 10 telefonate ricevute nel periodo da gennaio ad oggi, da parte di call center che offrono investimenti in azioni Amazon, società che ha preso vagamente le distanze da queste attività illecite, recentemente in un articolo su Repubblica, probabilmente provocato dalle nostre inchieste. Anche la Consob, pur in ritardo, ha oscurato alcuni siti come Capitalbiz, Coinbase, Webtrader e altri, che erano normalmente visibili al momento delle nostro prime denunce, e sui giornali online scorrono grosse somme per articoli a pagamento totalmente scorretti, che sostengono che questi siti, oscurati dalla Consob siano siti di investimenti sicuri, società che sono affidabili dal punto di vista degli investimenti. Ne abbiamo parlo più a fondo in questi articoli.

Come evitarle? La parola agli esperti

Fare trading online non è reato e ci sono dei mezzi legali per farlo. Tuttavia, come ogni strumento che si avvale la tecnologia, è opportuno adoperarsi per non rimanere vittime delle truffe del trading. La Polizia Postale, da sempre impegnata su questo fronte, suggerisce poche ma semplici soluzione per evitare l’inganno (e la conseguente beffa):

  • Diffidare delle promesse di guadagni aleatori troppo sproporzionati da quelli praticati dagli istituti di credito;
  • Verificare che il soggetto che propone il trading online sia autorizzato, visitando i siti web della Consob e della Banca d’Italia;
  • Verificare, attraverso i motori di ricerca sul web, la presenza di eventuali blog o forum sulla società di trading o del sito internet;
  • Non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di sbloccare i rimborsi di quanto già “investito”, richiedono il pagamento di ulteriori somme di danaro: si tratta di una vera e propria estorsione.

Il coinvolgimento dei social

Trovate su Instagram, Facebook , x migliaia di annunci sponsorizzati, che quindi sono pagati ,i cui ricavi vanno nelle casse dei social che non fanno nulla per frenare queste truffe , ciò è impensabile.

Di più ci è stato riferito che Dario Mattellone avrebbe detto: con 10.000 si cancella tutto dada Internet, palesando un inevitabile coinvolgimento di hacker e social network.

Tutto ciò, da un punto di vista investigativo, non genere nulla e i truffatori continuano a truffare i malcapitati, tranquillamente.

Un esempio lo troviamo in questo post dove creando dei link di rimando al corriere fanno sembrare più autentici i loro post, in modo da diffonderli sui principali social. In questo caso essendo anche sponsorizzati la piattaforma su cui vengono pubblicati ci guadagna.

Conclusione: Truffe di trading online: Una minaccia sempre più radicata e frequente grazie alla diffusione capillare di Internet.

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Coinbase/Capitalbiz.io: online trading scams

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